Anche io voglio fare un po’ di considerazioni su questo film di animazione. Partendo da un fatto semplice semplice che non dovrebbe stupirvi più di tanto (o forse sì, dipende dalla concezione del sottoscritto che vi siete fatti): a me piacciono assai i film in stop-motion, anche se fanno cagare, a me piaceranno lo stesso. Punto.
Fine della considerazione. Commenti? No? Allora procedo.
1)Siete di fronte a uno dei migliori film di animazione del 2014. Prendetene atto. E poi dite che non vi avevo avvertito. E comunque, sento odore di nomination per l’Oscar. Ah, se lo sento.
2)Uno dei registi è il co-autore del dimenticabile Boog & Elliot a caccia di amici e l’altro invece si è occupato prevalentemente di videogames. Nonostante questo, hanno fatto del loro meglio. Era la loro grande occasione per emergere. L’hanno sfruttata al massimo e sono stati ottimi. Bravi!
3)Il film si basa su un romanzo illustrato di Alan Snow dal titolo “Arrivano i mostri!”. È molto carino, si tratta di una storia di tolleranza e antiparanoia verso il diverso. Leggetelo ai vostri figli, se avete avuto la disgrazia di procreare dei piccoli voi, e vedrete che un giorno vi ringrazieranno. E questo mi porta a raccontarvi la trama in sommarie linee: in un paese lontano lontano, vive una ridente cittadina che, ahimé, è infestata da dei trolls che si sono stanziati nel sottosuolo. Dopo la sparizione di un bambino, pare da parte di un troll, parte la caccia ai mostri ma, il bambino sta bene e cresce come uno di loro. Solo quando tutti i trolls saranno catturati, a quel punto, per salvarli, il bambino tenterà di reagire. Con comicità.
4)Il personaggio negativo va annoverato fra i personaggi più divertenti che ci siano stati in circolazione nelle pellicole di animazione. Principalmente, perché fa la drag queen a tempo perso. Sì, proprio così.
5)Massimo Lopez che doppia Archibald Arraffa è calzante, meno incisiva forse la musica di Dario Marianelli.
Fabio Secchi Frau