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Un fantasma per amico è un film svizzero-tedesco, coprodotto da Claussen + Wöbke + Putz Film Production, che si basa sul libro per bambini “Das kleine Gespenst” di Otfried Preußler.
La pellicola è stata presentata in anteprima al Internationalen Filmfestival Schlingel di Chemnitz, riscuotendo notevoli elogi e potrebbe anche essere considerata una buona pellicola europea per l’infanzia ma, di fronte a colossi americani che mensilmente ci bombardano con titoli dello stesso genere e di molto superiori per qualità ed effetti speciali, purtroppo, sbiadisce fino a diventare invisibile. Esattamente come un fantasma.
La produzione fa quello che può per rendere visibilmente lo spettro uno spettro ma, il risultato, almeno tecnologicamente, non è sufficiente. E questo è uno dei tanti punti deboli del film.
Insomma, il piccolo fantasma non è all’altezza di Casper che, comunque, sebbene fosse girato nel 1995, utilizzava una tecnica digitale di gran lunga superiore a questa. E lo ripeto, era il lontano 1995! Forse, si salvano solo quei “big eyes” umani che conquistano per espressività.
La sceneggiatura tenta conferire una certa originalità e suspense alla storia, lì dove la suspense è necessaria, e cerca di inserire nel migliore dei modi il tema dell’amicizia (quello fra il bambino vivo e vegeto e il bambino ectoplasmatico), uno dei valori più importanti per gli spettatori cinematografici più piccoli e che, nella loro semplicità, dovrebbe indurre anche gli adulti a rifletterci sopra, ma non dà il massimo nel caratterizzare i personaggi protagonisti e non e l’ambientazione.
La regia è assolutamente debole e il montaggio privo di ritmo.
Fabio Secchi Frau