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Stamani sono stato in due biblioteche e ho preso otto libri quasi a caso, voglio dire senza premeditazione. Volevo fare un ordine su Amazon o Ibs ma dacché avevo da poco ripreso l'auto dal meccanico per il tagliando e il cambio gomme, al quale ho lasciato 400 euro di cui 84 di Iva, mi sono detto che questo mese no, non compro libri, riduco i consumi, in quanto ho già stimolato abbastanza l'economia per oggi. Appena entrato due giovini mi chiedono di firmare il registro per le presenze, e io lo firmo, e alla voce professione ci scrivo blogger per motivi di elezione. Di solito chiudo gli occhi e mi lascio guidare dai colori di una parola, e stamani era la p di pensieri, poesia, porcamiseriaccia infame. Devo dire: ho trovato qualcosa che mi ha reso felice, una raccolta di versi inediti di Fortini che avevo perso, l'Arcitaliano edito da Vallecchi del 1963, un Malamud (La Venere di Urbino, Einaudi 1973), l'Aline e Valcour di de Sade edito da Sugar Milano 1968, e una raccolta di pensieri di Eugène Ionesco, Passato presente, Rizzoli 1970. Ah, una bella scorta. Spero di sognare a gambe levate, come la fanciulla.



