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Recensione a: “Mary Read-Nemica del genere umano” di Michela Piazza, Butterfly edizioni

Creato il 25 ottobre 2014 da Soleeluna

imagesCome dimenticare l’avventurosa Mary Read? Michela Piazza ce l’aveva fatta conoscere nel suo primo romanzo, “Mary Read-Di guerra e mare” e torna adesso a farci compagnia in un nuovo libro dedicato alla piratessa, “Mary Read-Nemica del genere umano”

Mary, per chi non lo ricorda, è una donna che decide di vestire i panni di un uomo e finisce per arruolarsi prima nell’esercito e poi per imbarcarsi su navi pirata. Alla fine del primo libro l’avevamo lasciata felicemente innamorata. Ora, iniziando a leggere questo secondo volume, la ritroviamo di nuovo su una nave. Perché?

La vita di Mary non è mai stata facile, nemmeno quando, smessi i panni maschili, decide di gestire una taverna insieme al marito Ian. Il destino ha in serbo per lei qualcosa di diverso che non farla essere una brava e amorevole moglie. O forse, mi piace pensare, che sia il mare a chiamare questa donna a sé, non permettendole di vivere una comune vita che renda “normale” anche lei.

Mary, trovandosi senza più nulla che la trattenga sulla terra ferma, decide di riprendere il largo, verso nuove avventure. C’è il Nuovo Mondo da scoprire e le favolose meraviglie di cui parlano gli esploratori, da conoscere. Così la nostra eroina, rimessi i panni maschili, si trova su una nave pirata e incontra Calico Jack, un uomo che le si mostra subito amico e per il quale lei prova un profondo affetto. Mary però è Mark, non più una donna.

Durante questo viaggio conoscerà persone che sorprendentemente lasceranno un segno dentro le. Come dimenticare Toussanit? La storia di questo schiavo nero è molto forte, Michela ce la descrive nei dettagli, senza perdere la poesia che, a mio avviso, contraddistingue il suo stile. Ci sono argomenti che non necessitano di giri di parole e questo è un grosso pregio di questa brava scrittrice.

La prima cosa che vorrei farvi notare è una differenza. Se nel primo romanzo l’avventura sembrava rimanere in secondo piano, rispetto alla storia, in questo secondo volume al contrario non avrete tregua. Mary solca i mari, ma vive esperienze uniche e ce ne rende partecipi. La rabbia che si sentiva dentro questa donna nel primo libro, qui è sostituita da una grande maturità e, oserei dire, anche da una forte dolcezza che spinge per uscire. Perché si possono anche indossare vestiti maschili, si può vivere una vita al limite, ci si può catapultare nelle più svariate avventure, ma alla fine è sempre il nostro cuore a emergere.

Questo romanzo toccherà le corde più profonde della vostra anima, vi farà arrabbiare in alcuni passaggi, ma come spesso accade nella vita reale, vi darà anche la possibilità di ricredervi sulle prime impressioni che avrete di alcuni personaggi.

Io, ve lo confesso, a fine libro mi sono trovata a piangere. Ho chiuso il romanzo salutando una protagonista che difficilmente si riesce a dimenticare. Mary è coraggio, onore, è passione e lealtà, tutte virtù che fanno di lei una personaggio completo, a tutto tondo. Michela ce la presenta con la sua caparbietà, il suo spirito insofferente, ce la mostra bambina e ci fa vivere la sua crescita fino alla fine di questo libro, quando ci lancia invece un grandissimo messaggio di speranza. Quale sia dovrete scoprirlo da soli, perché io non posso svelarvi altro.

Suggestive le ambientazioni, perfette le descrizioni storiche fin nei minimi particolari, personaggi meravigliosamente inseriti nel contesto narrativo, uno stile limpido, diretto e pulito, ritmo incalzante…ma non è per questo che vi consiglio di leggere il nuovo romanzo di Michela Piazza.

Leggetelo perché quando lo poserete sul comodino avrete la certezza di aver acquistato un buon libro. Sono soldi spesi bene quelli che spenderete per le emozioni e in questo libro ne troverete davvero tante.


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