Recensione a: “Antonia” di Mirella Loly

Una saga famigliare raccontata in prima persona dalla protagonista Antonia, scrittrice cilena che si trasferisce in Canada. Attraverso i suoi occhi conosciamo la sua storia, ma non solo. L’autrice ci mostra un’ampia descrizione della storia del luoghi che ci fa visitare; una storia, quella del Cile, che fa da contorno alla vita di Antonia. Essa non è solo una cornice delle vicende, ma i grandi fatti storici del paese risultano deteminanti per la vita della protagonista.

Attraverso le parole di Antonia conosciamo la sua famiglia. Una famiglia matriarcale in cui le donne spesso prendono il posto degli uomini mostrandosi più forti e decise nell’affrontare la vita con i suoi problemi. Antonia ripercorre la sua vita grazie all’aiuto del suo psicanalista e i ricordi che riaffiorano nella sua memoria non sono sempre piacevoli.

Il fratello Carlo, attivista politico, costretto a lasciare il Cile, ma sorpattutto l’abbandono del padre. Un uomo incapace di gestire le responsabilità che una famiglia comporta, che sceglie di dedicare la sua vita all’avventura, alla ricerca del leggendario tesoro Drake, piuttosto che occuparsi della sicurezza della sua famiglia.

Antonia cerca di risolvere i problemi del passato, ma nel frattempo ha una nuova vita da vivere. Il romanzo si presenta con un’abile intreccio di questi due elementi. L’essere di Antonia nel passato e quello presente dove le vita ripresenta spesso le stesse problematiche.
Infatti oggi Antonia è madre e nonna e si trova a gestire un nuovo abbandono da parte del padre di sua nipote, un altro uomo che fugge di fronte alle responsabilità.

I personaggi di questo romanzo sono molteplici, ma il lettore riesce bene a identificarli e ricordarli grazie all’abile descrizione che ne fa l’autrice. Tutti sono ben caratterizzati e delineati, inseriti alla perfezione nel contesto che ci viene descritto.

Lo stile di Mirella Loly è asciutto e scorrevole. Quando ci si trova davanti a un romanzo così lungo che affronta tematiche particolari si ha sempre la sensazione di dover impiegare tempo prima di essere coinvolti dalla storia, ma con questo romanzo accade proprio il contrario. E’ come se fosse la storia stessa di Antonia a chiamare il lettore accompagnandolo fra le pagine, fra passato e presente, attraverso una storia, quella del Cile, carica di leggende.

Un romanzo che vi consigliamo di leggere se amate gli storici, le saghe famigliari o i romanzi introspettivi. Ma non solo, vi consigliamo la lettura di “Antonia” anche se siete convinti che la speranza non è solo una mera illusione!

Recensione a cura di Dylan Berro e Laura Bellini