Autore: Barbara Tamborini
Editore: San Paolo
Data uscita: 13 maggio 2011
Pagine: 96
Prezzo: 10,00 euro
Filippo atterra a Londra in compagnia della mamma e delle pestifere sorelle, ma si perde nella calca dei viaggiatori: inizia per lui un viaggio alla scoperta della città attraverso treni, metropolitane, ostelli e personaggi strani che forse non sono cattivi come sembrano. Un’iniziazione alla vita “da grande”, che Filippo, tra situazioni esilaranti, difficoltà ed equivoci, affronta con cipiglio, e lo porterà ad apprendere l’importanza di fidarsi degli altri e di superare le proprie piccole, grandi paure di ogni giorno.
RECENSIONE: Una lettura divertente, simpatica e vivace. Una storia per i bambini di oggi e quelli di ieri.
“Aiuto – Mi sono perso a Londra” è un grazioso libro per i più piccoli, indicato per bambini delle elementari che potranno ampiamente riconoscersi nel protagonista della storia, Filippo. Una lettura che, diciamocelo, non fa però male nemmeno per i più grandicelli, e la sottoscritta ne è un esempio. Anche da grandi - ogni tanto - fa bene leggere storie scritte e pensate per bambini. Fa molto, molto bene, direi.
Perché ho scelto questo libro in particolare? Beh, devo dire che la decisione è stata influenzata dal mio recente viaggio a Londra, città splendida di cui sento già la mancanza. Rivedere quei posti attraverso gli occhi del piccolo Filippo mi è sembrata dunque una buona idea. E devo dire di esserne rimasta soddisfatta.
Lo stile della Tamborini ricalca la competenza lessicale e la sintassi propria di uno studente delle elementari. La cosa è voluta, ovviamente, ed è una scelta che ho apprezzato. Anche le varie considerazioni - spesso buffe e divertenti – ricordano costantemente al lettore l’età del personaggio al centro della vicenda. Ad abbellire ulteriormente la storia ci pensano le illustrazioni di Barbara Bongini che, in giusta misura, ritraggono le scene principali della vicenda.
Spassoso il viaggio in aereo da Malpensa a Londra, non tanto per i continui rimproveri della madre quanto per il rapporto tra Filippo e le due sorelle gemelle minori. Due piccole pesti che lui apostrofa con i termini più disparati (befane, mocciose, etc.) e che sembrano decise a fare a pezzi il suo album delle figurine dei calciatori.
Spesso affermo che i ragazzini di oggi sono molto diversi da ciò che mi rimandano i miei ricordi d’infanzia, ed è vero. Non c’erano i Pokemon, iPod e PSP, Xbox, e tutta quella marea di sigle tecnologiche che entrano oggi nel vocabolario dei più piccoli già all’asilo. E’ invece stata una piacevole sorpresa trovare anche riferimenti a me cari, che ho letto non senza una punta di nostalgia (l’album delle figurine, tanto per dirne uno. E poi Mr. Bean, Popof…)
All’aeroporto di Londra, Filippo viene mandato dalla madre a recuperare una delle due gemelline, allontanatasi tra la folla. Filippo la scambia per un’altra bambina, la segue… E si perde a sua volta. Inizia così la sua avventura, che si arricchisce ben presto di una compagna di viaggio: Astrid, una ragazzina tedesca dall’abbigliamento originale, che parla inglese e mastica qualche parola d’italiano. Il loro girovagare per la capitale sarà ricco di momenti emozionanti e divertenti, ma non per questo privo di piccole paure, dubbi e perplessità. Filippo resta infatti un bambino a tutti gli effetti, e ben presto arriverà a sentire la mancanza della mamma, come è giusto che sia. Trattandosi di una storia per bambini, mi pare scontato dire che c’è la vicenda si conclude con un bel lieto fine.
Da sottolineare una nota tanto simpatica quanto vera: tutti gli incontri di Filippo possiedono un denominatore comune: una volta scoperto che il ragazzino arriva dall’Italia, ecco la classica e immancabile replica: “Oh, Italia. Pasta, pizza, spaghetti…”.
Una lettura graziosa, fresca e veloce. Una storia per i bambini di oggi e quelli di ieri. Un piccolo pensiero da regalare a un cuginetto, o al proprio fratello minore, se rientra nella fascia d’età. In conclusione, un libro promosso con tre stelline piene.
COMMENTI (2)
Inviato il 29 giugno a 08:41
Un'altro libro da consigliare ai ragazzi é 'Ì miei sogni son come conchiglie'. poesie scritte dai bambini degenti al San Gerardo di Monza. Edito da Rizzoli- Bur. un progetto curato da Antonetta Carrabs e sostenuto da otto famosi poeti italiani.
Inviato il 28 giugno a 16:49
l'ho letto anch'io e devo dire che mi ha incantato. abbiamo riso, abbiamo pianto insieme a filippo, ci siamo emozionati e soprattutto abbiamo ricordato le cose viste insieme a londra in un viaggio dell'estate scorsa. ai miei bambini il libro della tamborini è piaciuto davvero tanto. speriamo che sia il primo di una lunga serie con filippo in giro per il mondo