Recensione a “Fuori dai binari” di Panta Rei

La recensione

Ambientato nel traffico e negli uffici di Roma, il tempo scorre caotico ed opprimente per Filippo, giovane uomo in profonda crisi. La separazione dalla moglie Valeria sta per concludere un pezzo della sua vita. Aiutato da suo fratello e dal compagno di quest’ultimo troverà un nuovo temporaneo equilibrio. Il cambiamento maggiore avviene in una giornata di pioggia dopo uno scontro-incontro con Elena, una donna fuori dai canoni convenzionali incline solo a se stessa ed alle sue idee, senza etichette comportamentali. Molto diversi, imparano ad apprezzarsi, Filippo inizia a frequentare lei e i suoi amici ridando nuova vita alla sua ormai spenta.

Ma non è tutto come sembra, tra storie intrecciate e personaggi, un finale a sorpresa attende il protagonista, la sua vita non sarà più la stessa.

Trapela fin dalle prime battute il carattere mutato nel tempo del protagonista, Filippo.
Insofferente, tutto è contestabile e lo innervosisce, esasperato dalla routine della vita, fa lunghi discorsi introspettivi. La figura che incrocia il suo destino è il suo opposto caratteriale, Elena. Una donna sicura di se che lo destabilizza e lo attrae allo stesso tempo.

Per quanto io non ami leggere parolacce nelle frasi di un libro, ammetto che in questo contesto non disturbano ma accentuano, al contrario, lo stato del protagonista.

Enfatico nel modo di scrivere ed interpretare i personaggi, l’Autore ha scritto un libro dove sembra di parlare realmente col personaggio e i discorsi di vita reale non lasciano spazi a dubbi interpretativi. Elaborazione del concetto di famiglia, “consenso informato” del matrimonio, non sarebbe male come idea da attuare.

Molto bello il rapporto che il protagonista ha con il fratello, sono quei momenti del libro nei quali si riesce a scaricare la tensione che contraddistingue il vivere del personaggio.

L’evoluzione della storia è una sorpresa, un distopico a tutti gli effetti, quando un libro mescola “il sogno di una realtà alla realtà vera e propria”, decisamente particolare, qualcosa che non ti aspetti.

Recensione a cura di   Eleonora Monti