Recensione | American Horror Story: Hotel 5×03 “Mommy”

Buongiorno a tutti, giovincelli! Questa mattina, con un ritardo pazzesco e un raffreddore debilitante, sono qui a commentare per voi e con voi questo terzo episodio della nostra serie horror preferita.

Bando alle ciance e iniziamo subito a dire qualcosina.

Se settimana scorsa il sipario si era chiuso sulla rivelazione degli omicidi basati sui dieci comandamenti, questa settimana si apre con il nostro “amato” Tristan che si reca da James Psicopatico Patrick March, per dirgli: “avevi ragione su di me, bro”. Il nostro JaMa (se avete capito il riferimento, siete stupidi quanto me. Non so se sia una cosa di cui andare fieri o meno) trova tutto molto osceno (#bestlineevah).

Recensione | American Horror Story: Hotel 5×03 “Mommy”

Mentre i due mandano avanti una conversazione in cui impazza il cliché del confronto giovani-vecchi

(#bah), arrivano lo stilista Will Drake (che potremmo chiamare #poveroscemo2 o #poveroscemolavendetta, a voi la scelta), il figlio lepricano Leclerc e Claudia, che io leggo Clodia e che potremmo anche chiamare Lesbia (se capite questa, non siete stupidi quanto me, ma avete soltanto fatto letteratura latina). In poche semplici parole, i due dicono a Tristan di sloggiare e informano, senza saperlo, JaMa e la sua cameriera degli orrori che smantelleranno il piano in cui vivono o che infestano o entrambi. Una volta andati via, Tristan si offre di aiutarli a salvare la loro dimora. Va allora da #poveroscemolavendetta con l’intento di succhiarlo (*insert faccina ammiccante di whatsapp here*), ma Lady Gaga gli dice di non farlo.

Come scopriremo in seguito, la nostra Daenerys Targaryen dei ricchi (perché la vera Daenerys è quella dei poveri) dice a Tristan di voler sposare lo stilista per prenderne i miliardi e magari anche il figlio (#iseeyou), così da tornare ricca e vivere per sempre felice e contenta con Tristan (#credici, staranno insieme massimo fino al #duemiladesso).

Intanto, i Lowe stanno passando un brutto periodo. Scarlett deve subirsi quel #poveroscemo di suo padre e quella madre di sua madre (*insert riferimento a madri che non credono a niente di ciò che dici here*), Alex soffre ancora per Holden (#eccecredo) e #poveroscemo vive nell’Hotel (e ho detto tutto).

Dopo essere andato avanti con le indagini sui Dieci Comandamenti (affiancato come al solito da incompetenti), Lowe torna all’Hotel per farsi una sana dormita (#ahahahNO), ma viene investito da Gabriel nell’ingresso, che, dopo essersi liberato dal materasso, ha ucciso Lesbia, la quale per me se l’è cercata, visto che nessun essere sano di mente si metterebbe a dormire sotto le coperte nell’Hotel Cortez. Nessuno, in due episodi, l’aveva fatto e lei è schiattata. Lowe, essendo un #poveroscemo di buon cuore, porta Gabriel in ospedale, ma il ragazzo è troppo provato dall’astinenza forzata e, dopo aver lasciato un messaggio che per Lowe ha lo stesso significato che hanno per me le orazioni di Cicerone (#latinoistheway), schiatta, sta volta pe’ davvero (#sigh). Non sapendo che fare, Lowe torna in Hotel per indagare sul messaggio e qua dà il massimo di sé. Prima arresta Sally, credendola l’assassino solo perché aveva fatto un commento sui Dieci Comandamenti, e poi ci fa quasi-sesso nell’ascensore, ma dato che l’Hotel ha problemi al sistema elettrico va in bianco e vbb.

Come se non bastasse, mentre è ancora scosso per l’accaduto, l’adorabile moglie Alex gli porta le carte da firmare per il divorzio. Con la solita scusa del “sto male, sii la mia infermiera” la porta in camera e i due iniziano a pomiciare, ma dato che Lowe è un #poveroscemo va in bianco di nuovo e vbb. Sconvolta dalla stupidità del marito, Alex esce dalla stanza e comincia a vagare nei corridoi, dove prima si imbatte in Lesbia, che la offende per l’outfit scadente e poi incontra il figlioletto Holden (#feels #echisimuovemodalà).

Altri ad avere problemi sono Iris e Dono. Hanno un pessimo rapporto, essenzialmente perché lui è un pezzo di merda e lei è una donna orribile. Dono (a me fa ridere un sacco! Sono l’unica? XD) va via dall’Hotel e si imbatte in Ramona Royale (Angela Bassett), una delle creature di Gaga che ce l’ha a morte con lei perché le ha ucciso il tipo.

Appena Ramona capisce che non può usarlo per distruggere la sua creatrice, lo bidona, così Dono torna all’Hotel. Qui Liz Taylor (bella de mamma, m’eri mancata) gli da un calcio in culo morale e gli fa capire quanto stronzo sia stato con sua madre. Iris, intanto, seguendo il consiglio del figlio, chiede l’aiuto di Sally e cerca di suicidarsi, ma naturalmente il figliol prodigo torna e la salva giusto in tempo, trasformandola.

Questa puntata non è stata tanto esplosiva, come la precedente e la premiere, ma non sono affatto delusa. Mi è piaciuta molto e mi ha anche un po’ commossa, devo dire la verità. Mi veniva da piangere durante il confronto tra Donovan e Iris e il monologo di Alex, due scene davvero toccanti. Sarah Paulson è fenomenale, davvero. Questo personaggio è il mio preferito dei suoi, finora, e non mi aveva mai emozionato tanto. È molto, molto brava. Superba.

Evan c’è stato poco. Nonostante Lady Gaga sia bravissima, non mi piace molto il modo in cui hanno sfruttato il suo personaggio, fino ad adesso. Tra i suoi innumerevoli poteri, sembra essere presente anche quello di far cambiare orientamento sessuale alle persone, come ha fatto con #poveroscemo2 e Ramona Royale. Credo la stiano usando in modo molto superficiale, ma siamo solo all’inizio, quindi questa cosa potrebbe cambiare. Io spero che lo faccia presto.

Per concludere, vi dico una sola cosa. È ufficiale: my ship have sailed. Sally x Lowe sopra tutti, gente! Ora devo solo trovare un nome ed è fatta.

Voi? Cosa ve ne pare? A me manca ancora il culo di Matt, ma confido nella prossima puntata. ;)

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