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Recensione: After Earth

Creato il 12 giugno 2013 da Giobblin @MrGiobblin
Recensione: After Earth
After Earth! Il mondo dopo la fine del mondo! Ammirate Nova Prime, la nuova casa del genere umano! Tremate di fronte ai Generici Nemici Alieni e alle loro creazioni, i terribili Ursa! Osservate come la collaborazione tra uno degli attori più quotati di Hollywood e il regista ormai soprannominato "Veleno per il Botteghino" può generare un film assolutamente dimenticabile! Benvenuti nell'anno 3000, gentili spettatori! E ricordate: la paura è una scelta! Ok, bando alle ciance. M. Night Shyamalan. Il regista che non azzecca un film da almeno dieci anni, poverello. Quello che ci ha regalato due grandissimi capolavori, Il Sesto Senso e Umbreakable, dotati di grandissimi plot twist che all'epoca sorpresero piacevolmente tutti. Poi venne Signs, il film con gli alieni che si sciolgono a contatto con l'acqua e Mel Gibson che ritrova la fede. Un buon film, senza dubbio. Da lì iniziò la spirale discendente: The Village, Lady in the Water, E Venne il Giorno, fino ad arrivare al fondo assoluto con The Last Airbender nel 2010. Un brillante regista che nel giro di dieci anni diventa un Re Mida in grado di trasformare in sterco tutto ciò che tocca. Ma era davvero un brillante regista... o è sempre stato un incapace fin dall'inizio?
Recensione: After Earth
After Earth dovrebbe essere l'ultima speranza per la carriera registica di Shyamalan. Un budget alto, la presenza magnetica di Will Smith, il giovane protagonista Jaden Smith per attirare i più piccoli... o la va o la spacca. Beh, il film si è effettivamente rivelato una sorpresa. Non è un obbrobrio come The Last Airbender. Resta un brutto film, terribilmente noioso nonostante le premesse da fantascienza epica, eppure non è il disastro completo che tutti si aspettavano. Ma non è nemmeno il caso di parlare di rinascita per Shyamalan. L'idea originale per la storia venne a Will Smith qualche anno fa mentre guardava il programma Tv I Shouldn't be Alive: l'intenzione era quella di realizzare un film in cui un padre e un figlio si ritrovano dispersi in una regione remota, e il figlio deve percorrere chilometri e chilometri per contattare i soccorsi e recuperare il padre ferito. La componente sci-fi arrivò in un secondo momento. Questo spiega perchè siamo costretti a seguire quel pistola di Jaden Smith in una scampagnata in mezzo ai boschi per gran parte della pellicola.
Recensione: After Earth
Non ho niente di personale contro Smith Jr, ma di sicuro non è ancora pronto per reggere il peso di un intero film da protagonista. E si vede. After Earth ha due personaggi principali: Smith Sr. e Smith Jr. E dato che il primo passa quasi tutto il film intrappolato dentro ad un relitto, e che il tradizionale carisma di Will Smith viene rimpiazzato da un gelido distacco (il ranger spaziale Cypher Raige non è esattamente un burlone) siamo costretti a sorbirci la compagnia di un preadolescente catapultato in una situazione molto più grande di lui. Vale per l'attore e per il personaggio. La parte "avventurosa" di After Earth si snocciola senza particolari meriti tra dialoghi a distanza tra padre e figlio, intensissimi primi piani, e incontri/scontri con la fauna del pianeta. E nonostante i salti, i tuffi e le fughe, è tutto noioso. La premessa dovrebbe essere emozionante- un giovane cadetto che deve farsi strada attraverso un territorio ostile e arrampicarsi in cima ad un vulcano, il tutto mentre una bestia aliena lo bracca senza sosta. E invece niente, non si riesce a provare interesse per quello che sta succedendo sullo schermo. After Earth prova timidamente a scuotere lo spettatore con qualche momento BUH! ma niente, è già troppo tardi.  Il sonno ha preso il sopravvento.
Recensione: After Earth
L'impalcatura fantascientifica, che in teoria dovrebbe salvare il film o almeno renderlo più appetibile, è invece un concentrato di clichè e banalità impressionanti. Non vedo l'ora di vedere un video di CinemaSins dedicato a questo nuovo sforzo di Shyamalan. Ecco un best of, giusto le cose che mi hanno divertito di più:
  • La Terra che dopo mille anni è diventata irrespirabile e si ghiaccia completamente ogni notte.
  • La fauna terrestre che, sempre in mille anni, si è evoluta "per uccidere gli umani".
  • Gli alieni cattivi che attaccano l'umanità perchè sì, e manco si vedono sullo schermo.
  • Gli Ursa, creature progettate dagli alieni per cacciare gli umani, che fiutano solo ed esclusivamente la paura. Non era meglio dotarli direttamente di occhi e orecchie funzionanti, per ogni evenienza?
  • L'unico modo per combattere gli Ursa è impiegare ranger spaziali in grado di controllare la propria paura. Non ci sono altri modi più semplici per ingannare i mostri? Che so, deodoranti, tute corazzate, feromoni? 
  • Cos'è questa fissazione per le sciabole? Quei cosi sono tubi di cartone con un'impugnatura scomodissima! Usate delle pistole, santo cielo!
  • Piloti di astronavi per niente qualificati.
  • Le capsule di ossigeno somigliano a frollini con la marmellata.

Recensione: After Earth
Non riesco a trovare ragioni sufficienti per salvare After Earth dall'oblio, a parte Will Smith (interpreta un personaggio estremamente serio, ma lo fa bene) e il reparto effetti speciali. La trama è banale, il ritmo assente, Jaden Smith ha bisogno di molti anni di gavetta prima di fare il protagonista... ... e il risultato finale è talmente insignificante che faccio già fatica a ricordare i dettagli, dopo appena due giorni. Provaci ancora, Shyam.
PS: non mi avventuro neanche nella polemica legata a Scientology, che sta furoreggiando per la Rete e in molti quotidiani. A quanto pare After Earth sarebbe pieno di rimandi alla pseudoreligione di Ron Hubbard (il controllo delle emozioni, l'annullamento della paura, il vulcano...), e Will Smith sarebbe qualche modo collegato all'organizzazione. Mettiamoci anche che Tom Cruise, grande amico di Smith e celebre adepto di Scientology, è il protagonista di Oblivion, film di fantascienza uscito qualche mese fa che condivide alcuni elementi con After Earth. Sono forse coincidenze? Si. Tutta fuffa buona solo ad alimentare il tam-tam delle riviste di gossip, e noi non vogliamo perdere tempo con certe cose, vero? Passo e chiudo.


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