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RECENSIONE: "Albion" di Bianca Marconero

Creato il 07 settembre 2013 da Franniepanglossa @Frannie_Pan

Buongiorno a tutti!Come state? Progetto per questo primo weekend di settembre?
Io ho i miei piani: oziare e guardare film e leggere il più possibile! Fantastico, non è vero? Magari fosse così bello... Devo iniziare (e avrei già dovuto farlo, se proprio la vogliamo dire tutta) a fare ricerche ed informarmi su varie università. So quale facoltà in particolare? Assolutamente no. C'è qualcun altro che, come me, non ha idea di cosa farà e deve decidersi il prima possibile? O che ha sperimentato questo senso di: "O cavolo, che caspita farò?"Vi prego, non fatemi sentire sola. Solo che ci penso mi sento addosso uno stress terribile. *Sigh*. Sarà un luuungo weekend...
Dal momento che devo mettermi al lavoro per risolvere questo "problema" (non ci riuscirò sicuramente in due giorni ma ehi, devo portarmi avanti), ho deciso di postare la recensione di un altro libro ebook che ho letto mentre ero in Argentina. Come al mio solito, ovvero in ritardo, ho letto finalmente anche io "Albion" di Bianca Marconero edito da Limited Editions. Io ho acquistato il formato digitale perché ero in un altro continente, quindi non è che avessi molta scelta! Comunque considerando che è un libro piuttosto recente, l'edizione rilegata non costa molto. Su Amazon il prezzo è 12 euro e qualcosa. Non tanto, dopotutto!
Titolo: AlbionAutrice: Bianca MarconeroCasa Editrice: Limited EditionsAnno di Pubblicazione: 2013Pagine: 298
TRAMA Cresciuto senza madre, e dopo aver perduto il fratello maggiore - morto in circostanze misteriose -, nel giorno del funerale dell'amatissimo nonno, Marco Cinquedraghi riceve la notizia che gli cambierà la vita: deve lasciare Roma e partire per la Svizzera. È infatti giunto il momento di iscriversi all'Albion College, la scuola in cui, da sempre, si diplomano i membri della sua famiglia. Ma il blasonato collegio riserva molte sorprese. Tra duelli di spade e lezioni di filologia romanza, mistici poteri che riaffiorano e verità sepolte dal tempo che riemergono, Marco scoprirà il valore dell'amicizia e capirà che l'amore, quello vero, non si ottiene senza sacrificio. Nelle trame ordite dal più grande dei maghi e nell'eco di un amore indimenticabile si ridestano legami immortali, scritti nel sangue. Fino all'epilogo, tra le mura di un'antica abbazia, dove Marco conoscerà la strada che le stelle hanno in serbo per lui. Il destino di un re il cui nome è leggenda.
Devo ammettere che sono leggermente perplessa. Questo libro mi ha lasciato addosso una sensazione di incompletezza, insoddisfazione, come se qualcosa non tornasse ma ciò non ha niente a vedere con la storia in sé per sé né tantomeno con il finale. Riguarda i personaggi, anzi, il personaggio.
Marco, dopo la morte del nonno, viene mandato dal padre all'Albion, una scuola particolare che si trova a St Michel de la Croix a cui si può accedere solo per diritto ereditario. Le cose non saranno sicuramente facili: entra direttamente al terzo anno e per stare al passo con gli altri deve recuperare varie materie e sostenere un esame per provare che lui è degno di stare lì; all'Albion non è ammesso il fallimento, si ha una sola possibilità. Gli studenti sono divisi in regolari, i cosiddetti figli di papà, e i borsisti, che appartenendo a condizioni sociali più umili non possono pagare la retta scolastica e pertanto svolgono lavori di servizio per l'istituto. Ed è proprio una borsista che Marco incontra per prima sul treno che li porta a St Michel e ne rimane profondamente colpito. Lui, tuttavia, è un regolare e deve mantenere alta la reputazione dei Cinquedraghi. Imparerà a proprie stese che il cognome non fa la differenza così come l'abito non fa il monaco. D'altronde, lo stesso motto della scuola è "l'onore prima di tutto". E marco ed i suoi veri amici sono più di semplici studenti, sono i discendenti della leggenda...
