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[Recensione] Antologia Strani nuovi mondi 2011

Creato il 05 ottobre 2011 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Antologia Strani nuovi mondi 2011Titolo: Strani nuovi mondi 2011
Autori: Francesco Troccoli, Michele Piccolino, Simone Conti, Stefano Mascella, Ida Vinella
Editore: Edizioni della Vigna
ISBN-13: 9788862760874
Data di pubblicazione:
Mar 01, 2011
Formato: Brossura
Numero pagine: 150
Prezzo: 9,90 euro
Voto: [Recensione] Antologia Strani nuovi mondi 2011

 

Trama: Premio di Letteratura Fantascientifica Giulio Verne, nato per offrire agli scrittori la possibilità di proporre i loro racconti di fantascienza all’interno di uno spazio che contribuisca alla diffusione di questo genere di letteratura.
La presente antologia ospita le opere prime tre classificate nel 2011 più i vincitori dei due premi speciali (Fantascienza Spaziale e Miglior Giovane Autore).
Si passa così dal racconto di Francesco Troccoli, in cui la missione diretta a scoprire il motivo del calo di produttività di una colonia mineraria avrà implicazioni sorprendenti, al meccanico Tommaso protagonista della storia di Michele Piccolino, coinvolto in un incidente nello spazio; da un’avventura nel passato che vede tra gli attori principali Guglielmo Marconi e Francesco Baracca alle prese con una particolare radio immaginata da Simone Conti, al remoto futuro dipinto da Stefano Mascella in cui una razza di semidei creata dall’uomo ha il compito di preservare la pace, ma a un prezzo troppo alto. Per concludere con Ida Vinella, che rivisita in chiave moderna il mito di Pigmalione.

Recensione:

I racconti non sono equilibrati e discrepanze tra le stature dei cinque autori coinvolti sono molto evidenti. 

 

  • ‘Il Cacciatore’ di Francesco Troccoli, I premio, in effetti è il migliore. Si narrano le vicissitudini di Tobruk, cinico ex miliziano divenuto cacciatore di taglie, costretto dalla necessità di danaro a catturare un temibile dissidente, che da molto tempo governa il pianeta Harris IV e il distretto minerario di Ferro 7 in nome della Lega, senza però versarle i dovuti crediti erariali.
    A sorpresa il misterioso dissidente si rivelerà essere un suo fraterno amico l’ex miliziano Hobbes. Su Ferro 7, si scoprirà, sono in atto ardite sperimentazioni, volte a riscoprire il sonno, oramai non più praticato dalla razza umana, che di conseguenza ora ha un’aspettativa di vita intorno ai cinquant’anni. Un racconto completo e interessante, scritto in maniera fluida e con pochi tecnicismi. Il finale non voglio rivelarlo, anche perché da questo testo prederà le mosse il romanzo d’esordio dell’autore, di prossima pubblicazione. Brano ottimo. 

    Voto 8 e 1/2

 

  • ‘Tommaso e le stelle’ di Michele Piccolino è un tristissimo racconto che porta il lettore a rivivere, mediante i flashback del protagonista, la tragica morte di un meccanico alla prima esperienza di volo spaziale, che non aveva mai visto il Sole. Tommaso, questo il nome del meccanico, in seguito a un’esplosione accidentale sarà disperso nello spazio profondo e durante la sua levitazione nel cosmo prenderà coscienza dell’inutilità umana, trovando alfine la pace interiore insieme alla morte. Poetico e interessante, brano più che buono.Voto 8
  • ‘Radio segreta Marconi’ di Simone Conti è un racconto lungo, un complicatissimo misto di distopia e ucronia ambientato alla fine della I guerra mondiale, che vede la presenza attiva di Francesco Baracca spalleggiato dal nobile pilota Ruffo di Calabria da un lato, quella di Guglielmo Marconi (e staff) e di una sua incredibile crono-radio dall’altro. I riferimenti storici sono spesso sballati, ma lo stile è sicuro e l’ambientazione risulta credibile. Buon brano, il finale però lascia alquanto a desiderare…
    Voto 7
  • ‘Gli effetti collaterali dell’amore’ di Stefano Mascella è un debole racconto di soft sf rivolto essenzialmente a bambini e adolescenti. In una futura terra surriscaldata, poche entità metropolitane sopravvivono sotto enormi cupole e affidano i propri governi a strani androidi, perfetti ed equilibrati ma… cannibali. Ogni androide sceglierà periodicamente una  sposa e se la mangerà dopo la prima notte di nozze.
    Ovviamente la prescelta Morphea non ci sta ad accettare quest’orrida fine, e offesa dall’insensibilità dello sposo meccanico innescherà una curiosa rivoluzione, che la porterà a governare, con poteri dittatoriali, la sua metropoli.
    È il racconto peggiore, malgrado lo stile limpido e accattivante ho trovato il tema molto, molto tenue e inadatto anche a un pubblico giovanissimo. Brano scadente. 

    Voto 4

  • ‘Ho sognato una spiaggia Bianca’di Ida Vinella è un racconto pigmalionesco, incentrato sugli esperimenti di un attempato scienziato, che riuscirà sì a costruire automi splendidi e a dotarli di vita e anima, salvo poi pentirsene e negare all’umanità il frutto di queste scoperte. Il tema è molto risalente e abusato, il finale rococò non mi ha soddisfatto. Buono lo stile ma brano mediocre.Voto 5 -

 

Complessivamente si tratta di una buona antologia, i primi tre racconti premiati sono eccellenti (soprattutto i primi due) e hanno qualcosa di nuovo da trasmettere perfino al lettore più esigente. I due ‘premi speciali’ sono invece racconti modesti, che stonano al confronto dei precedenti. Traendo le somme, vale la pena di acquistare questa antologia, ma lo squilibrio presente fra le diverse qualità selezionate non potrà passare inosservato.

Voto complessivo 7



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