Ora se Giacobbo non ci fosse bisognerebbe inventarlo (vero Cesco
) perchè è una delle trasmissioni più imprevedibili ed esilaranti che la rai abbia mai prodotto e trasmesso.Non sai mai dove andrà a parare, quale strana teoria potrebbe inventare, quale inverosimile mistero risolverà.
Venendo a ieri sera possiamo dire che l’interesse di Giacobbo per Re Salomone e lo stesso re Salomone sembrano fatti l’uno per l’altro; entrambi affondano nella notte dei tempi.
Pare che fin da bambino, mentre tutti i suoi compagni volevano andare al circo o all’Acquafan, il piccolo Giacobbo chiedesse di di essere portato nella reggia di re Salomone.
Invano la maestra gli spiegava che l’esistenza di questo mitico figlio di Davide non è mai stata provata, che si tratta di una leggenda resa celebre da alcuni film di Hollywood.
Roberto Giacobbo non si spaventa per così poco; anzi, più l’esistenza di un’entità vacilla, più lui non demorde.
E ancora oggi, oggi che Giacobbo è diventato il conduttore di un programma televisivo non passa stagione senza che proponga nuove rivelazioni (anzi il tempo stringe, perchè se da qui al 2012 non si fa luce sull’arcano, sempre secondo Giacobbo potrebbe arrivare la fine del mondo, e addio Salomone).
L’ultima occasione per il nostro Robertone è arrivata dal National Geographic che documenta il ritrovamento di una necropoli in una zona del deserto della Giordania dove abbonda il rame.
Giacobbo ha subito abbandonato il doppiopetto per la sahariana e si è precipitato: potrebbero essere le miniere di re Salomone.
E’ vero che siamo piuttosto lontani da Gerusalemme, ma che importa a Giacobbo?
Potrebbe trattarsi di miniera off-shore, quella da cui il leggendario figlio di Davide avrebbe attinto la sua proverbiale ricchezza.
Gli archeologi americani scavano e trovano e tirano fuori scheletri risalenti a oltre mille anni prima di Cristo; Giacobbo arriva a sua volta sul posto insieme a una carovana di cammelli e, sullo sfondo di un accampamento beduino, ripete il suo solito mantra: chi mai sarà stato Salomone e che fine hanno fatto la sua reggia, il suo favoloso tesoro, l’anello con cui parlava agli animali, il Sancta sanctrorum con l’Arca dell’Alleanza.
Ammettiamolo: non sono interrogativi da poco.
Ma perchè, nonostante ogni evidenza, re Salomone dovrebbe essere esistito?
Secondo Giacobbo ci sono parecchie teorie al riguardo secondo una delle più suggestive, non solo è esistito, ma sarebbe ancora vivo; si nasconderebbe, insieme al suo tesoro per sfuggire all’inseguimento degli studiosi, in particolare a quello di Giacobbo, che sognerebbe di condurlo a Vojager in un epocale faccia a faccia.
Si dice che in qualche cassetto giaccia un dossier esplosivo che dimostrerebbe come le miniere giordane appartenessero a suo cognato.
Vittorio Feltri sarebbe pronto a pubblicarlo in prima pagina, solo se il figlio di Davide saltasse fuori.
Ma. dopo più di tremila anni, continua a nascondersi e a nicchiare: Gianfranco Fini, al confronto è un dilettante.
Ma tra gli studiosi circola una teoria ancora più estrema, basata sulla convinzione che nessuno, alla lunga, possa sfuggire ad un mastino dell’occulto quale Giacobbo.
Nessuno, a meno che non si tratti di Giacobbo stesso.
Sì: secondo questa ipotesi re Salomone e Roberto Giacobbo sarebbero la stessa persona.
Il conduttore di Vojager, per non dare nell’occhio, si sarebbe tagliato la barba e messo la cravatta; e da allora, sempre per non dare nell’occhio, si sarebbe messo sulle tracce di se stesso.