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Recensione a “Le colpe nel sangue” di Gina Emanuela Sorace

Creato il 21 gennaio 2015 da Soleeluna
gina sorace - le colpe del sangue

La recensione del Sole e Luna Blog

Buonasera a tutti i lettori del Sole e Luna Blog! Oggi vi presentiamo la nostra recensione al romanzo “Le colpe nel sangue”  edito da AltroMondo editore e scritto da Gina Emanuela Sorace, una giovane scrittrice pugliese.

Veniamo subito alla trama, in breve:

Roberto deve ritrovare Vassilij, un uomo a cui è legato da una vita, ma del quale non si ha più alcuna traccia. La ricerca non sarà facile e i ricordi del passato torneranno prepotenti nella vita del protagonista, conducendoci a una ricerca dall’esito non certo, con un epilogo inaspettato.

 

Dunque, ora vi racconteremo le nostre impressioni.

Il romanzo che ci presenta Gina Emanuela Sorace è un giallo con venature erotiche, scritte però in maniera molto raffinata, senza cadere mai nel volgare.
La narrazione in prima persona porta da subito il lettore a identificarsi con il protagonista e a condividere i suoi tormenti interiori durante tutto il monologo in cui viene raccontata la vicenda. Il protagonista è uno stimato ginecologo che ha alle spalle una famiglia che è stata incapace di trasmettergli una speranza verso il futuro. Questo l’ha portato a macchiarsi di molte colpe, dalle quali non è mai riuscito a redimersi.  È un antieroe, un personaggio complesso ed enigmatico, che non attira molte simpatie, ma dal quale è difficile staccarsi. Il lettore vuole sapere, conoscere la realtà dei fatti, addentrarsi nell’animo oscuro del protagonista.

Appare un personaggio dalla personalità sdoppiata, da un lato marito e padre amorevole, che ama la propria professione, dall’altro i segreti che il suo animo si porta appresso.

È sicuramente un romanzo di maturazione e comprensione del proprio io, attanagliato dal desiderio, dalla passione, dai segreti. Fino a che punto si può mentire? Dove ci può spingere la tentazione?

Alla fine il messaggio di speranza arriva, ce lo regala l’autrice.

Il linguaggio è diretto, a tratti molto spinto, ma come vi abbiamo anticipato, mai volgare. Le scene più sentimentali sono inserite in un contesto narrativo solido.

Questo particolare restringe comunque il campo di lettori cui potrebbe essere destinato.

Noi vi consigliamo di tentarne la lettura.

Recensione di Dylan Berro e Laura Bellini


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