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Recensione a: “Progetto D.O” di Gilberto Landolina di Rigilfi, Butterfly edizioni

Creato il 02 ottobre 2014 da Soleeluna

downloadC’è una domanda che ho posto all’autore nella sua intervista, gli ho chiesto di spiegare il motivo per cui, la direttrice editoriale della Butterfly definisse il suo romanzo “geniale”. Non ho ancora le risposte Di Gilberto, ma sono certa, dopo aver divorato il suo romanzo, di poter rispondere da sola a questa domanda.

È geniale perché intreccia una storia particolarissima dove la fantascienza si fonde con il mistery, dando vita a un romanzo che non vi permetterà tanto facilmente di abbandonare sul comodino per dedicarvi a altro.

Gilberto, con la sua penna, crea un mondo post futuristico dove guerre e strane malattie decimano il genere umano. Sembra non esserci più speranza per la terra, ma un gruppo di scienziati che lavorano alla Paradise Engineering, mettono a punto un progetto, Progetto Omega, in grado di dare una nuova speranza all’uomo.

Joaquin Hernandez non ricorda nulla del proprio passato, si sveglia improvvisamente in un letto di ospedale in un mondo dove una schiena spezzata può essere riparata con facilità. Ha con sé la foto di una bambina dove, sul retro, è impressa una scritta: Per Hope. Non ricorda nulla, tranne un nome; Roger.

Il nostro protagonista capirà da subito di essersi svegliato in un mondo futuristico, dove gli umani convivono con gli androidi e la cui società è regolata da una gerarchia di uomini che rispondono tutti ai comandi di Dio. Egli viene scambiato per un senzadio, un criminale che viene incolpato di omicidi che nemmeno lui sa se ha commesso o meno così egli fugge. La sua fuga rocambolesca lo porterà a conoscere il nuovo mondo e le sue regole e, a poco a poco, qualche pezzo della sua vita precedente inizia a farsi largo fra la sua memoria. Tutto questo ci condurrà a un epilogo degno delle più grandi penne del panorama letterario.

Descrivere la trama di questo romanzo senza svelare niente è un’ardua impresa, quindi mi limito alle frasi precedenti dando a voi il compito di continuare a scoprire la storia.

Ottime le descrizioni degli ambienti. Non era facile riuscire a condurre il lettore in tre mondi senza che esso si perdesse. In questo romanzo ci troviamo in un era governata dalla scienza dove non esistono più telefono o macchine, dove per spostarsi si usano delle teleporte. Nello stesso tempo scopriamo ciò che è accaduto al mondo passato, le guerre, la devastazione, le malattie e, in mezzo a questi due mondi contrapposti ci troviamo in Australia: il Paradiso, mi verrebbe da chiamarla.

L’autore riesce con maestria a condurci in tutti questi luoghi senza farci perdere.

Un unico neo riguardo a questo argomento. Mi sarebbe piaciuto avere uno scorcio della globalità della terra, non solo la Francia e un paio di accenni a Roma. Come si gestiva il resto del mondo?

Non è un difetto del romanzo, il problema è che la storia è talmente avvincente che mentre leggi ti viene inevitabile porti domande, vorresti sapere tutto, conoscere ogni più piccolo dettaglio.

Parliamo dei personaggi. Joaquin, è il nostro indiscusso protagonista. Un uomo buono che però non è perfetto. Ama la moglie più di ogni altra cosa, o almeno è ciò che lui crede perché, l’impressione che da al lettore, è che in ogni caso, sopra tutto, per Joaquin ci sia la ricerca scientifica. È un uomo che ha scoperto la sofferenza e da essa ha imparato.

In contrapposizione troviamo l’antagonista, Roger. Un uomo ambizioso, pronto a tutto pur di mantenere il potere acquisito.

C’è la storia d’amore con la donna che trova Joaquin nella toilette con la schiena spezzata. Lei è Elys Cole, vive sola ed è molto coraggiosa. Resta accanto a Joaquin in ogni situazione fidandosi ciecamente di un uomo che non ricorda nemmeno più chi sia. È un amore delicato, non aspettatevi scene romantiche o faville fra le lenzuola. Elys e Joaquin rispecchiano molto ciò che potrebbe accadere nella realtà fra due persone che si innamorano.

E poi c’è la piccola Keyr, una bambina speciale della quale non posso svelarvi altro, ma sono certa che sarà in grado di stringervi il cuore!

Questi, a mio avviso, i personaggi principali, ma ce ne sono tantissimi in questo romanzi che sarebbero degli di note, uno fra tutto Pulse, l’androide che ha attirato fin da subito la mia simpatia, o DOC…smetto o finisco per compilare la lista! Vi assicuro però che ogni personaggio è ben calato nella storia, ognuno con la propria personalità e con il proprio compito.

In questo romanzo si parla di Dio. Un dio che impartisce ordini tramite email, che è riuscito a rendere migliore l’uomo cancellando ogni forma di ribellione dalla terra. Un Dio che incute timore ricordando alla popolazione ciò che accadde il giorno del Sole Nero e la sua benevolenza nel voler far rinascere il mondo e la specie umana, un Dio che ha il controllo assoluto sulla vita di ogni uomo. È uno strano dio quello di cui si parla nel romanzo poiché pare più vero il Dio seguito dai fuorilegge, dai senzadio. C’è sicuramente un forte messaggio in questa contrapposizione ed è che l’uomo è sempre alla ricerca di spiritualità. Ha bisogno di una guida per sopravvivere e anche quando si ribella a questa guida, è subito pronto a crearsene una nuova.

È un romanzo in cui la ricerca della spiritualità è molto forte e la si ritrova anche nel titolo.

E qui viene fuori ancora una volta la genialità di quest’autore.

Ora che ho finito la recensione lo posso dire. Odio i romanzi di fantascienza, non mi piacciono mai i libri in cui la storia è ambientata in mondo post futuristici con androidi e simile. Per me è stata una sorpresa trovarmi a dover leggere questo romanzo a tutti i costi, non riuscire a staccarmi dalle sue pagine per la curiosità di scoprire cosa sarebbe successo alla pagina successiva.

Credo che questo sia un grandissimo traguardo per uno scrittore, far amare il proprio lavoro a chi non avrebbe mai scelto il libro fra gli scaffali di una libreria.

Vi consiglio caldamente di comprare e gustare questo romanzo, io ho impiegato un giorno solo a finirlo e, credetemi, vorrei ricominciare da capo!


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