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[Recensione] Ali di ruggine di Ferdinando de Blasio

Creato il 01 giugno 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Ali di ruggine di Ferdinando de BlasioTitolo: Ali di ruggine – una favola della resistenza
Autore: Ferdinando de Blasio di Palizzi
Editore: Nulla Die
ISBN: 978-88-97364-40-5
Num. Pagine: 116
Prezzo: € 12
Voto:
[Recensione] Ali di ruggine di Ferdinando de Blasio

Trama: Quando sul giovane Pippo, detto Senzamotivo, si abbatte senza riguardo tutta la violenza del suo tempo, gli restano solo due alternative: fuggire o resistere.
Resistere. Come un albero che, colpito da un fulmine, non si spezza, lottando al fianco dei propri amici, difendendo le proprie montagne.
Resistere, nella lieve consapevolezza che la guerra fa schifo, nella voglia di combattere per qualcosa di bello. Oscillando tra la realtà di un freddo inverno del ’43 e l’irrazionalità del mondo dei sogni, fra la rabbia e l’allegria, tra il sentimento e l’ironia. Resistere. Giocando a fare il “parmigiano”, quello con la “M”, perché quello con la “T” non è un gioco, ma un affare pericoloso: ci si rischiano le penne.
Come accade quando le brutte notizie arrivano sul serio, il ritmo cambia, la storia cambia, il finale, irrimediabilmente, cambia. E le cose di sempre, tanto amate, cominciano a colorarsi di malinconia, diventano ricordi, come fiori non ancora appassiti in mezzo a collezioni di oggetti arrugginiti.
Sentimento e ironia: sono questi gli elementi che raccontano di un ragazzo che voleva fare il “parmigiano”, di resistenze personali, di amori radicali.

Recensione: Con un titolo del genere, mi aspettavo una storia piuttosto pesante. Pensavo anche che non fosse il mio genere, ma decisi di leggere comunque qualche pagina, per curiosità. Nel giro di un’oretta o poco più, mi sono ritrovata all’ultima pagina. Ciò che ha contribuito ad appassionarmi è stata l’ambientazione: la maggior parte della storia si svolge in paesini di montagna sapientemente descritti dall’autore. A differenza di ciò che si potrebbe pensare dopo una primissima impressione, questo libro è tutt’altro che pesante. Viene definito favola e infatti lo è, con uno stile molto ironico e vivace che non annoia. Argomenti come amore e amicizia sono al centro della storia.
Ci sono numerosi personaggi ma tutti ben caratterizzati, anche se, a dirla tutta, ho avuto qualche difficoltà a orientarmi. Credo che almeno in parte sia un mio problema: se ci sono più di quattro o cinque personaggi nella stessa scena comincio ad andare in confusione.
Il difetto principale di quest’opera è senza dubbio l’editing un po’ grossolano. In diversi dialoghi mancano i punti interrogativi, per fare un esempio. In genere, quando la storia mi appassiona – come in questo caso – tendo a non accorgermi delle imperfezioni stilistiche, quindi se l’ho notato pur essendo immersa nella lettura vuol dire che il problema è visibile. Resta comunque un buon esordio, anche considerando l’età dell’autore, che è dell’88.
In definitiva, Ali di ruggine è stata una lettura molto piacevole che consiglierei in particolare a chi come me ama la montagna.


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