Recensione
La storia parla di una ragazza, Samantha, in piena vita universitaria che decide di partecipare a un concorso, indetto dall’ università di Cambridge in collaborazione con un paese degli emirati Arabi, per il quale deve presentare un progettto di architettura eco sostenibile. Il vincitore avrà l’opportunità di uno stage in una compagnia araba di tre settimane, lavorando sul campo e mettendo in opera il proprio progetto. Samantha è determinata e vuole vincere a tutti i costi il concorso, fa spesso dei sogni, dove il suo subconscio le da consigli ed è proprio un sogno che le darà l’idea per il progetto e il titolo di presentazione. E’ la migliore del corso e senza grosse sorprese viene scelta per questa occasione unica, tre settimane per mettersi alla prova e per tornare a Cambridge a laurearsi. Il giorno della nomina del vincitore e lo stesso in cui incontra per la prima volta Jaide, un ragazzo, bello, affascinante, elegante che lascia una scia di sguardi dietro di lui, superbo e con connotati medio orientali, altro non è che il figlio ereditario dell’emiro che ha indetto il concorso, il quale l’accompagnerà nel suo paese per presentarla al suo staff e farla lavorare nell’azienda di famiglia. Il loro rapporto sarà solo professionale? Samantha riuscirà ad adattarsi a un paese straniero, con tradizioni e leggi molto restrittive?
Tutto inizia a Cambridge, dove l’autrice ci introduce con corsi, presentazioni, studi, biblioteca, dormitori, ma non solo, ci apre uno scorcio anche sulla vita mondana, locali e feste, tutto intervallato dal concorso che potrebbe cambiare la vita di Samantha. Tutto è visto dal punto di vista della protagonista e questo ci fa sentire parte di lei, dei suoi pensieri, delle sue sensazioni e dei suoi sogni. E’ una giovane ragazza determinata e combattiva, non ha avuto un vero rapporto con sua madre, una persona sfuggente, sempre in viaggio, che non aveva tempo da dedicare alla figlia, eppure in più punti della storia Samantha rivive nei ricordi, momenti molto dolci con la madre, che male si accostano al pensiero che l’ha abbandonata. Nonostante questo, ha pochi amici, ma molto amorevoli e un padre adottivo, da premio nobel, ma loro non sono il cardine della storia.
Tutto prende vita e ruota intorno a Jaide e al suo soggiorno negli Emirati Arabi, un paese lontano, non solo in distanza, ma con una cultura diversa, difficile rapportarsi alle loro restrizioni e leggi per una ragazza europea indipendente. Questa difficoltà si sente fin da subito, perché Jaide cerca di farle capire che seguire sempre le regole è vitale, nel suo paese è solo o bianco o nero, la via di mezzo non esiste, se vai contro la legge vai in prigione. Samantha non è una ragazza arrendevole, anzi caparbia e la vive come una sfida. Jaide si ritrova così ad affrontarla di petto, trattandola in modo sgarbato, cercando di imporsi e dando esempi chiari su cosa può succedere se non ubbidisce, mettendola in imbarazzo e mortificandola. Inizia una battaglia, non solo tra due caratteri forti, ma anche tra due mondi completamente diversi, Jaide è abituato a essere rispettato e a comandare, Samantha sa di libertà di pensiero, di movimento e non riconosce nessuna figura di comando. In questa lotta si inserisce un’attrazione pericolosa, alla quale Samantha cede subito, mentre il principe cerca di resistere, di rimanere indifferente, ma quando la tentazione è sotto il tuo sguardo ogni momento del giorno e della notte difficile non lasciarsi andare. Nonostante tutto avviano una relazione segreta, sapendo che non potranno mai uscire allo scoperto, Jaide è il principe ereditario e tutti si aspettano che segua le tradizioni. Riuscirà il loro rapporto a diventare qualcosa di diverso?
La forza di questo libro è il mix tra romantico ed erotico, con un pizzico di politica, descrizioni mozzafiato da mille e una notte, sete pregiate, massaggi con oli profumati, approfondimenti molto dettagliati, tanto che ti sembra di vedere i tramonti sulla baia, le dune, i grattacieli di Dubai, gite in barca, viaggi con Samantha alla scoperta di questo paese e delle sue usanze che sembrano restrittive, ma danno anche valore alla donna. Non mancano fughe d’amore, feste sfarzose ed esclusive, gioielli, diamanti, macchine sportive, elicotteri, inseguimenti, soffiate, fotografi e scandali. Mi rendo conto di aver dato molto spazio al rapporto tra Samantha e Jaide, sottolineando le loro differenze, ma è la cosa che ti colpisce di questa storia, almeno personalmente, perché il punto di vista di Samantha è il nostro, decisamente europeo e lentamente l’autrice di porta a capire il mondo orientale e il punto di vista di Jaide, una scoperta molto interessante, che alla fine non ti senti di giudicare.
In genere mi piace chiudere le recensioni con un ci vediamo presto negli Emirati Arabi e nei luoghi della storia, ma in questo caso invece vi dico, che Samantha e Jaide non ci lasciano, ma li ritroviamo nel seguito:
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Recensione a cura di Patrizia Braggion