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Recensione a “A un passo dalla vita” di Thomas Mellis

Creato il 08 aprile 2015 da Soleeluna
Cover - A un passo dalla vita - Thomas Melis

Recensione del Sole e Luna Blog

A un passo dalla vita è il romanzo d’esordio di Thomas Mellis, giovane autore sardo, classe 1980. Si tratta di una storia cruda e forte che viene presentata al lettore con una scrittura che rivela un’attenzione ai dettagli degna di nota. Molto importante è il tema trattato. 

Callisto è, di giorno, uno studente fuoricorso di economia, ma di notte si trasforma in uno spacciatore di droga. Insieme ai suoi amici, che sono probabilmente i personaggi più divertenti del romanzo, in mezzo a tante tinte cupe, si ritroverà invischiato nel giro di stupefacenti della sua città e quello che, inizialmente, doveva trattarsi di un lavoretto per tenere alto il tenore di vita, finirà per risucchiare lui e i suoi compagni in un giro che sembra diventare più grande di loro.
Viene da pensare che è inevitabile, ma all’inizio la situazione pare gestibile, è quando prende il sopravvento sui personaggi che sembra troppo tardi.

Callisto appare al lettore come un personaggio negativo, superficiale, ma nel corso della storia avrà la sua evoluzione e, forse, il suo riscatto nei confronti della vita.

La trama di questo romanzo è ricca e coinvolgente. Il ritmo delle vicende è serrato, non ci sono tempi morti, per cui il lettore sente il bisogno di proseguire la lettura fino alla fine. Non è facile abbandonare il romanzo senza sentire il desiderio di scoprire come proseguiranno le vicende.

Il romanzo che avrete fra le mani è uno di quei libri che fanno capire quanto talento possa nascondersi dietro la penna di un autore emergente.

È realistico, coerente, ben scritto, per tutto il suo corso. La scelta di narrare le vicende in prima persona permette subito di sentirsi parte integrante della storia.

Le descrizioni sono minime, piccole pennellate ben inserite nel contesto per dare una visione di insieme, ma senza mai appesantire il testo.

Al di là della vicenda narrata, del suo realismo, ciò che colpisce maggiormente il lettore è la capacità di questo scrittore di far sentire la propria voce. Il suo stile è innovativo e particolare.

C’è una morale in questo romanzo, sicuramente nascosta fra le righe del testo, ma non è l’autore a stabilire cosa sia giusto o sbagliato, quale sia il male o quale il bene. Lo farà la vita stessa perché, per chiunque esca vincitore da questa partita, la ruota della vita farà il suo corso.

Recensione a cura di Dylan Berro e Laura Bellini


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