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Recensione, ABISSI D'ACCIAIO di Isaac Asimov

Creato il 29 agosto 2013 da Leggiamo
Questa recensione avrei dovuto postarla domani, ma il figliol prodigo mi ha rotto le scatole perchè non rimandassi l'irrimandabile, e così eccomi qui a postare la sua prima critica, sperando che Asimov non si rivolti nella tomba. Isaac, perdonalo, è ancora giovane... parlo, parlo, ma io Asimov nemmeno l'ho mai letto :P
T h e  C a v e s  o f  S t e e l
| 1°edizione, 1953 | Edizione Mondadori, 2012 | pag. 259 | € 9,50 |
Recensione, ABISSI D'ACCIAIO di Isaac AsimovNew York è irriconoscibile: niente più torri e grattacieli, ma un'immensa metropoli coperta che non viene mai a contatto con l'aria, dove milioni di uomini e donne brulicano come formiche su strade mobili. Dove, soprattutto, i robot stanno soffiando i posti di lavoro agli uomini a un ritmo sempre più preoccupante. E alle porte di New York si stende come una sfida Spacetown, la città degli Spaziali, dove tutto è lusso e ariosità, superbia e ostentazione. C'è da meravigliarsi che uno dei tanti terrestri scontenti ammazzi uno Spaziale, e che il caso rischi di diventare un incidente interplanetario? Per risolverlo bisogna ricorrere al miglior poliziotto della City, Lije Baley, e affidargli come compagno il miglior poliziotto di Spacetown, R. Daneel Olivaw. Il guaio è che quella R significa robot: sta per cominciare una sfida implacabile tra l'intelligenza umana e quella artificiale per risolvere l'omicidio più esplosivo che la Terra ricordi; e, per il lettore, una delle letture più appassionanti nel campo della fantascienza pura.
Voto:
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R e c e n s i o n e

Non credo che sedici anni siano troppo pochi per leggere, capire e apprezzare Asimov, ma se mi pongo questo quesito il motivo è uno solo: dal padre della fantascienza mi aspettavo di più.
Abissi d'Acciaio viene presentato come un romanzo giallo ambientato in un universo fantascientifico e apparentemente lo è. Siamo tremila anni nel futuro e la Terra sta attraversando una crisi globale a livello economico e sociale (più o meno come adesso :P) quando viene rinvenuto il cadavere del dottor Sarton, uno scienziato specializzato in robotica. Al detective Elijah Baley vengono affidate le indagine con il supporto di R. Daneel Olivaw (dove R sta per robot) l'aiutante quasi perfetto...
Vediamo subito cosa non mi ha convinto.
Prima di tutto la detective story, in una parola: inutile. Il romanzo infatti a livello investigativo lascia molto a desiderare, in quanto non ci sono indizi, indiziati e moventi e si arriva alla risoluzione del caso solo a poche pagine dalla fine, grazie al lampo di genio di Elijah.
In secondo luogo se il futuro descritto da Asimov è interessante perchè veritiero e visionario al punto giusto, non mi ha conquistato a livello descrittivo, perchè molte cose non vengono approfondite o spiegate adeguatamente e quando lo stesso autore vuole fornire informazioni aggiuntive lo fa inserendole tra parentesi spezzando così la narrazione, cosa che non ho sopportato, visto l'uso spropositato!
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Ciclo dei Robot 
1. The Caves of Steel (1954) - Abissi d'acciaio (o La metropoli sotterranea)
2. The Naked Sun  (1957) - Il Sole Nudo
3. The Robots of Dawn (1983) - I robot dell'alba
4. Robots and Empire (1985) - I robot e l'Impero
Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

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