Gioia deve affrontare un nuovo capitolo della sua vita. A pochi mesi dal matrimonio, il suo fidanzato Matteo, decide di darsela a gambe e la lascia senza un apparente vera spiegazione. Mentre si appresta a cambiare casa, Gioia incontra Nicholas, proprietario della ditta di traslochi cui si è rivolta. Ne rimane subito ammaliata, l’attrazione fra i due è immediata e tangibile. Eppure Nicholas non è un uomo libero e per Gioia sarà difficile mantenere questa relazione su un piano fisico senza coinvolgere il cuore. Difficile e impossibile perché lui è tutto ciò che Gioia desidera. È il suo mondo, la sua perfezione, l’uomo che vorrebbe accanto per tutta la vita.
È un racconto lungo questo di Antonietta Agostini, un racconto che finisce troppo in fretta perché le pagine scorrono senza che nemmeno ci si renda conto di essere giunti alla fine.
I personaggi sono ben descritti. Gioia fragile e romantica che si lascia dapprima affascinare da Nicholas, ma poi, con il trascorrere del tempo tira fuori un pochino d’amor proprio e decide di non poter lasciare che la sua vita scorra accanto a un uomo che non sa prendere alcuna decisione.
Nicholas, al contrario appare forte e determinato, ma fra le righe si scorge un uomo che ha un passato con cui deve fare i conti, qualcosa che al lettore non è dato di conoscere per la brevità della storia. Questo fa sì che chiunque si immerga nelle pagine di questo breve romanzo, possa farsi un’idea di questo personaggio maschile che appare perfetto, ma che non lo è.
Il tema trattato da Antonietta è molto delicato e attuale. Il tradimento sembra diventato un pochino lo specchio della nostra società e sono molto curiosa di scoprire come si svilupperà questa storia e cosa ci racconterà l’autrice di questi personaggi. Sarebbe bello conoscere il prima, Gioia e Matteo, Nicholas e la moglie. Sarebbe bello scoprire che Antonietta non ci presenterà una donna sconfitta, parlando della moglie di Nicholas, ma che sia una persona che rispecchia il quotidiano.
Interessante sarebbe anche addentrarsi nell’introspezione psicologica delle motivazioni che spingono un marito a tradire e una donna libera a immischiarsi in una storia del genere.
Da come spero di poter leggere altro di questo racconto, si capisce che mi è piaciuto. Antonietta mi ha trasportata in una storia che non sono abituata ad annoverare fra le mie letture. Non leggo erotico per il semplice motivo che, di solito, queste storie sono molto fini a se stesse e non lasciano intravedere un contorno al di fuori del sesso.
In “Amore proibito” non accade ed è un vero peccato che questo non sia un romanzo completo!