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[Recensione] Aethra di Michalis Monolis

Creato il 18 gennaio 2013 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Aethra di Michalis MonolisTitolo: Aethra
Autore: Michalis Monolis
Editore: Kipple
ISBN: 9788895414683
Formato: ebook
Numero pagine: 48 (circa)
Prezzo: 0,99 €
Voto: [Recensione] Aethra di Michalis Monolis

Trama:
Dal vincitore del premio internazionale Aeon Award, un racconto tanto intenso quanto inquietante che parte come un’indagine investigativa sull’omicidio di un critico d’arte per arrivare a toccare i temi della clonazione umana e della responsabilità individuale. La Villa di Aethra infatti non è soltanto il luogo del delitto, ma anche la fucina dove si creano oggetti d’arte al cui interno è intrappolata una copia “senziente” della padrona di casa. Spetta al commissario Costas stabilire chi è il colpevole, cosa è realmente accaduto e soprattutto perché… L’autore: Michalis Manolios e’ nato nel 1970 ed è un ingegnere fino a prova contraria. Suoi racconti sono apparsi sulla versione greca di “Asimov’s Science Fiction”, la rivista di fantascienza e fumetti “9″ del giornale “Eleftherotypia”, e altre pubblicazioni e antologie greche. Vive felicemente ad Atene con la sua famiglia. “Aethra” è stato pubblicato in greco su “9″ (2001) e successivamente nell’antologia di racconti “…kai to teras” (Triton, 2009). E’ risultato il racconto vincitore del concorso internazionale AEON AWARD 2010 indetto dalla rivista ALBEDO ONE. Il testo originale greco è stato tradotto in inglese da Thalia Bisticas mentre quello in italiano da Francesco Verso.

Recensione:
Cosa posso dire…
L’ho letto di prima mattina, incuriosita dal titolo e forse non è stata una buona mossa.
L’unica cosa davvero certa è che c’è stato un delitto, un morto e che Aethra ne è l’assassina.
E’ stato il racconto più difficile che io abbia mai visionato, soprattutto perché ho dovuto resistere alla tentazione di chiuderlo e cancellarlo dal mio tablet.
La trama è talmente sottile che quasi non esiste.
Quest’opera conta 48 pagine circa, tutte incentrate sul fatto che la casa dove è entrato il commissario sia piena zeppa di cloni. Incoscienti, semi coscienti o del tutto coscienti e capaci di pensare.
La mobilia stessa è composta da cloni della stessa protagonista, per fare un esempio: una finestra che dà all’esterno è un clone della padrona di casa, incapace di parlare a causa di un fermacarta usato come piercing per la sua bocca.
È macabro. Molto.
Mi ha disgustato, non tanto per il tema trattato, la clonazione, ma quanto per l’uso che viene fatto di questi replicanti; Aethra usa le copie di se stessa come oggetti artistici, tanto da averci creato un mercato attorno, e si tratta persino di un mercato che rende!
La lettura è veloce, sicuramente, l’autore è stato bravissimo a creare le ambientazioni giuste, ma per i miei gusti personali si merita una stellina soltanto perché, davvero, è difficile digerire il fatto che ci siano tabti esseri, i cloni, usati come cose, per il solo scopo di venderli e di tenerli in costante “funzione”, solo per il gusto di vederli muoversi e di sentirli caldi al tatto.
Secondo me da una visione molto sbagliata del concetto di umanità.
Avrebbe dovuto concentrarsi di più nel creare una trama avvincente per il delitto, non inventare macabri utilizzi anche per la testiera del letto (sempre la padrona di casa, crocifissa alla parete esattamente alla testata che fissa chi dorme sotto di lei).
Decisamente un testo inadatto alla società attuale, soprattutto se qualcuno osasse anche solo prendere spunto da esso e cominciasse a trattare gli altri come oggetti. So che è un’idea vaneggiante, ma al giorno d’oggi chi mi assicura che nessuno possa ispirarsi a un libro, a un film per i suoi comportamenti? Tutti ci facciamo influenzare da ciò che leggiamo o vediamo, e questo racconto è decisamente sbagliato per lasciarsi influenzare.
Mi dispiace, ma lo sconsiglio caldamente.
Voto:

[Recensione] Aethra di Michalis Monolis


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