TECNICA. “C’eravamo tanto amati”. Potrebbe essere questo il titolo di una serata che questa sera metterà di fronte Josè Mourinho a Wesley Sneijder e Didier Drogba, due campioni sui quali lo Special One ha costruito le sue fortune passate. Quelle attuali, invece, passano da Real Madrid – Galatasaray, terzo match dei quarti di finale della Champions League 2012/13 in programma questa sera al Bernabeu.
L’accoppiamento sancito dal sorteggio è stato accolto con entusiasmo dalle merengues: dopo aver fatto fuori il Manchester United agli ottavi, forse solo Bayern e Barcellona avrebbero potuto creare egual tensione rispetto ai Red Devils. Tuttavia, i turchi allenati da Fatih Terim sono squadra tutt’altro da sottovalutare, non solo per la presenza di Sneijder e Drogba. Altintop, altro ex della gara dopo “Wes”, e Felipe Melo sembrano aver trovato sul Bosforo la loro dimensione grazie a un rendimento elevatissimo. Il nome nuovo, però, è Buruk Yilmaz: alla prima stagione con i campioni di Turchia, il giovane attaccante ha già siglato 8 reti in 8 partite in questa edizione della Champions; un bottino che non è passato inosservato alle big di tutta Europa.
8 su 8 è, però, anche la media-gol di Cristiano Ronaldo, uno che quest’anno l’ha già “messa dentro” 44 volte. Incurante del dualismo spagnolo (e da pallone d’oro) con Messi, CR7 continua nella sua epopea, con l’obiettivo di regalare ai tifosi madrileni il loro decimo trionfo europeo. L’obiettivo è lo stesso di Mou, che mira a dare l’addio al Bernabeu da vincente. Per farlo il Real può contare su una rosa enorme, nel vero senso della parola: basti pensare che nel match con lo United è risultato decisivo il gol di Modric, panchinaro di lusso pagato 35milioni di euro.
Per il Galatasaray non sembrano quindi esserci speranze, ma l’esperienza di Drogba e Sneijder, il talento di Ylmaz e, attenzione, la possibilità di giocare il ritorno a Istanbul mettono il Real nella posizione di non poter sottovalutare i rivali.
Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Ramos, Varane, Pepe, Coentrao; Xabi Alonso, Khedira; Di Maria, Ozil, Ronaldo; Benzema. All.: Mourinho.
Galatasaray (4-4-2): Muslera; Eboué, Kaya, Nounkeu, Riera; Inan, Melo, Altintop, Sneijder; Drogba, Yilmaz. All.: Terim.
Arbitro: Svein Oddvar Moen (NOR)
Stadio: Estadio Santiago Bernabéu, Madrid (ESP)
A chiudere il quadro dei quarti di finale ci pensano Malaga e Borussia Dortmund, piacevolissime sorprese di questa edizione. Più sorpresa gli andalusi, in virtù di un cammino che li vede impegnati sin dai preliminari estivi vinti contro il Panathinaikos. Da lì hanno fatto seguito il girone chiuso al primo posto mettendosi dietro nientemeno che il Milan e gli ottavi archiviati eliminando il più esperto Porto; insomma, un percorso niente male per Pellegrini e i suoi ragazzi.
Piazzato alla grande anche nella Liga e incurante delle sanzioni Uefa che lo ha estromesso dalle competizioni europee per la prossima stagione, il Malaga punta tutto si Isco, talento allo stato puro che, seppur abbia da poco rinnovato, è in odore di grande club per l’anno che verrà. Demichelis, Toulalan, Baptista, Joaquin e Santa Cruz completano una squadra che al bel gioco coniuga anche parecchia esperienza.
Il Borussia di Jurgen Klopp si dice reciti il calcio più bello d’Europa. Il 4-2-3-1 tedesco ha annientato la concorrenza di Real, Ajax e Manchester City nel girone eliminatorio, facendo propri anche gli ottavi sbarazzandosi dell’insidioso Shakhtar di Lucescu. Arresosi da tempo allo strapotere del Bayern in patria (+20 il vantaggio dei bavaresi che il prossimo weekend alzeranno al cielo la loro 23esima Master Schalen), il club della Westfalia sembra aver trovato il giusto assetto in campo internazionale. Giovane e forte in tutti i reparti, è quello offensivo il settore dove i gialloneri fanno più paura, con Robert Lewandowski (già del Bayern?) infallibile terminale offensivo di una tela tessuta, fra gli altri, dal genio di Goetze, l’Isco di Dortmund.
Alla Rosaleda Klopp e i suoi arrivano da favoriti, ma “ci potrebbe stare anche la sconfitta”, ha esorcizzato il tecnico del Borussia. Quel che è certo è che il ritorno davanti agli 80mila Signal Iduna Park, meglio noto come Westfalenstadion, impone al Malaga di vincere, e non di poco…
Malaga (4-2-3-1): Caballero; Gamez, Demichelis, Weligton, Antunes; Toulalan, Iturra; Isco, Julio Baptista, Joaquin; Santa Cruz. All.: Pellegrini.
Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Felipe Santana, Schmelzer; Bender, Guendogan; Goetze, Reus, Blaszczykowski; Lewandowski. All.: Klopp.
Arbitro: Jonas Eriksson (SWE)
Stadio: La Rosaleda, Málaga (ESP)