Magazine Diario personale
E' supposizione diffusa che Paola Marella ed Enzo Miccio siano alcuni dei generali germanotti che Lady Gaga ha mandato in Italia all puro scopo di moltiplicare le fila dei little monsters, e, vi dirò, che sono talmente abili che le vittime si vedono persino nella bassa trevigiana.
Real Time è letteralmente la mecca televisiva dell'omosessuale (non) medio; roccaforte del buon gusto, dei piaceri del palato, della grazia degli arredamenti e dello sfarzo matrimoniale, cotanto canale, gratis per dono divino, non si fa mancare proprio nulla.
Più di dieci programmi degni di nota (tralasciando volutamente qualcosa), su un'unica rete, e mandati in onda in rotazione continua, è come avere una pioggia di Uomini&Donne, Grande Fratello e Donna Moderna, seppure in versione super chic, in un unico, preziosissimo, gioiello tv!
Insomma, quando mi annoio accendo Real Time, e non ditemi che è pubblicità occulta: questa è pubblicità vera, pura e appassionata!
Cominciamo dalla perla delle perle, il programma più gay del globo, il tempio dell'eleganza, lo scrigno della bellezza: ma come ti vesti!
Roba che sono svenuta al primo sguardo.
Enzo Miccio e Carla Gozzi, ovvero la quellA calvA e quella platinata, sacerdotesse cappellane del gusto e del savoir faire, trasformano casi disperati di A.A.A. Abbigliamento Abituale Aberrante a stati di grazia inimmaginabili, con tanto di trucco e parrucco a corredare la carta di credito e i consigli per l'uso ovvero i famossissimi "mai più con/senza"!
Puntata tipo:
- parenti e amici degli A.A.A. li segnalano prima all'accalappiacani e poi, vista la poca disponibilità dell'amministrazioni Moratti (il tutto si svolge rigorosamente a Milano city, autentico impero immobiliare della Marella), si rivolgono a Enzo e Carla, che tenteranno con tutte le loro forze di salvare il povero malcapitato dal suo cattivo gusto.
- l'A.A.A. arriva in studio, portandosi dietro tutto l'armadio, e, puntualmente, le nostre missionarie dello stile buttano gli buttano tutto in bidoni di alluminio antiodore targati Vatican S.p.a, che verranno spediti alla Caritas senza passare dal via.
-cominciano i consigli (cose del tipo "sempre col tacco", "abbonda col jersey", "devi essere gnocca per essere apprezzata sul posto di lavoro") che terminano con l'immancabile "mai più" e con la consegna della carta di credito (credito di chi vorrei capire, paga il programma, Enzo o la povera vittima dei suoi insegnamenti?).
- l'A.A.A. fa razzia dei vestiti più osceni che possa trovare nei negozi di Milano e, per arginare le perdite della carta di credito, che di solito piange disperata cantando "stars are blind" di Paris Hilton, sopraggiungono le nostre due eroine.
- segue quindi la prova dell'abito, l'acquisto, il trucco&parrucco ed il tutto si conclude con la sfilata finale di fronte ai due gran giudici del fashion che guardano il miracolato dello stile come se fosse Lady Gaga in persona a troneggiare davanti a loro cavalcando le sue Armadillos.
E se "ma come ti vesti?" è molto LGBT, Wedding Planners è veramente il programma più donna che si potesse mai concepire.
A guidarlo è sempre lui Enzo Miccio, assieme al fedele, quanto rompi coglioni, Angelo, e fra i due, tra babucce di seta, abiti da sposa, nastri di raso e quintali di tutte, è lotta aperta a chi sia più perfettino (leggasi gran professionista quanto scassapalle) ma soprattutto a chi sia più gay.
Oh, suppongo Enzo, ma sono quisquilie.
Puntata tipo:
- due sposi particolarmente pretenziosi giungono da Enzo e Angelo, con tanto di madre e chiwawa a presso, e cominciano a straparlare del proprio matrimonio, in particolare delle nuances a cui vorrebbero che fosse ispirato,
- scelto il colore i due wedding planners girano tutt'Italia alla ricerca per reperire ogni singolo decoro di macchina, chiesa e ricevimento rigorosamente tono su tono.
- fatti i decori Enzo veste da capo a piedi sposo e sposa e Angelo si prepara ad allestire il setting del ristorante, prendendo a sonore frustate le sue collaboratrici che, se non obbediscono, riceveranno anche quelle del Miccio nazionale.
- i due, schiavizzando un esercito di manovalanza, riescono a trasformare qualsiasi luogo in una casa riarredata dalla Marella, e senza neanche chiamare Andrea...anyway, il matrimonio si fa, viene filmato come se fosse un'esterna di uomini e donne (solo che invece delle canzoni di Amici, in sottofondo abbiamo gli ordini dei Enzo e Angelo, perennemente sull'orlo di una crisi di nervi) e viene seguito in ogni dettaglio, fino al taglio finale della torta.
