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Recensione After Earth - Dopo la Fine del Mondo (5.5) Quante potenzialità sprecate

Creato il 10 giugno 2013 da Frenckcinema @FrenckCinema

after earthQuesto titolo non è altro che il classico film incentrato sul difficoltoso rapporto padre-figlio, mai considerato facile da gestire per entrambe le parti, il tutto strutturato nel futuro, su di una Terra resa inabitale dagli sprechi degli umani nel tempo e per lo più piena di insidie.

Chiaramente After Earth - Dopo la Fine del Mondo non è soltanto questo o almeno tenta di sfuggire da questa esile descrizione, Will Smith, qui nelle vesti di sceneggiatore, attore e produttore, in compagnia di M. Night Shyamalan cerca di realizzare un racconto socio-fantascientifico con tutti gli annessi.

Le premesse ci sono tutte, ma purtroppo iniziano ad infrangersi già su di un prologo solo abbozzato e reso quasi fastidioso dalla fretta di voler subito partire col racconto vero e proprio.

Molto infatti c'era da introdurre dei 1000 anni passati, ma M.Night Shyamalan decide di non perdere troppo tempo ad introdurre il presente facendo perdere molto di quell'appeal di cui la storia avrebbe potuto godere, pronti via quindi ci ritroviamo subito il primo grande scoglio davanti.

after earth

La sceneggiatura si presenta priva di un vero significato, un segnale o un messaggio da lanciare, il che è strano visto che per tutta la campagna promozionale questa era l'impressione, dopo lo schianto ci si ritrova in un racconto lento e per certi aspetti pesante, brutto dover parlare così di un film con Will Smith protagonista, attore sempre pronto a rilasciare emozioni.

M. Night Shyamalan da tempo non riesce a trovare la giusta quadratura e con After Earth continua a darne dimostrozione, l'estro, il genio e la sorpresa sembrano essersi arenati dopo i successi di Il Sesto Senso e The Village, il pubblico sembra esserne accorto da un bel pezzo, strano come produttori ed investitori continuino a dargli possibilità su possibilità.

La sua direzione è criptica all'inverosimile, certe sue scelte non convincono ed il risultato finale è un film fantascientifico senza fantascienza e soprattutto privo di quel tocco magico utile a rapire lo spettatore per più di un'ora e mezza.

Non paga la scelta di Jaden Smith, un giovanissimo talento e su questo non ci piove, ma molto probabilmente non ancora pronto ad interpretare ruoli di questo genere, papà Will sembra però convinto del contrario e lo getta nella mischia realizzandogli un film su misura per farlo emergere, il risultato però non è quello sperato, Jaden sembra spaesato e mai convinto dei propri mezzi.

will smith jaden smith after earthWill Smith dal canto suo si sceglie un ruolo senza azione e molto recitato, dopo una prima parte in cui sembra ingessato, forse il tutto dovuto al ruolo da generale-padre tutto d'un pezzo, dimostra il suo grande talento riuscendo a trasmettere sofferenza e nello stesso tempo grande sicurezza offuscando la prova opaca del figlio.

Gli effetti speciali e gli ambienti futuristici seppur di ottima fattura sembrano non combaciare con la spesa di budget superiore ai 150 milioni di dollari, il tutto dimostra di essere molto minimalista sia quando ci si ritrova sulla colonia Nova Prime, sia quando lo schianto della navicella porta i protagonisti su di una Terra tra 1000 anni. Difficile dire che il risultato danneggi l'aspetto visivo del film, ma da un titolo di fantascienza ci si aspetta forse ben altro.

In conclusione posso affermare che After Earth - Dopo la Fine del Mondo si va ad incastrare tra gli altri film poco convincenti di M. Night Shyamalan, regista che in passato ha dimostrato grande estro, ma che col tempo sembra solo il lontano ricordo di ciò che era.

L'aspetto umano del film è ciò che lo contraddistingue, ben curato il difficoltoso rapporto tra padre e figlio, ma il contorno resta pesante e senza grandi stimoli per lo spettatore, l'aspetto visivo nonostante regali stupendi panorami e spettacolari paesaggi resta uno dei punti mal sfruttati dai produttori, Oblivion in questo senso insegna.

Insomma tanta carne al fuoco, ma solo fumo, ancora.....

di Frenck Coppola


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