Realtà di fatto

Provare a convincersi che "no, non è cambiato nulla!"; rimandare ancora, ancora e ancora quel singolo pensiero; decidersi ad affrontarlo - cuore in gola stretto in una morsa, polmoni supplichevoli d'ossigeno - a testa alta. Guardarsi allo specchio di sfuggita e cogliere lo sguardo indagatore della donna nel riflesso. E' lì, osserva, scruta e non ha pietà.
Indignata continuare a posticipare, mancante ancora del coraggio necessario. Respirare, rilassarsi, convincersi che è giusto (in fondo non si è i primi a farlo) e guardarsi dentro in cerca del motivo.
La realtà di fatto è che il motivo reale non c'è. La realtà di fatto è che, sostanzialmente, si vuole accontentare qualcun altro, qualcos altro. La realtà di fatto è che bisogna prendere atto che il tempo è quello giusto, il momento è arrivato e il passo da fare non è poi così lungo come sembra.
Allora Forza! bisogna prendere il toro per le corna e domarlo.
Non sarà così difficile, in fondo! chiedersi continuamente dove si è sbagliato, chi è il fautore di tal tragedia! Sarà stato uno sfogo da stress, è per questo motivo che è venuto fuori in quella indubbia forma primitiva.
E' dovuto forse ad una carenza alimentare, ragione valida per credere che abbia perso la sua forma e sia divenuto così fragile, così "vecchio" nel giro di un paio di giorni.
Perché è vero, è palpabile. E' immediatamente visibile lo stato di salute di chicchessia. E' come un lampo, te ne accorgi al primo sguardo.
Bisogna davvero ricorrere a queste assurde manipolazioni? Insomma, è davvero necessario adoperarsi  a farsi così male? E al futuro non si pensa più? Tra dieci anni non sarà più la stessa cosa, tra dieci anni non ci sarà più forza, vitalità, elasticità!
Mondo infame, a volte, che ti trascina via in quel suo vortice di melma e ombra buia. A volte.
Perché altre volte fa solo perder la pazienza, lasciandoti lì inutile e inetto, impotente e impacciato, regalandoti la coscienza che il tempo passa per tutti.

Quindi, capello bianco infame, o ti tingo o ti strappo! Decidi!