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RECENSIONE A CALDO – Scusate se esisto

Creato il 04 dicembre 2014 da Fabioeandrea

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In Italia, è recentemente uscito il film di Riccardo Milani intitolato Scusate se esisto, nel quale si affronta il tema della discriminazione femminile e lateralmente anche di quella omosessuale.
I protagonisti, un architetto interpretato da Paola Cortellesi e il proprietario gay di un ristorante interpretato da Raoul Bova, scelgono di aiutarsi fra di loro, mentendo spudoratamente sulle loro identità, pur di arrivare ad avere ciò che vogliono. La Cortellesi, per vedere trasformato in realtà un progetto che ha preso a cuore, finge di essere la segretaria di un fantomatico architetto di sesso maschile che poi prenderà carne e ossa in Raoul Bova, il quale invece obbliga la Cortellesi a spacciarsi per la sua fidanzata di fronte al figlio che ha avuto da un’altra donna in un periodo in cui era “molto confuso”, così da recuperare il rapporto perduto.
Comincio col dire che il film si guarda, che sono molto divertenti i siparietti fra la Cortellesi e i suoi parenti e del padre omosessuale finto-etero quando è a stretto contatto con suo figlio, con il quale migliora la relazione proprio nel momento esatto in cui il bambino viene esposto a manifestazioni di genuino e autentico amore da parte di quella strana famiglia che si è creata intorno a lui e che comprende anche alcuni membri della famiglia della Cortellesi (la madre e la mitica e incomprensibile zia).
Certo la pellicola non fa scintille e, per una lentezza di sceneggiatura (purtroppo purtroppo), è costretta a mettere il turbo proprio negli ultimi 15 minuti, con il difetto di non affrontare quello che è il fulcro di tutta la pellicola: i pregiudizi che intervengono sia nell’ambiente professionale sia nella sfera degli affetti.
È tutto qui. Non c’è altro. Credetemi.

Fabio Secchi Frau


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