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Recensione: Brink

Da Mondohitech

Brink è uno sparatutto coinvolgente che mescola single-player, co-op ed un multi-player in un’esperienza senza precedenti, permettendo di sviluppareil tuo personaggio in tutte le modalità di gioco. Siete voi a decidere il ruolo che si vuole assumere, il modo di lottare etc. E’ ambientato in un futuro recente, dove il riscaldamento globale ha fatto scogliere i ghiacciai polari provocando l’innalzamento del livello del mare che ha così spazzato via letteralmente la civiltà umana. L’ultima speranza è Ark, una città galleggiante, costruita per prevenire l’evento catastrofico.

Recensione: Brink

Purtroppo però la città, inizialmente ancorata alla terra ferma, va alla deriva, recidendo di netto tutte le speranze di vita della popolazione indigena. Con tutte le città ormai invivibili a causa della forza distruttrice dell’acqua però, migliaia di navi attraccano ai porti di Ark per ridare nuova linfa alla città galleggiante. Inizialmente visto come evento positivo, l’immigrazione degenera fino al collasso della città stessa, ed ecco che quindi inizia una guerra civile, contesa fra un esercito di rivoltosi e la polizia di stato.

Realtà o Fantasia?
Mettete nella console il disco di Brink e difficilmente riuscirete a confondere quanto appare sullo schermo con altro. Splash Damage si è impegnata per dare uno stile del tutto particolare alla sua creatura e, nel bene o nel male, a seconda dei gusti, c’è riuscita. Ark è popolata da uomini e donne completamente ingigantiti e caricaturali nelle loro fattezze: braccia gonfie ed allungate, gambe esili e scattanti per alcuni mentre più grasse e tozze per altri si innestano sotto teste abnormi, allungate e con i caratteri fisionomici completamente gonfiati dalla mano di qualche chirurgo pazzo. Se non bastasse, intervengono tatuaggi, cicatrici e maschere a rendere il tutto ancora più fumettistico, nonostante la credibilità dei volti non venga mai intaccata. È proprio il caso di dire che il bilanciamento tra “realismo” e “fantasia” è stato operato così sapientemente da non risultare mai ridicolo.


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