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Reality ( 2012 )

Creato il 09 aprile 2013 da Bradipo
Reality ( 2012 )Luciano è felicemente sposato con Maria, ha tre figli, una pescheria e si esibisce a matrimoni di parenti e amici facendo imitazioni e macchiette che riscuotono molto successo. Per arrotondare fa anche delle piccole truffe con un robottino da cucina. Un giorno, in un centro commerciale, più che altro per far contenta la figlia più piccola, riesce a ottenere un provino per partecipare alla nuova edizione del Grande Fratello.Lo chiamano anche a Cinecittà per una fase successiva della selezione ma poi i responsabili del programma non si fanno più sentire. Ma Luciano è sicuro che è stato preso: si innesca una spirale ossessivo compulsiva in cui crede che tutto quello che gli stia accadendo è una prova ulteriore a cui viene sottoposto per poter entrare nel programma. Vende la pescheria, regala di tutto ai poveri si riduce praticamente sul lastrico. Intanto  il programma è iniziato senza di lui e la sua vita sta andando sempre di più in rovina.
Non era facile dare un seguito a un capolavoro come Gomorra , non avrebbe avuto senso fare un Gomorra 2 perchè quel film è stata un'esperienza unica e inarrivabile , eppure Garrone romano di nascita ma ormai immerso completamente nella napoletanità verace ci è riuscito con Reality , film dai toni meno apocalittici del suo predecessore ma ugualmente permeato di un'amarezza cosmica impossibile da mandare via dopo la visione.
La storia di Luciano il pescivendolo che voleva diventare una star televisiva è il paradigma del cambiamento delle aspirazioni dell'italiano medio.Prima il sogno dei genitori per il proprio figlio era quello di farli studiare, di dargli quel famigerato pezzo di carta da appendere alla parete, ora siamo arrivati al tentativo di prendere la scorciatoia del successo tramite la tv, cosa neanche tanto peregrina in una civiltà telecratica e non meritocratica come è diventata la nostra che riempie i palinsesti di (ir)reality shows e di (no) talent games buoni giusto per creare delle meteore luminose che attraversano il cielo giusto per lo spazio di un mattino.
E se magari per i talent una qualche capacità è richiesta per la tv spazzatura del Grande Fratello è necessario non averne nessuna perchè bisogna essere solo dei burattini plastificati da esporre come trofei davanti all'occhio meccanico della telecamera, giusto per soddisfare le mire voyeuristiche degli appassionati.
Reality è la storia della psicosi ossessiva di un povero mortale che non riesce a sfuggire al canto della sirena di quell'allucinazione collettiva che è il successo televisivo, è una sorta di The Truman Show all'incontrario, perchè Luciano crede, a torto, di essere tampinato giorno e notte da una telecamera e modifica compulsivamente il proprio stile di vita proprio perchè così facendo crede di compiacere i responsabili del programma che secondo lui lo stanno sottoponendo a una sorta di ultimo provino ( permanente) prima di chiamarlo.
Arriva a costrurisi una specie di confessionale in casa e addirittura crede che un grillo lo stia controllando per conto dei curatori del programma,  quasi vivendo in una realtà parallela dentro le quattro mura domestiche.
Da sottolineare la componente visiva : Reality è un film bellissimo da vedere, con colori accesi dalle tonalità pop valorizzati dalla bellissima fotografia di Marco Onorato, con la cinepresa che indugia sulle vestigia antiche ( le piazzette ormai in rovina) da contrapporre all'opulenza del nuovo che avanza ( i centri commerciali ma anche i giardini dei ristoranti in cui si celebrano matrimoni, dei pezzetti di paradiso terrestre incastonati in un contesto degradato).
Un film  circolare che si apre con una lunga sequenza sul cielo terso di Napoli e finisce guardando la notte stellata sopra quel brandello di irrealtà plastificata che è la casa del Grande Fratello.
Reality ( 2012 )Garrone dall'alto di uno stile di regia abbacinante sceglie di stare a distanza dal suo protagonista che miracolosamente non diventa una macchietta come una delle maschere dietro cui si cela a inizio film, lo immerge in un mondo popolato da personaggi vagamente boteriani e lo descrive minuziosamente come farebbe un entomologo con i suoi insetti.
Fa enorme piacere parlare bene del cinema italiano ma qui siamo a un livello ancora superiore: un film come Reality, opera di un regista già pronto per sedere permanentemente nell'empireo dei grandi autori del cinema italiano e internazionale, è la testimonianza concreta che possiamo ancora essere terra di grande cinema.
Da una parte rende orgogliosi di essere italiani , dall'altra parte sorgono ancora più dubbi sul fatto che un autore come Garrone , unico nel nostro panorama cinematografico, sia la classica rondine che non fa primavera, costretta a migrare per poter esprimere al meglio la propria arte.
E dover realizzare Reality grazie alla compartecipazione di capitali francesi, vederlo più apprezzato all'estero che in Italia, impone una riflessione seria.
Se Dracula 3D di Dario Argento ( di cui prima o poi parleremo) è opera di interesse culturale nazionale, Reality allora che cosa è?
( VOTO : 8,5 / 10 ) 
Reality (2012) on IMDb

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