La recensione del Sole e Luna Blog
Di cosa parliamo oggi? Oggi recensiamo il romanzo di Monica Shianchi,una giovane scrittrice ligure che l’anno scorso ha pubblicato con Albatros Il potere dell’amore – le guerre dei Clan, che qualche mese fa è diventato anche un ebook!
Questo romanzo racconta la vita di tanti adolescenti, che poi potrebbe essere quella che i ragazzi vivono oggi, che spazia tra lo studio – e la poca voglia d’impegnarsi – i primi amori, i primi litigi, le delusioni, le amicizie, le gita al mare…
Sono tanti i nomi da ricordare all’inizio del romanzo, anche perché Monica ci presenta i personaggi dedicando loro poche righe e poi operando un “cambio di scena” e iniziando a raccontarci le vicessitudini di altri soggetti.
A poco a poco il lettore prende dimestichezza con i nomi e con le particolarità che caratterizzano ciascun personaggio.
Sicuramente un gran punto di forza del romanzo di Monica è quello di trattare con semplicità le esperienze dei personaggi e le battute che si scambiano: sono molto vere, ci si immedesima perfettamente. Se noi ascoltassimo le parole che si dicono i giovani di oggi tra di loro, sicuramente potremmo affermare che la scrittrice le coglie molto bene, e le riporta in questo romanzo. Il taglio scelto è sicuramente adolescenziale.
Forse, però, Monica si perde un po’ riportando tutti i loro dialoghi, e non coglie, alle volte, l’essenziale.
Crediamo che in un libro bisogni operare una scelta nei dialoghi, è vero che c’è la necessità di rappresentare la realtà, e qui, come detto, l’autrice riesce molto bene, ma bisogna anche adattarla all’esigenza di un libro e soprattutto a quella di un lettore. Scrivere dei dialoghi che nella trama sono pressoché futili rischia, alla fine, di rallentare la scorrevolezza del testo e specialmente di inficiare la curiosità del lettore. Un consiglio, quindi, che ci sentiamo di dare è quello di scegliere le battute da riportare in base all’esigenza della trama.
I personaggi vengono delineati bene, con i loro vizi, i loro difetti e i loro pregi. Sono adolescenti che si trovano ad affrontare le esperienze che qualsiasi ragazzo vive. Però, c’è un però: scopriranno, a poco a poco, che hanno dei poteri, che compaiono inaspettatamente, e che andranno gestiti. E da ogni potere, ma questo ce l’ha insegnato Spiderman, deriva una responsabilità. Quale sarà la loro? Cosa dovranno fare?
La scrittura non presenta errori vistosi, è semplice, adolescenziale; qualche volta accattivante. Consigliamo, però, di inserire maggiori descrizioni dei luoghi in cui i personaggi di recano (ad esempio, la gita al mare: le reazioni dei personaggi, quello che desiderano e i loro pensieri sono veramente ben scritti, ma sarebbe utile alternare tutto ciò con la descrizione del mare, della spiaggia, del luogo in generale. )
Un ulteriore consiglio che ci sentiamo di dare, ma questo è puramente personale, è di evitare i “vi”, come se si volesse dare del “voi” al lettore: “vi si presentava… ” “vi si scorgeva….” è un po’ fastidioso, perché la scrittura è semplice, talvolta confidenziale, e leggere il “vi” la eleva un po’, facendola risultare inadatta rispetto alla scelta stilistica adottata.
L’ambientazione in cui si svolge gran parte della vicenda è il Levante ligure, del resto è il luogo dove vive l’autrice.
Un romanzo che descrive la realtà di tutti i giorni con dimestichezza e capacità, e che poi cerca di scivolare verso qualcosa di più irreale: la magia, i poteri, e il bisogno di gestirli, il dovere di portare a compimento alcuni compiti.
Una buona lettura, consigliata soprattutto – ma non solo – ai giovani di oggi.
Recensione a cura di Laura Bellini e di Dylan Berro