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RECENSIONE A CALDO – Frozen – Il Regno di Ghiaccio

Creato il 17 dicembre 2013 da Fabioeandrea

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La Disney continua a costruire lungometraggi animati con gli stessi dannati elementi di sempre (personaggi compresi e del tutto identici a quelli di altre loro pellicole… praticamente le due eroine di questo film sono fatte a stampino con quella di Rapunzel) e infarcendoli di canzoncine melense e formule da musical (a soreta) che sono palesemente rubate da altri cartoni animati da loro stessi firmati (e che hanno avuto decisamente molto più successo).

A questo, aggiungeteci i prevedibilissimi luoghi comuni che loro sanno sfruttare sempre fino allo sfinimento e avrete Frozen – Il Regno di Ghiaccio di Chuck Buck e Jennifer Lee. Quello che doveva trasformarsi in filosofico e poetico viaggio all’interno della fiaba di Hans Christian Andersen La regina delle nevi è diventato una roba banalotta e stancante fin dal primo minuto. Non si degusta niente, nemmeno l’animazione che è quantomeno non all’altezza delle case di produzione concorrenti. Il finale è ovvio e le canzoni,  per lunghezza e per posizione nello schema narrativo, appesantiscono in maniera distruttiva la mente dello spettatore che, a un certo punto, non può che chiedere che il vento gelido del Nord di ibernarlo repentinamente. Ma il traguardo peggiore è raggiunto con gli autoplagi. Scena iniziale del film con scandinavi che scavano nel ghiaccio e cantano = scena iniziale della Sirenetta con marinai che navigano e cantano. Pazzesco e vergognoso! La Disney ha perso tutta l’inventiva, la creatività e l’originalità. Oltretutto: alcuni errori di montaggio, perdita della suspense, trama a dir poco frenetica…

RECENSIONE A CALDO – Frozen – Il Regno di Ghiaccio

RECENSIONE A CALDO – Frozen – Il Regno di Ghiaccio

Di ciò che era il cuore di una delle fiabe più apprezzate in Europa per insegnamenti pedagogici e fascino e che, a detta dei capoccioni di Topolino, avrebbe risollevato al valore più alto l’arte della Disney e la sua sensibilità e il rispetto per le sue origini, diventa una brutta pattinata a perdifiato che indugia troppo sui personaggi sbagliati, cerca di convincere gli spettatori con sequenze ricche di effetti digitali grandiosi… ma che non fanno brillare gli occhi.

RECENSIONE A CALDO – Frozen – Il Regno di Ghiaccio

RECENSIONE A CALDO – Frozen – Il Regno di Ghiaccio

Purtroppo, la triste verità è che la Disney è un ennesimo Tempio del Denaro, dove le legge del mercato, sopravvive e domina su tutto.

Delusione, ma loro si abbracciano ed esultano comunque per i biglietti presi.

Nessun momento magico o rarefatto…

RECENSIONE A CALDO – Frozen – Il Regno di Ghiaccio

RECENSIONE A CALDO – Frozen – Il Regno di Ghiaccio

Poi… Serena Autieri?!?

Fabio Secchi Frau


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