Re sole e la moda: il ruolo della corte.

Nella prima metà del '600, la moda divenne un oggetto degno di attenzione, al punto da essere considerata materia di specifica attrazione. Infatti proprio in questo periodo nacquero numerose operette espressamente dedicate al tema della moda.

Si trattava per lo più di testi in cui si esprimeva la preoccupazione per gli eccessi che la dilagante dipendenza della moda apportava alla società del tempo. Gli autori consideravano la moda una cosa effimera, che stava spingendo le persone a una inesausta ricerca del cambiamento e della novità.

Nacque in questo periodo anche la prima rivista di moda,"Le Mercure Galant", fondato nel 1672 da Jean Doneau de Visè. Argomento principale della rivista era la vita di corte, con i suoi avvenimenti, pettegolezzi e mode.

L'ambiente più favorevole per la diffusione della moda fu senza dubbio la corte di Versailles. Lo stesso Re Sole si servì con consapevolezza della moda, utilizzandola come mezzo per la costruzione della supremazia culturale francese in Europa.

La corte divenne il luogo in cui nascevano le mode e, l'assimilazione della moda al lusso e allo spreco della stampa, portò a guardarla con occhio diffidente. Essa cominciò a venire rappresentata come il grande untore dell'epidemia della moda che stava contagiando l'intero paese.

Dalla parte dell'aristocrazia invece, la moda era diventata un mezzo di confronto ideologico e politico: i sovrani assoluti se ne servivano come forma di rappresentazione dello splendore della corona, proprio come faceva Re Sole.

Luigi XIV realizzò a Versailles quello che divenne non soltanto il modello di riferimento per gli altri sovrani europei, ma anche una civiltà cortigiana in grado di esprimere una leadership continentale.

La corte francese si impose come il centro di elaborazione della moda, che da Versailles si propagava a Parigi, da qui alla provincia e al resto del continente. La cultura di corte riuscì dunque ad imporsi, riducendo al silenzio le voci che ne contrastavano l'affermazione.

A diffondere la moda fuori la corte, un grande ruolo lo ebbero anche i "Salons particuliers", sedi parallele alla corte, in cui si creavano  nuove forme di stile. Qui avevano luogo vivaci confronti su temi di carattere letterario, ma anche per l'elaborazione di modelli di comportamento, che si richiamavano al buon gusto e all'eleganza.

Tutto questo fenomeno venne definito dagli studiosi "trickle down". ovvero il gocciolamento dall'alto verso il basso, secondo il quale le mode passerebbero dai gruppi sociali elevati a quelli inferiori.

fonte: "Civiltà della moda" di Belfanti

 

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