La squadra di Madrid allenata dall’italiano Emanuele Molin – ex vice di Messina – sfrutta il fattore campo facendo la differenza a rimbalzo nella “bella” dei quarti di finale. Sfiderà a Barcellona il Maccabi Tel Aviv. I madrileni tornano tra le magnifiche 4 dopo 15 anni
- Richardson contro Tucker
Battendo 66-58 il Valencia nella decisiva gara-cinque dei quarti di finale, il Real Madrid torna alla Final Four di Eurolega dopo 15 anni. Nell’unica serie finita alla “bella”, è l’unica qualificata tra le quattro squadre che avevano il vantaggio del fattore campo ed è l’unica delle quattro spagnole arrivate tra le prime otto a entrare in semifinale: il 6 maggio in casa degli arcirivali del Barcellona campione in carica, appena eliminato, sfiderà il Maccabi Tel Aviv, dopo aver conosciuto la vincente dell’altra sfida tra Panathinaikos e Montepaschi Siena.
ancora italia alle final four — Oltre ai toscani, si aggiunge così un pezzo d’Italia alla kermesse catalana: la guida in panchina del Real è Lele Molin, che un mese fa ha raccolto il testimone dal dimissionario Ettore Messina, cui non si può non riconoscere una fetta di meriti nel risultato delle merengues, e che, dopo una vita da assistente, tra un mese allenerà la sua prima Final Four.
la gara — Bloccato dai propri passaggi a vuoto prima che dalla paura, il Real era partito nei primi otto attacchi con 1/6 al tiro e due perse in 5′, offrendo il fianco al 2-11 ospite con 9 punti di Savanovic. I falli di Valencia hanno lo scopo di non far entrare in ritmo l’attacco casalingo, ma alla lunga penalizzano gli ospiti: Pietrus e Richardson si spendono su Suarez, Javtokas ne ha tre al 12′ e quattro al 22′. Il Real parte però troppo male per non finire sotto 13-23 all’11’30” sbagliando 11 dei primi 15 tiri e con 6 perse. A riportare in partita la squadra di Molin è l’annunciata superiorità a rimbalzo, segnatamente d’attacco, e la scarica di quattro triple di fila a fine secondo quarto, di cui tre di Tucker, per rientrare sul 37-38 al 18’30”. L’inerzia è del Real, che inevitabilmente apre la ripresa mettendo per la prima volta la testa avanti (43-42): Llull e Prigioni mandano in confusione Cook e Martinez, che perdono lucidità e i palloni che innescano la mini fuga casalinga 52-46 al 25′. Savanovic prova a resistere, ed è l’unico in un terzo quarto da 9 punti per la squadra di Pesic. Il Real sbaglia molto, ma conquista una marea di canestri da seconda opportunità, aprendo il quarto periodo sul 60-51. Entrambi i canestri si tappano: i madrileni non trovano il colpo del k.o., Valencia non riesce a rientrare, e ci guadagna solo il Real se nei primi otto minuti dell’ultimo quarto le squadre fanno 4-4. Gli ospiti giocano troppi attacchi in meno (e quei pochi li sbagliano) rispetto ai padroni di casa, che chiuderanno con 17 rimbalzi d’attacco, blindando il successo nel finale dalla lunetta. Il Real va a Barcellona, per una volta da squadra di casa.
Madrid: Suarez 12, Tucker 12
Valencia: Savanovic 19, Martinez 16