Magazine Cultura

RECENSIONE A CALDO – Capitan Harlock 3D

Creato il 30 gennaio 2014 da Fabioeandrea

blog4
Pur subendo una morbosa fascinazione per tutto ciò che è stato partorito dalla mente di Leji Matsumoto (del quale sono insospettabile ammiratore, tanto da arrischiarmi in pericolose maratone delle anime da cui sono tratti i suoi manga, malgrado mi manchino i magici momenti liberi), devo dire che guardare questo Capitan Harlock, in versione 3D, diretto da Shinji Aramaki e scritto da Harutoshi Fukui, mi ha lasciato indifferente. Penso che purtroppo, sia un (oh non riesco nemmeno a dirlo senza versare qualche lacrimuccia) puro film commerciale calcolato per sfruttare l’amore smodato che i fans come me hanno per il personaggio.

RECENSIONE A CALDO – Capitan Harlock 3D

RECENSIONE A CALDO – Capitan Harlock 3D

Insomma, una volta accertati che gente come me spenderebbe un botto per vedere una nuova avventura del pirata-tutto-nero-che-per-casa-ha-solo-il-ciel al cinema, ecco che spunta fuori il film-carrello che i produttori non aspettano altro che vedere riempito di incassi. Grafica a parte, non supera il fascino dell’originale (classe 1976… roba antica come le fondamenta della Terra e come me!). E malgrado mi offrano una dispensa audio-visiva che spieghi come Harlock è diventato un pirata (corruzione dei potenti, divisioni fra ricchi e poveri, la Terra che è sempre rovinosamente sul punto di andare all’aldidlà, lui che si rompe i coglioni e decide che mo’ basta, fa guerra a tutto e a tutti), il risultato è una roba altalenante, poco complessa e che non vedi l’ora che finisca per ascoltare nel tuo lettore mp3 la canzone cantata dalla Banda dei Bucanieri, perché sarà l’unico rimborso (emotivo) che avrai.

Fabio Secchi Frau


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :