Ormai lo sapete che cosa sto facendo con alcune delle serie che seguo, quindi non è necessario che vi spieghi ancora una volta dove vuole andare a parare questo post. E come al solito ecco i punti su cui mi piace soffermarmi di questa terza puntata di “Sleepy Hollow”.
- Altra puntata prettamente verticale, dopo un episodio pilota che spiegava la trama di fondo ed un secondo episodio che spiegava come sarebbero state strutturate grosso modo le puntate a venire.
- Stavolta il mostro di puntata è Sandman, o meglio, il demone dei sogni Ro’kenhrontyes, che infesta i sogni delle persone che hanno chiaramente fatto qualcosa di sbagliato, o di cui dovrebbero pentirsi, nel corso della propria vita. Qui il mostro è disegnato bene, mi è piaciuto e si è rivelato moderatamente inquietante.
- L’intera puntata si basa praticamente sul rapporto tra le sorelle Abbie e Jenny e sul demone visto più di dieci anni prima in un bosco. Ci viene spiegato perchè le due non si parlano da moltissimo tempo e soprattutto perchè solo una delle due è finita in un ospedale psichiatrico. Il finale di puntata ci dà qualche spunto per un prossimo sviluppo della trama orizzontale.
- Nel complesso la puntata si è mantenuta sui livelli della puntata precedente. Per ora l’episodio pilota rimane insuperato. Essere costanti per una serie è una cosa ottima, non da tutti. Si ha però la sensazione che a breve verranno sparate alcune cartucce molto interessanti e che ci si stia preparando proprio a questo. Starà alla produzione non sparare queste cartucce troppo tardi, per non fare stufare gli spettatori che amano le trame orizzontali.
Voto: 6/7