Se Enzo Miccio non vi basta, ecco arrivare, prima della Marella, una pattuglia di esperti a 360°: cortesie per gli ospiti!
E' il programma preferito da Mariolina, ed è una delle teste di serie queer del canale: "due concorrenti si sfidano tra loro invitando a cena tre scrocconi che in cambio dell'ospitalità li insulteranno apertamente o in separata sede in merito alla cucina alla casa e al saper ricevere", citazione da Feetmeet (no, non sono una feticista dei piedi, l'ho trovato a caso e ho letto solo questo articolo, che merita decisamente) che dedica un articolo grandioso al primo dei tre scrocconi di classe lgbt: Roberto Ruspoli.
EBBENE style=" dei bianca? ?maglietta canzone la vita modello preso aver sembra che coluo pianeta, del vestito peggio Terra..) sulla germanotti luogotenenti i chiamare modo nuovo un Forse mai? sarà (e lifestyle l?esperto sì, Insomma, come fai tu, maestro di stile, a presentarti ad una cena in maglietta bianca?????
Voglio morire.
Anyway sono degni di nota anche Alessandro Borghese, l'unico eterosessuale del canale, nonchè chef mangione, e Chiara Tonelli, interior designer, ovvero architetto specializzato in interni e little monster.
La puntata tipo è più o meno così: un due coppie di cretini decidono di sfidarsi ad una lotta senza esclusione di collant a chi fa la tavolata più fashion, dando da mangiare gratis ai tre super giudici, che entreranno in casa e sparleranno della tua cucina, dei tuoi piatti e del tuo modo di arredare.
Una delle due coppie vince, e tutti se ne tornano a casa con la panza piena.
E poi c'è lei, la regina di Real Time: Paola Marella!
Padrona indiscussa di ben due programmi: "cerco casa disperatamente" e "vendo casa disperatamente" dove manovrando abilmente schiere di architetti, manovali e sottoposti riesce sempre a piazzare sul mercato decine e decine di case, che costino una sega o tre milioni di euro con trattativa riservata non cambia, Paola Marella sa quello che è meglio per te!
In "cerco casa" la Marella, accompagnata a archietetti-barboncino e dagli immancabili acquirenti milionari, offre allo spettatore una carrellata di case di lusso, con tanto di primi piani delle piastrelle del bangno in oro e marmo di carrara, delle vasche idromassaggio in vetroresina a cielo aperto nella camera padronale e dei 1550 ettari di giardino della casetta, ricordando che il 50% delle case cercate sono seconde case, quindi """villette""" di mare o montagna.
In "vendo casa" la Marella, affiancata dal fido architetto stylist Andrea (cognome non pervenuto, qui sotto la diapositiva),trasforma casupole cadenti ed infestate dalle infiltrazioni in abitazioni moderne, all'avanguardia, con decorazioni, pareti colorate e l'immancabile parquet.
Qui, a onor del vero, il vero artista è l'Andrea, ossessionato dal blu balena, dalle tappezzerie pop e dai "tocchi di colore", per non parlare dei bagni resinati e della sparizione miracolosa di piastrelle e tubi di scarico.
E anche qui, dopo una settimana di lavoro, dieci lavoratori sottopagati (e adeguatamente frustrati da Andrea), e migliaia di euro spese dall'azienda, il miracolo è fatto e lo spettatore si gode l'inusuale passaggio da brutti anatroccolo a cigni art nouveau di tutte le peggio case di Milano.
Infine, degno di nota è anche Fuori Menù, dove Alessandro Borghese invece di mangiare a scrocco impegna due coppie a creare vene e proprie cene da ristorante con tando di portate, aiutanti in cucina e un tempo limitato: 2 ore e poi arriva lui a magnarti tutto.
Carinissimo.
Poi, giusto in tema di cibo, passerei in rapida carrellata al dessert americano di Real Time, ovvero tutti gli show che una vera cappellana non può neanche sognarsi di perdere: "Cucine da incubo Usa", dove lo chef internazionale Gordon Ramsay tenta l'ardua impresa di rimettere in sesto ristoranti che hanno i giorni di vita contati e "Il boss delle torte" dove Buddy Valastro (già visto nei Soprano) crea vere e proprie torte capolavoro, difficilmente digeribili, ma decisamente impressionanti.
Passando per la salute, Real Time non poteva esimersi di ordinare a tutti i suoi telespettatori di essere magri, ecco che giungono "Grassi contro magri" e "Chirurgia xxl", dove l'imperativo, è "giù la pancia", ma non quei due centimetri e tre quarti che hanno tutti, ma vere e proprie centinaia di chili, roba che fai prima a saltarli che a girarci attorno e che, per portarli in clinica seve il montacarichi, e non sto scherzando.
Vedere per credere.
Cmq, è probabile che questa sia solo la prima puntata...ed intanto: buona Real-visione!!
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Inviato il 30 dicembre a 13:44
Il cognome dell'architetto della Marella è Castrignano. Saluti.