Riuscire ad apprezzare a pieno un libro credo sia impossibile quando si odia il protagonista; e io ho odiato Marco con tutto il cuore, sin dall'inizio. È snob, viziato, freddo e distante, altezzoso, volgare,  egoista, tratta chiunque come se fosse a sua disposizione, apposta pronto a servirlo; è persino violento, durante la "caccia" arriva a rompere il polso di un borsista, Deacon, solo perché si era permesso di disegnare una vignetta umoristica a sue spese. Ho seriamente iniziato a domandarmi se fosse lui il "cattivo" della situazione. Crede che i sentimenti in generale siano una debolezza e non accetta la sconfitta o l'umiliazione. È vero che con un padre come quello che si ritrova non è facile essere diversi ma quando è troppo è troppo! Pensa di essere chissà chi, mi ha dato proprio sui nervi! Insomma, insopportabile. Poi, fuori dal nulla, uscendosene dall'uovo di Pasqua, il suo comportamento cambia. Arrivati al 31^ capitolo (più o meno metà del libro), diventa gentile, impara a chiedere scusa, riconosce che anche gli altri possono essere in gamba quanto lui e scopre il valore dell'amicizia. Ora, non è successo proprio all'improvviso, ma più volte leggendo le sue parole ho pensato: "Ma sta parlando proprio lui? Da dove te ne salti fuori?". Mi risultava forzato, poco credibile. Fortunatamente, nelle pagine precedenti ed anche poi nelle seguenti, ho avuto modo di conoscere a fondo gli altri personaggi che non sono poi così male. Helena (spagnola) è una ragazza davvero incredibile: nonostante i problemi della madre è forte, non si da per vinta e ce la mette tutta; cerca di trovare sempre il meglio nelle persone, è disponibile ma riservata. Deacon Emrys è il classico individuo che è capace di molto più di quello che da a vedere; ha imparato che per come le cose funzionano per quelli come lui è meglio mantenere un profilo basso, passare inosservato. Cerca di non legarsi a Marco perché sa che si scotterà, che sarà ferito ma alla fine persino lui si arrenderà poi all'evidenza arrivando a confidargli le sue "capacità speciali". Io, poi, sono stata sbadata. Dopo aver visto pure il telefilm Merlin, il nome Emrys avrebbe dovuto ricordarmi qualcosa... Erek, pur essendo borsista, non prende subito in antipatia come gli altri Marco. Resta indifferente, sa che in fondo in fondo può fidarsi di lui (mah, se lo dici tu...). Non esita un attimo a curarlo con i suoi poteri rischiando di essere scoperto per salvargli la vita dopo che era stati ferito nella giostra. Infine Lance. Biondo, irresistibile, sempre beneducato, razionale, capace di mettere chiunque a proprio agio. Di nuovo, non so come fa ad accettare dal primo istante Marco e restare al suo fianco per tutta la storia. Forse è un santo, un angelo sceso in terra... Boh. 
L'unica cosa che ho davvero ma davvero apprezzato è la parte della documentazione. L'autrice sicuramente ha fatto numerose ricerche per poter scrivere Albion, partendo dal linguaggio tecnico utilizzato nella scherma per finire con la storia dei Templari e la leggenda di re Artù; senza parlare del modo in cui sono descritti il castello-scuola ed il monastero di Montecassino, o alcune materie che Marco deve studiare quali arte del combattimento, filologia romanza, sassone antico. 
Lo stile è piuttosto elevato ma mi sono facilmente adattata sebbene mi abbia disturbato un'eccessiva predilezione nei confronti del termine "chiosare". E ancor di più stona il ridondante utilizzo di parolacce di Marco. Alcune potevano proprio essere risparmiate, erano un pugno nell'occhio e nello stomaco!
Tutto sommato, anche se l'inizio non é stato dei migliori, verso la fine la storia inizia a diventare leggermente più accattivante. 
Non pensate che non mi sia piaciuto, è solo che non è proprio stato al livello delle mie aspettative. Alla fine, poi, viene rilasciata una bomba ad orologieria! Il seguito lo voglio leggere, voglio sapere come continuerà! Sono molto legata al ciclo bretone, voglio vedere i risvolti che assumeranno i segreti svelati nelle ultime pagine.Poi sicuramente sarà migliore di Albion, considerando che Marco ormai ha imparato la lezione e non si comporterà da s***, ehm ehm, da stregone! Mi concedo solo di dire che non si può proprio parlare di un "Harry Potter" italiano. Lasciatemelo stare, non mi toccate Harry!!

Ok, niente male ma... manca qualcosa!


 So che questo libro ha spopolato sul Web quindi non abbiatecela con me, per favore! Soprattutto perché non mi ha lasciato entusiasta ma comunque è stata una lettura piacevole! Non so quando sarà pubblicato il seguito. Quindi se avete notizie... Fatemi sapere!
Alla prossima!

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