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Re Tentenna, Bersani il Rosso, il Grillo silente e gli Italiani spauriti

Creato il 05 dicembre 2012 da Laperonza

 

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Sempre più sconfortante il panorama politico italiano. Re Tentenna Berlusconi ancora non ha deciso: entra in campo, anzi, rientra; poi no, non entra più; anzi sì, entra in campo ma non col PDL, creerà una lista tutta sua. Nel frattempo si candida alle prossime primarie del Popolo della Libertà (se mai ci saranno, Alfano dice il 16 dicembre, per quel che conta ciò che dice Alfano) una ventina di personaggi più o meno illustri del panorama destrorso italiano. Ve ne cito alcuni: Angelino Alfano, Michaela Biancofiore, Alessandro Cattaneo, Guido Crosetto, Giorgia Meloni, Daniela Santanché. Diciamo che l’elettore di destra, non pago di cotanto malgoverno, non avrà che l’imbarazzo della scelta (e che imbarazzo).

Nel frattempo l’elettore di sinistra ha potuto assistere al drammone delle primarie in casa PD. Inizialmente avevamo tutti delle remore a chiamarle così piuttosto che “Primarie del Centro-Sinistra” come indicato dagli organizzatori ma, visti i risultati, possiamo tranquillamente confermare che si è trattato di primarie del PD. La corazzata Renzi s’è sfasciato sugli scogli rossi di Vendola che, chissà come mai, perso il primo turno ha dato precise (libere) indicazioni di voto ai suoi a favore del’ex (?) compagno Bersani. Risultato: Bersani grida “il nuovo sono io”, Renzi torna a fare il sindaco di Firenze, Vendola torna in Puglia a fare il radicale di sinistra ma non troppo. E in noi rimane il dubbio: sarà Vendola a non essere poi così comunista o Bersani ad essere rimasto tutto sommato tale nonostante qualche cambio di nome e simbolo?

In tutto questo frastuono si sono quasi perse le tracce del Movimento 5 Stelle. Che staranno facendo i “grillini”? Si godono la commedia dell’arte dei competitor o, magari, cominciano a ragionare un po’ più da candidati al governo e un po’ meno da rompiuovenelpaniere? Perché, vedete, in questo scenario raccapricciante, comunque potrebbe venir fuori un vincitore che debba governarci. E come la metti, mi pare, la metti male.

Luca Craia


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