NINNJ DI STEFANO BUSA' SU "OLTRE QUEL MURO", DI N. PARDINI
LETTURA DI NINNJ DI STEFANO BUSA'COLLABORATRICE DI LEUCADEAl limite dei sepolcri tutto si compie: presente e passato s’intersecano, hanno strani bagliori, fulgidissima
luce eterna, le spore di tenebra che ascoltano il silenzio dell’Ade. Quel lunghissimo e sereno sorriso metafisico che rende complici la natura, la vita; di un suo estremo peregrinare chiude le
porte alla morte, ma le spalanca al sogno: dalla penombra rinserra i nostri defunti, proiettandoli oltre l’immaginario, oltre il limite del vero e del falso, della verità e della gloria…e pare
che il sogno vibri ancora della ns. speranza futura, del ns. paradiso perduto coniugando il linguaggio dei sensi che, foscolianamente, s’intersecano coi morti, con le memorie sospese a
mezz’aria, come un canto immortale che s’illumina dei nostri sensibili e fragili canti e le inonda di un fantomatico crescendo in progress, di una vita nova che la penna di Dante ha trattato
così bene nella sua Divina Commedia, e proprio come lui ne viviamo le immagini, trasfondendo nel buio della notte dei tempi le ns. vanaglorie.
Oltre quel muro il ns. regno di latta nutre tutto ciò che si rianima e vive con noi nell’eternità di un solo fulgido mattino di sole…La poesia di Pardini è diventata un celestiale canto che ha il privilegio di restituirci i “Fiori del male” di
Baudelaire, o i Sepolcri di Foscolo in formato moderno, una sorta di rivisitazione neoclassica che la dice lunga sull’autorevolezza architettonica e letteraria di questo grande poeta moderno.
Auguri e, tante altre occasioni come questa, di renderci godibili e pregnanti i tuoi versi, che sbocciano come fiori notturni dall’intimità con fulgide stelle…
Ninnj Di Stefano Busà