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Recensione a: “Racconti delle Lande Percorse, Volume II-I figli del toro” di Diego Romeo

Creato il 11 febbraio 2016 da Soleeluna

61ChQjYPBxL._SX328_BO1,204,203,200_Oggi torniamo a parlare di un nostro affezionato autore che abbiamo avuto l’onore di seguire dalla creazione della sua saga fantasy: “Racconti delle Lande Percorse”.

Stiamo parlando di Diego Romeo e del suo nuovo romanzo, indicato come secondo volume della saga, ma che per noi è in realtà il terzo libro. Questo accade perché “Come nasce in cavaliere” è diventato un prequel che antecede quelli che poi saranno gli eventi della storia.

“I figli del toro” segue “La grande guerra” dove avevamo lasciato Hurik, il nostro eroe, alle prese con l’inizio di un viaggio che l’avrebbe condotto nelle terre dei Minotauri. La guerra purtroppo non ha avuto gli esiti sperati e se Hurik vuole sperare di ribaltare la situazione, deve trovare nuovi alleati, ma cosa gli riserverà questo viaggio e come si presenteranno i Minotauri?

Questo è quello che scopriremo nel nuovo libro, l’ultimo prima dell’attesissimo epilogo.

Hurik compirà un viaggio costellato di pericoli. Penserete che ci siamo abituati, dato che questa saga è tutto fuorché un cammino semplice, ma vi assicuro che questa volta le difficoltà saranno molteplici e colpiranno il lettore dritto al cuore. Diego Romeo non è uno scrittore dal cuore tenero, non si preoccupa di colpire personaggi buoni a discapito dei cattivi, anzi, spesso accade proprio il contrario, sono i buoni che si sacrificano per il bene comune. Raccontarvi la trama di questo romanzo sarebbe riduttivo dato che dovreste leggere tutti i volumi per gustarvela pienamente, quello che però posso anticiparvi è la sorprendente capacità di quest’autore di aver creato una serie di romanzi intensa e molto complessa dal punto di vista strutturale.

Quando abbiamo letto il primo romanzo abbiamo fatto alcuni appunti sull’eccessivo uso di aggettivi che rendevano un tantino pedante la lettura, poi nel libro successivo questo difetto è scomparso e adesso, con “I figli del toro” Romeo si mostra con tutte le sue abilità.

Insomma, non è da tutti riuscire a portare avanti una trama così ricca e complessa senza cadere in errore, questo significa che ci troviamo davanti a un grande autore fantasy che meriterebbe di essere conosciuto da un pubblico molto più ampio.

Ciò che colpisce molto in questi romanzi è l’accuratezza con cui l’autore ci presenta ogni creatura descritta. Ognuno con le proprie peculiarità che ci fanno subito immaginari questi esseri, non solo nell’aspetto, ma anche nei comportamenti, e ci fanno capire come mai saranno compiute determinate scelte, anche quando queste risultano inaspettate, almeno in un primo momento.

Quello che posso raccontarvi in questa recensione, senza rischiare di svelarvi passaggi cruciali della storia, è che questo è un fantasy davvero ricco. È una storia che va gustata dal principio, prequel compreso, che va assaporata e vissuta. Romeo ha una grandissima potenzialità descrittiva. Quando ci racconta di un luogo, sia anch’esso l’affacciarsi a una finestra, si visualizza immediatamente l’immagine che egli vuole farci giungere.

Cosa si può aggiungere? Sicuramente che aspetterò con ansia la pubblicazione dell’epilogo perché ormai le vicende di Hurik mi sono entrate nel cuore e voglio assolutamente sapere come si dipaneranno gli intrecci narrativi costruiti dall’autore.

Inoltre aggiungerei un sentito consiglio per chiunque di voi non abbia letto questi romanzi. Fatelo perché meritano davvero tanto.

Recensione a cura di Laura Bellini


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