RECENSIONE A SCOPPIO RITARDATO – Thor: The Dark World

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Quando guardo un film che ha per protagonista un supereroe della Marvel Comics, ho il terrore di andare incontro a una cagata madornale lunga e noiosa tanto quanto una messa dei frati domenicani a Pasqua… E, quando so che il supereroe in questione è Thor (che non ha certo fatto una bellissima figura nei precedenti film a lui dedicati), terrore, lunghezza e noia diventano una certezza.

In genere, non riesco a vedere oltre questo personaggio adattato per il cinema che si ritrova a essere protagonista di un’avventura esteticamente molto interessante ma, orrenda dal punto di vista della sceneggiatura (tremenda… veramente brutta…. Christopher Yost, Christopher Markus e Stephen McFeely non sono dei geni e questo ora è palese più che mai )… qualcosa che ha ereditato dal primo capitolo cinematografico e che, ho pensato, avranno migliorato, magari, forse, con un nuovo film… Invece no. Cocente delusione.

Rimane comunque un buon film di intrattenimento per i ragazzini – magari qualche messaggio più profondo al suo interno celato dietro la psicologia del personaggio tutto muscoli e martello non avrebbe guastato, ma forse chiedo troppo -, che rilassa la mente e ottenebra il cervello da tutto quello che avete sulle spalle quando entrate in sala (e se siete dei ragazzini la lista include: pischelle, genitori, i compiti in classe di domani e il risultato del campionato di calcetto). La prima parte passa più difficilmente della seconda, con il risultato di un magnetismo a metà che parte floscio e poi diventa duro… Sto ancora parlando di un film, vero?!?

Autoscaricato Kenneth Branagh (senza dargli troppa gloria… malgrado lo splendido acume registico) e valutati tanti altri registi, alla fine si è optato per il buon Alan Taylor, che è decisamente più in forma quando si tratta di drammi storici o sociali ma, che è stato il meno peggio fra gli altri mille che si erano presentati (e la lista era lunghetta: Brian Kirk, Patty Jenkins e altri bla bla bla).

Chris Hemsworth (o come diavolo si scrive), che qui riprende il ruolo del dio vichingo, giustamente prova a fare del suo meglio… peccato che vista la totale assenza di espressioni facciali sarebbe molto più nella parte del marmo della cucina di casa mia.

Natalie Portman, Anthony Hopkins, Rene Russo, Stellan Skarsgård, Idris Elba, Zachary Levi nei panni di Frandal (ruolo che prima era del James del serial C’era una volta Joshua Dallas), Christopher Eccleston e Ray Stevenson fanno il giusto in prima persona, anche se il vero marchio inconfondibile di non-del-tutto-ciofeca lo fa Tom Hiddleston che riprende il ruolo di Loki e che, obiettivamente, fa il suo mestiere e tiene banco per due ore e mezza, al netto di tutte le discussioni su chi sia il vero protagonista del film!