Pubblicato da Sara Guglielminetti Il 2012 è l’anno di Biancaneve con due versioni in arrivo, Mirror mirror di Tarsem Singh (in sala dal 4 aprile) e Biancaneve e il cacciatore di Rupert Sanders (uscita prevista l’11 luglio). Lily Collins vs. Kristen Stewart: Specchio specchio delle mie brame, chi sarà la Biancaneve più bella del reame?
Regia: Tarsem Singh Soggetto: Jakob e Wilhelm Grimm
Sceneggiatura: Melissa Wallack, Jason Keller Distribuzione: 01 Distribution Genere: commedia, fantasy Durata: 106 minuti
Data di uscita: 30 marzo 2012 (USA) – 04 aprile 2012 (Italia) Cast: Lily Collins, Julia Roberts, Armie Hammer, Nathan Lane Trama: Orfana di madre, la piccola Biancaneve viene cresciuta dal padre, il Re, in un regno felice e prospero ma quando il Re decide risposarsi con una donna bellissima ma perfida (Julia Roberts), il Regno cade in disgrazia: alla scomparsa del Re, la Regina assume il comando e impone tasse pesantissime alla popolazione riducendola in povertà. Quando la diciottenne Biancaneve (Lily Collins), vissuta fino ad allora rinchiusa nel palazzo, scopre le reali condizioni del popolo, decide di ribellarsi alla Regina e chiede aiuto al giovane Principe Andrew (Armie Hammer) che ha appena incontrato. Anche la Regina però ha mire sul Principe che vorrebbe sposare per risollevare le sue finanze in crisi. Quando si accorge che il Principe è interessato a Biancaneve, la Regina ordina al suo fidato aiutante (Nathan Lane) di uccidere Biancaneve nella Foresta Nera…
RECENSIONE La figura diBiancaneve, nata dalla favola dei fratelliJakobeWilhelm Grimm, torna al cinema con due nuovi film,a 75 anni dall’uscita della Biancaneve cinematografica per antonomasia, la protagonista diBiancaneve e i sette nanidel1937. Il lungometraggio d'animazione targatoWalt Disney, il primo in lingua inglese ed intechnicolor, segnò una svolta nel mondo dell’animazione e fu premiato nel 1938 con unOscar per la "significativa innovazione che ha affascinato milioni di persone ed è pioniera in un nuovo grande campo dell'intrattenimento": per l'occasione fu creata appositamente una versione speciale dell'ambito premio con la classica statuetta circondata da sette piccole statuette!
La vera stella del film è la quarantaquattrenne Julia Roberts che miscela alla perfezione cattiveria e sarcasmo, ironizzando sui difetti causati dall’età: memorabile la sequenza in cui la Regina si sottopone al trattamento di bellezza a base di api, pesci, vermi e molto altro! Nella versione “modernizzata” di Singh, anche il vero motivo dell’odio della Regina contro Biancaneve cambia: non la giovinezza e la bellezza (o meglio, non solo) ma soprattutto l’amore del giovane Principe Andrew. La Regina, da vera cougar ante litteram, si butta alla conquista del giovane sperando di risollevare le proprie finanze in crisi dicendogli che loro due hanno “quasi la stessa età” ma quando scopre che il Principe è interessato alla sua giovane figliastra, scatta l’ordine di uccidere Biancaneve. Nel finale, la Roberts, invecchiata grazie all’ottimo trucco, porge alla giovane la celeberrima mela ma stavolta Biancaneve si rivelerà più astuta…
Questa versione di Biancaneve è una commedia a tutti gli effetti, sono numerose le scene buffe, ironiche ed in parte grottesche, fra cui la spettacolare entrata in scena dei Sette Nani in versione “giganti”. I Sette Nani del regista indiano non assomigliano per niente ai nanetti disneyani che ispiravano subito affetto e tenerezza: i nani di Singh sono banditi che derubano e picchiano tutti quelli che incontrano, compresa Biancaneve che deve subire un duro allenamento per diventare “una di loro”. Anche i celebri nomi, inventati da Disney per il lungometraggio del 1937 perché non presenti nella fiaba originale, sono diversi e meno “affettuosi”: Macellaio, la versione più cattiva di Brontolo; Grimm, in onore degli autori della favola; Mangione, interessato al cibo anche nei momenti meno adatti; Mezzapinta, il nano che “ci prova” con Biancaneve; Riso, nome non propriamente politically correct del nano cinese; Lupo, nano dall’ululato facile; e, last but not least, Napoleone che indossa il classico cappello alla Napoleone. Come in ogni favola che si rispetti, anche questi Sette Nani nascondono un cuore d’oro e si affezionano a Biancaneve, difendendola dagli attacchi della Regina.
Spettacolari i costumi di scena ideati dalla costumista giapponese Eiko Ishioka, scomparsa a 73 anni a gennaio di quest’anno e già vincitrice di un premio Oscar per Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola (1992). Già collaboratrice di Singh nei suoi tre precedenti film (The Cell del 2000, The Fall del 2006 e Immortals del 2011), la Ishioka crea un mondo colorato e un po’ kitsch adatto alla filmografia di Singh. L’uso spettacolare dei costumi, della scenografia e della fotografia sono tipici del regista indiano, da sempre molto attento all’aspetto visivo dei suoi film. Singh, un regista poco prolifico con all’attivo solo 4 film in 12 anni, iniziò la sua carriera come regista di videoclip musicali, fra cui ricordiamo il celeberrimo video di Losing my religion degli R.E.M. con cui vinse il premio di Miglior Video dell’anno agli MTV Video Music Awards del 1991 (e il finale di Biancaneve sui titoli di coda con la canzone I believe in love cantata da Lily Collins sembra davvero un video musicale in puro stile Bollywood).
Mirror mirrorè unacommedia fantasy per famiglie, divertente e simpatica che ricorda più l’Alice in Wonderland di Burton che la Biancaneve disneyana. Film consigliato se amateJulia Roberts in versione cattiva. E ora l'attenzione si sposta suBiancaneve e il cacciatorein uscita a luglio, nella speranza che la Biancaneve guerriera in armatura diKristen Stewartsia più bella ed interessante di quella della Collins (saranno state le sopracciglia troppo folte alla Beppe Bergomi della Collins a rendercela così poco credibile?!). La partita per la migliorReginainvece è ancora apertissima: perché se da una parte abbiamo una Julia Roberts perfetta, dall'altra c'èCharlize Theron, anche lei bravissima a fare la cattiva della situazione (Monster, Young Adult).Noi siamo già in trepidante attesa!