Guardando i ratings di Blood&Oil mi sono chiesta quale sia il problema di questo show perché effettivamente ha tutte le carte in regola per essere un buon prodotto ma gli ascolti sono tutt’altro che buoni. Poi alla fine ho capito e mi sono illuminata; il nocciolo della questione è proprio quello: ha tutte le carte buone ma le sfrutta male. È come se in una partita si usasse l’asso di briscola contro un quattro: si portano a casa dei punti ma non si sfrutta per nulla il potenziale. Cerco di spiegarmi meglio; ci sono tutti gli elementi in quanto abbiamo dispute familiari, intrighi, soldi, potere, mistero e flirt più o meno improvvisi ma vengono usati in un modo che risulta troppo banale. I twist non arrivano e non capita mai di saltare sulla sedia o sul divano dicendo “cosa? Questa non me l’aspettavo”. Pensavo fosse un problema dei primi due episodi perché lo show era ancora in rodaggio e ho voluto dargli un’altra possibilità ma ho la costante impressione di guardare un grosso jet che percorre la pista senza mai staccarsene davvero; sobbalza, saltella e io penso che stia per decollare ma poi riprende a fare avanti e indietro. Anche quando ne parlo con qualcuno mi trovo a dire “è bello ma..” Mi dispiace doverlo dire perché mi piace e vorrei che desse di più, so che può farlo e spero tanto che faccia il salto di qualità nei prossimi episodi. Fatta questa premessa vediamo di analizzare meglio cosa è avvenuto in questo episodio. Come sempre c’è la contrapposizione Briggs-LeFever che regge l’intera puntata e che ci offre diversi punti di vista e molti aspetti da analizzare. Hap ha deciso di riportare a casa il figlio rifiutandosi di prendere anche solo in considerazione l’idea che possa essere responsabile del furto all’impianto e dal canto suo Wick decide di tornare per guadagnarsi la fiducia e la stima del padre. Hap ha finalmente gettato la maschera mostrando il suo vero volto: un affarista disposto a tutto per ottenere ciò che vuole. Ho provato a credere alla facciata del self-made man con un forte senso della famiglia ma purtroppo è durata poco. Da una parte è un peccato perché mi sarebbe piaciuta una figura paterna positiva per Wick ma dall’altra so che lo show ha bisogno di un personaggio così: doppiogiochista, subdolo e senza scrupoli. Mi verrebbe anche da pensare che in fondo Mr Briggs in un modo contorto tenga a suo figlio e voglia davvero condividere qualcosa con lui ma poi mi ricordo della sua tresca con Jules e capisco che no, proprio non può essere così. Il personaggio di Jules a me piace; è una donna forte ed indipendente che sa ciò che vuole e gestisce egregiamente i propri affari ma devo dire che questo suo abbandonarsi nelle braccia di Hap alla prime paroline dolci che lui le ha rivolto è stata davvero una caduta di stile. Vorrei tanto che stesse solo recitando per fregarlo e farlo soffrire come lui ha fatto con lei: sarebbe perfetto.
Su Wick invece sono molto combattuta e; se devo essere sincera; in questo momento lui è il motivo principale per cui continuerò a seguire la serie. Non riesco a capirlo del tutto, ad inquadrarlo.. Da una parte vedo, come dicevo nella scorsa recensione, un ragazzo alla ricerca di un rapporto con il padre e il fato che rifiuti i soldi del suo complice quando lui gli propone di mettersi in affari insieme ne è una conferma, ma dall’altra non mi dimentico che ha puntato una pistola contro Hap e che si è comunque reso complice di un omicidio. Mi sembra un ragazzo perennemente in bilico fra il bene e il male, incapace di scegliere definitivamente una strada e seguirla. In lui vedo la rabbia e la gelosia quando vede il padre fare con un estraneo, con Billy, quello che avrebbe dovuto fare con lui ma vedo anche la sua smania di potere e la voglia di essere qualcuno, a qualunque costo e con ogni mezzo. Forse è vero che la mela non cade mai troppo lontano dall’albero. Non capisco nemmeno cosa provi effettivamente per Jules ma mi auguro per lui che non ne sia davvero innamorato e che non la consideri una storia seria perché altrimenti prenderebbe una cantonata pazzesca. Sto amando tantissimo questo personaggio e spero che continui ad essere valorizzato perché merita davvero spazio.
Pare comunque che qualcuno stia complottando contro i Briggs dall’interno, infatti, quello che sembrava un innocente flirt tra Lacey, la sorella di Wick, e l’autista della famiglia si è rivelato essere qualcosa di molto più interessante. Chi è in realtà Ahmed? Cosa sta tramando? Per chi lavora? Credo che questo possa essere un buon punto di svolta a patto che venga sviluppato correttamente dagli autori. Io penso che Ahmed possa avere a che fare con qualche losco affare del passato di Hap e che lui sia lì per vendicare qualcuno a cui il magnate ha fatto un torto. Staremo a vedere cosa succederà.
Abbandonando l’oscura terra dei Briggs arriviamo nella lucente landa dei LeFever dove tutto va a gonfie vele, o meglio dove tutto andrebbe a gonfie vele se Billy non decidesse di improvvisarsi imprenditore scordandosi, forse, che non sta giocando a Monopoly e che questa è la vita reale quindi quando perdi ti fai male davvero. Billy decide di rischiare tutto mettendosi in affari con Hap e diventando suo socio nell’estrazione del petrolio. Peccato che le cose non vadano come lui avrebbe voluto e così alla fine si ritrova con un pugno di mosche. Certo, è vero che Hap lo ha fregato ma è anche vero che è abbastanza grande da sapere che nessuno ti regala niente, specialmente nel mondo degli affari. Mi dispiace per lui perché è un bravo ragazzo ma ha sbagliato e ora ne deve pagare le conseguenze. Chi invece non sbaglia un colpo è Cody! Lei si che ha il tocco magico. Ha scoperto l’affare che li ha fatti diventare ricchi, ha trovato i soldi per avviarlo, è riuscita a strappare un accordo vantaggioso ad Hap e adesso è anche riuscita a trovare un investimento sicuro. Ovviamente un chiosco ambulante non è un pozzo di petrolio ma è comunque meglio di niente.. Mi piace Cody perché è una sognatrice razionale, ammesso e non concesso che questa definizione possa esistere. Lei sogna un futuro brillante per la sua famiglia ma valuta i rischi è alla fine sceglie la via più sicura. Io considero Cody e Billy come una cosa sola, una macchina perfetta che può funzionare bene solo se entrambi collaborano e dove non arriva uno dei due arriva l’altro. Billy incarna l’ambizione, la voglia di arrivare in altome il rischiare tutto per farcela mentre Cody rappresenta la razionalità, il pragmatismo e il rendersi conto che a volte ottenere poco è stare bene è molto più importante che rischiare tutto e magari non ottenere niente. Sono perfettamente equilibrati e finche resteranno insieme troveranno sempre il modo di cavarsela.
In conclusione direi che è stato un episodio carino, le fondamenta ci sono e i pilastri portanti sono stati gettati, ora è il caso d iniziare a costruire tutto il resto perché se è vero che una casa non si costruisce dal tetto è anche vero che prima o poi bisogna pure arrivare a metterlo questo tetto. Spero davvero che questo show inizi ad ingranare perché mi spiacerebbe moltissimo vederlo crollare, giusto per restare in ambito edilizio.
VOTO 7/10
Vi lascio il promo del prossimo episodio
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