La puntata di questa settimana ci porta decisamente nel vivo del racconto. Ma siamo al quarto appuntamento e, come ogni storia che si rispetti, la conoscenza si fa più approfondita: non solo si rafforza il legame fra Jane/Taylor e Kurt, ma iniziamo anche a scoprire chi sono veramente i colleghi di quest’ultimo.
Che avremmo scoperto qualcosa in più sugli altri agenti è chiaro sin dall’iniziale scambio di battute fra Zapata e Reade, che fin’ora facevano più che altro da contorno, e dalle scene riguardanti Patterson, che molto allegramente porta a casa materiale riservato dell’FBI, dove il suo ragazzo può vederle. Anni e anni di addestramento, e poi.
A questo punto non posso che aggiungere un altro punto a favore di questo titolo: l’equilibrio. Tutto fa pensare che il modo di raccontare le vicende sia stato attentamente ponderato per aggiungere pochi elementi per volta, sì, ma ogni volta. Pochi fronzoli e, soprattutto, la giusta quantità di carne al fuoco. Questa è la chiave per un telefilm d’azione, che però strizza anche l’occhio – e non poco – al dramma, al romantico, alla riflessione. NBC, mi stai sorprendendo ogni settimana.
Il caso di questa settimana riguarda il CDC (Centers for Desease Control, Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie) che, stando alle sceneggiature americane, ne combina di ogni. E poi il rischio epidemia mondiale mortale non può mancare in un telefilm, si sa.
Questa volta, però, non è il caso ad arrivare ai nostri eroi, bensì sono i nostri eroi ad andare dal caso: Patterson (e compagno) decifrano uno dei tatuaggi, suggerendo come unico indizio il CDC. Solo una volta arrivati lì e sottoposti tutti a dei simpaticissimi ultravioletti si scoprirà che Jane ha dei tatuaggi agli UV sulla faccia. Sulla faccia. A parte la grandissima baggianata di usare il telefonino mentre gli ultravioletti sono ancora attivi – eppure un consulente di LOGICA non dovrebbe costare molto – è sempre più chiaro che dietro questa storia si celino menti che hanno attentamente calcolato ogni cosa, poiché solo le frequenze usate dal CDC potevano rivelare i tatuaggi.
Diventa ben presto chiaro che l’arrivo della squadra non ha fatto altro che accelerare il piano di due
acclamati ricercatori intenzionati a diffondere un virus mortale, dopo una lunga serie di focolai accesi in tutto il mondo. Ed è chiaro che i nostri arguti protagonisti saranno in grado di fermare il piano malefico, costruendo anche una tenda di contenimento casalinga.Il caso in sé non è niente di innovativo. La storia degli scienziati che vogliono usare un virus per mondare questo maledetto mondo è roba già vista. E questo è uno di quei telefilm in cui, al meno all’inizio, si può star tranquilli che il caso verrà risolto e questo maledetto mondo salvato per l’ennesima volta. Quindi a cosa serve tutto ciò? A capire molte cose.
In primis che, come suggerisce Zapata alla fine, le persone dietro il rapimento di Jane hanno accesso ad informazioni top secret. E la cosa ci è ampiamente confermata dalla reticenza di Mayfair ad aprire il caso. Spero vivamente che Patterson – della quale ho decantato già le lodi – abbia la brillante idea di riferire questa ostilità a Weller.
Inoltre, questo è il primo caso in cui Jane fa ufficialmente parte della squadra. Reade non smette di esprimere le sue perplessità, ma quando Jane lo confronta finalmente capiamo le sue vere preoccupazioni.
E queste parole si ricollegano in maniera complementare a quelle di Patterson la scorsa puntata: si tratta di trovare un equilibrio. Ma mentre Patterson è convinta che l’ingranaggio troverà un modo di funzionare, Reade teme che la presenza di Jane possa trascinare Kurt in luoghi oscuri, dettati dal passato trascorso a cercarla, combattendo contro i sospetti ricaduti sul padre. In un certo senso capisco il punto di Reade: io non ho notato una mancanza di leadership da parte di Weller, ma indubbiamente sapere che Jane è Taylor risveglia un grande senso di colpa nell’agente.
Ho grandi speranze per questo telefilm, perché sono relativamente tranquilla che la storia andrà molto avanti già nelle prossime puntate, ma sono anche piuttosto certa che la storia di Jane non sarà banale. Credo (anzi, spero) che abbiano sacrificato un po’ l’originalità dei singoli casi per riservare al gran finale un plot twist e un cliffhanger di proporzioni bibliche. Non so, però, come questa doppia vita di Zapata possa aiutare la trama principale: che posto hanno i suoi debiti nella storia di Jane? O forse è solo un espediente per cacciare nei guai mezzo mondo?
Vi lascio al promo della prossima puntata, “Split the Law”.
Ringraziamo: Telefilm. ϟ | DemiMovie | Serial Lovers – Telefilm Page | Serie Tv Mania | Film & Serie TV | Serie tv, la nostra droga | Serie Tv, la nostra passione | And. Yes, I love telefilms and films ∞ | – Telefilm obsession: the planet of happiness – | Diario di una tv series addicted | Series Generation | Le serie TV mi riempiono la vita | I Love Film and Telefilm