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re: mal comune mezzo gaudio…

Creato il 15 aprile 2013 da Nicolasmeletiou
maratona

maratona (Photo credit: Fernando Stankuns)

Ieri ho corso la mia nona Maratona, come tutte le precedenti preparata a puntino, senza aver mai saltato un solo allenamento, con la forza e l’energia di questa lunga e faticosa gara.

Qualcosa invece non è andato, la fatica di uno scarico insufficiente, un problema a fare la pipì prima della gara e a conservarne troppa, gli addominali che ho fatto fino a due giorni prima della gara e che probabilmente si sono “incavolati” e mi sono ritrovato dopo una mezza quasi perfetta, dovendo rallentare gli ultimi due chilometri per non bruciare il tempo che mi ero prefisso, a fare ancora 2K dopo la mezza e improvvisamente a sentire un dolore talmente forte da farmi quasi fermare, camminare, impaurire, ansieggiare..

Si era “rotto” qualcosa e d’improvviso tutte le energie si sono spente, la voglia di correre è sparita, il “rumore” dava fastidio, tutto nero insomma.

DSCN1942

Mi sentivo come una persona che ha preso una bella bastonata in testa, che ho opportunatamente abbassato, iniziando a camminare e corricchiare perchè alla fine volevo arrivare, e con il grande aiuto del meraviglioso pubblico Olandese che mi incitava ed una miriade di bambini con il “batti il cinque” sono arrivato sorridendo, nonostante il dolore, al traguardo.

Ieri sera non ho chiuso occhio fino alle due del mattino, pensando passo per passo agli errori e cosa non aveva funzionato, mi giravano un po le scatole, correndo due Maratone all’anno una era “andata” e le gambe facevano male come sempre ed il bacino finalmente un po meno.

Tuttavia non ero arrabbiato ma stavo facendo un po di considerazioni, con quel velo di pacata tristezza in fondo, ma quella è lì sempre.

Ieri mattina prima di andare a corrrere mi sono seduto a fare il breakfast vicino ad un RUNNER con la R maiuscola appunto, con cui ho iniziato a chiaccherare.

Lui di Dublino, Irlandese DOC, Maratoneta con una bambina di otto mesi di nome Ria e la sua donna dall’Irlanda che gli mandavano messaggini in continuazione

:-)

Come tutti i runner fanno solitamente, ci “misuriamo”  e mi dice che voleva provare a stare sotto le 2h40′ e io mi inchino amorevolmente e gli faccio i migliori auguri dicendogli che per me oggi il 3h45″ sarebbe soddisfacente.

Premesso, ha 25 anni meno di me… LOL

Ci abbracciamo, andiamo ognuno per le sue strade, si sa che la mattina prima della corsa si è persi, in quelle strade…!

Stamattina scendo giù a fare colazione e stesso posto, stessa persona e ci salutiamo calorosamente!

Frasi di rito, come è andata? ed io metto subito le mani avanti spiegando il mio percorso, tempi, dolori malumori ma contentezza finale… e lui mentre si alza, vedo che zoppica e gli chiedo. ” ma cosa è successo ?”… e mi risponde di avere passato la mezza in 1h18″ !! e che due chilometri dopo il quadricipite destro si è slogato e ha dovuto rallentare fino a camminare per poi riprendere un poco, chiudendo la sua Maratona in 3h19″ !!!

Io gli rispondo… potrei firmare qualche check… per un tempo del genere

:-)

Ed ecco, che sono arrivato alla conclusione che capitano a tutti gli incidenti di percorso e che se diventiamo “fragili” è perchè facciamo tanto training e portiamo il nostro corpo a standard di alto livello e quindi a volte possiamo anche romperci…

Inutile passare tante ore a farsi TANTE menate…. mal comune, mezzo gaudio, ed anche questo aiuta a digerire!

Buone corse a tutti!

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