![[REC] 3: Genesis - La Recensione [REC] 3: Genesis - La Recensione](http://m2.paperblog.com/i/130/1306422/rec-3-genesis-la-recensione-L-S7iArr.jpeg)
“[REC] 3: Genesis” nasce cronologicamente come terzo e penultimo capitolo della quadrilogia iniziata cinque anni fa –e destinata a concludersi con un Apocalypse già annunciata– ma i fatti che racconta, in realtà, si svolgono temporalmente in parallelo a quelli avvenuti nel primo capitolo.
La zona rossa stavolta è la villa dove stanno celebrando il loro freschissimo matrimonio gli sposini Koldo e Clara, circondati da una folla di invitati in giubilo e del tutto ignara delle circostanze che a breve trasformeranno un giorno di esclusiva felicità nel peggiore mai immaginato. Ma “[REC] 3: Genesis” sceglie di non risultare troppo prevedibile e di non farsi carico quindi solo del suo marchio di fabbrica –tra l'altro in forte affaticamento– per cui tenta di sorprendere leggermente tutte le aspettative presunte non investendo le proprie risorse interamente sulla tensione e il terrore ma inventandosi una tragedia romantica alla Romeo e Giulietta da innestare all'interno del suo contesto cupo e spaventoso.
L'infetta storia d'amore di Koldo e Clara diventa così il motore principale dell'intero impianto, soffiando un po' di aria fresca sopra un modello narrativo che, se solo pochi anni fa pareva affacciarsi in maniera piuttosto innovativa, oggi sembra aver subito un rapidissimo esaurimento con prossima fermata obsolescenza. Perché “[REC] 3: Genesis”, forza dei sentimenti a parte, non ha niente di nuovo da aggiungere alla propria causa, e, tolti alcuni divertenti momenti di inaudita violenza (lo sfogo aggressivo di un rappresentate della SIAE su un infetto) e la fuoriuscita a sorpresa di una sposa agguerrita e determinata a ricongiungersi al neo-marito, somiglia molto a un bis senza pretese rivolto a radunare più i fan affezionati che altri interessati.
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Insomma, i tempi della proiezione stampa a Venezia sono lontanissimi, per farci balzare dalla poltrona oggi c'è bisogno di qualcos'altro. Magari un innovazione. Si, un'altra.
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