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[Recensione] Afflicted (di Derek Lee e Clif Prowse, 2013)
Creato il 08 ottobre 2014 da Frank_romantico @Combinazione_CCredo non ci sia niente di più abusato della figura del vampiro al cinema. Ok, anche in letteratura, ma il problema è che la media delle persone che leggono più di due libri l'anno è sicuramente inferiore a quella di chi guarda minimo due film. E allora i vampiri sono ovunque. E se non andate al cinema ve li ritrovate in televisione. E vampiri di qua e vampiri di là, e Lincoln che li caccia e i giapponesi che ci fanno i cartoni animati, un umana che si innamora di uno di loro, due vampiri che si innamorano di un'umana mentre qualche altro furbone decide di raccontare le origini di Dracula facendolo apparire come un supereroe. Vampiri intervistati, vampiri bambini ermafroditi, vampiri femministi o mostruosi. Vampiri alieni. E persino quando sembra che il mondo si sia dimenticato di loro, giri l'angolo e te ne ritrovi uno davanti. E' ufficiale ragazzi: siamo circondati.
Siamo circondati anche da mockumentary e found footage. Il settanta per cento degli horror che scovi per caso in rete appartiene ad uno di questi due "sottogeneri". Sette su dieci. Soprattutto perché si tratta di piccole produzioni indipendenti o di serie B. Perché si sa che, girando in questo modo, il film viene a costare meno. E io sapevo anche che sarebbe stata solo questione di tempo prima di riuscire a trovare un mockumentary sul tema del vampiro. Stranissimo che non ci abbiano pensato gli americani, a dire il vero. O gli spagnoli. E invece sono arrivati i Canadesi e ne hanno fatto uno, riuscendo persino nell'impresa di non girare una cagata e di tirar fuori un film interessante e di buon livello. Non eccelso, ma sarebbe stato pretendere troppo.
Derek e Clif sono due amici che decidono di intraprendere un viaggio in giro per il mondo. Viaggio che verrà filmato costantemente da delle telecamere e postato su un blog attraverso cui chiunque potrà seguirlo e commentarlo. Solo che, a Parigi, Derek viene aggredito da una ragazza conosciuta in un locale. Ed è da quel momento che il ragazzo comincia lentamente a trasformarsi.
Si parte da Derek Lee e Clif Prowse, co-registi, co-sceneggiatori e co-protagonisti di questo film del 2013 da noi, ovviamente, sconosciuto. Prima prova per due ragazzi che praticamente fanno tutto da soli con (evidentemente) pochi soldi e tanta voglia di decollare. Dal Canada con furore, che i cugini sfigati degli statunitensi sono sempre stati in grado di tirar fuori gioielli dai posti più impensabili. E allora il primo film di questi due giovani registi, Afflicted, affronta il tema "vampiresco" da una prospettiva nuova, attingendo da altri film (a me ha ricordato un po' Chronicle) e da altri lavori sul tema ma non rischiando mai di essere la brutta copia della brutta copia. Soprattutto nella prima parte, Afflicted scalda il cuore per come viene sviluppato, al di là dei cliché più beceri, cercando di dare una forma imprevedibile alla cosa. E ponendosi di fronte a 'sto film senza sapere né dove né quando si rischia persino di cadere dal pero, perché non è poi così scontata la piega che prende ad un certo punto senza aver lasciato il minimo indizio allo spettatore.
Tutto ha inizio nel modo migliore, con Derek e Clif che intraprendono un viaggio da lungo tempo programmato. L'ultimo viaggio di Derek probabilmente, colpito da un morbo incurabile che distrugge lentamente il sistema nervoso. E allora i due partono accompagnati dalle immancabili telecamere e da un montaggio addirittura ironico, quasi cartoonesco. E il viaggio ha inizio, prima in Spagna, poi a Parigi e infine (ma loro non lo sanno ancora) in Italia. Ed è in Italia, più precisamente a Vernazza (Cinque Terre) che il film prende una piega diversa. Perché a Parigi Derek è stato aggredito, a Parigi Derek è stato ferito e sembra che, pian piano, Derek stia iniziando a sviluppare strani poteri, strane capacità. Perché Derek è stato morso da un vampiro e in un vampiro si sta trasformando.
L'orrore della scoperta e la scoperta della trasformazione sono le prime fasi di un cambiamento non solo del protagonista ma anche dell'intera pellicola. Quasi un percorso di formazione che accompagnerà lo spettatore fino a tre quarti di film, quando poi lo stesso prenderà una nuova direzione meno credibile e più action. E sarà allora che Afflicted comincerà a vacillare. Sarà allora che la tecnica della telecamera a spalla, gestita benissimo fino a quel momento, inizierà a far storcere il naso. Come il finale dei meno interessanti e più abusati.
Eppure, nonostante questo calo nell'ultima parte, Afflicted rimane una buona prima prova e un film interessante. Con quei personaggi scoperti un po' alla volta che, nonostante le loro azioni sconclusionate, ci fanno affezionare e appassionare quasi anche noi fossimo spettatori del loro blog di viaggio. Con quella storia interessante che non affonda mai, anche quando sembrerebbe sul punto di farlo. E con quella tecnica, che non è affatto male e non fa venire il mal di mare: Derek e Clif sembrano conoscere il fatto loro e riescono a gestire l'abusato "finto documentario" con tutti i difetti che ne derivano. Cosa non facile, visto le porcate che tanti altri registi sono riusciti a tirar fuori dallo stesso cilindro. Alla fine, compreso il finalissimo che sembra rimandare (come tutto il film) alle cronache dei vampiri di Ann Rice, Afflicted è una pellicola che vale gli 85 minuti che dura, con un calo enorme dopo la prima metà, con difetti lampanti ma che non fanno rimpiangere di aver intrapreso questo viaggio. Almeno fino al prossimo dei due registi.
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