Magazine Tecnologia

Mobile Suit Gundam: La Recensione

Creato il 11 giugno 2015 da Marco Giorgio @MarcoGiorgioGM

Scritto da Walter O'Dim

Continuiamo la nostra altalenante (almeno cronologicamente) carrellata sul genere Mecha, quest'oggi saltiamo indietro di 35 anni, era infatti il 1980 quando sulle reti nipponiche andava in onda per la prima volta, ad opera di Yoshiyuki Tomino, Mobile Suit Gundam.

Mobile Suit Gundam: La Recensione

Chissà se Tomino aveva intuito l'enorme impatto che avrebbe avuto la sua opera nei decenni a venire, al di là dei numerosi seguiti e spin-off, e del merchandising più iconico di tutto il Giappone.
Va ammesso che l'universo Gundam ti è ancora per lo più ignoto, ma proveremo ad analizzare la prima serie storica.

La nostra storia si svolge in un futuro abbastanza lontano da veder definito Hitler come un "condottiero del medioevo" (ma di questo parleremo meglio più avanti); molti tra uomini e donne hanno lasciato il pianeta Terra per cominciare una nuova vita sulle colonie spaziali, orbitanti attorno il pianeta azzurro.

Mobile Suit Gundam: La Recensione


Le Colonie, definite col nome di Side, sono sotto il diretto controllo del governo terrestre, e questo genera nei coloni un grande malcontento, poichè già da diverse generazioni gli uomini nascono e muoiono sulle colonie, e non vedono più il pianeta d'origine come la loro casa. Non passa molto affinchè Side 3 (in tutto sono 8) dichiari la sua indipendenza diventando il Principato di Zeon, e attacchi le colonie vicine ed infine la Terra stessa.
Inevitabilmente, la sete d'indipendenza di Zeon si è trasformata in sete di conquista, e solo nelle prime fasi belliche, 550 milioni di persone perdono la vita. i Suit di Zeon, i giganteschi Zaku, sembrano inarrestabili.

Mobile Suit Gundam: La Recensione


Alcuni leader di Zeon vedono questa guerra, denominata poi Guerra di un anno, come l'occasione per i Newtype, ovvero il prossimo stadio evolutivo dell'umanità, di affermare il proprio dominio sugli Oldtype. I Newtype possiedono una percezione aumentata della realtà, capaci di prevedere le mosse degli avversari come se possedessero una sorta di preveggenza, un "intuito", un simbolico terzo occhio con cui scrutare la realtà.
Questo nuovo stadio evolutivo è la diretta conseguenza della vita spaziale, un modo per adattarsi all'ambiente, quindi non risulterà strano se i Newtype sono per lo più nativi delle colonie, ma ancora più strano è che uno di loro, il più potente, e per uno scherzo del destino pure il protagonista della nostra storia, viene dalla Terra.

Mobile Suit Gundam: La Recensione

Amuro Ray è un ragazzo di 15 anni, introverso ed estremamente portato per la meccanica, degno figlio del geniale Tem Ray, a capo del progetto Gundam, l'arma segreta che potrebbe ridare all'esercito terrestre la speranza di battere Zeon.

Mobile Suit Gundam: La Recensione


Il destino di Amuro cambierà nel momento in cui la sua colonia, Side 7, viene attaccata dalle forze di Zeon, e nella confusione per caso egli si imbatte nel Gundam costruito da suo padre; con un atto disperato decide di provare a pilotarlo...
leggere di sfuggita il manuale è abbastanza, la sua natura di inconsapevole Newtype farà il resto.

Mobile Suit Gundam: La Recensione


Sventato l'attacco di Zeon, i sopravvissuti di Side 7, compreso Amuro, salpano a bordo della Nave di ultima generazione " White Base" seguendo le direttive del governo terrestre, poichè in tempi così bui, anche la gioventù inesperta deve stringere i denti e fare la sua parte.

Siamo ormai abituati alla destrutturazione del genere Mecha, così come Gurren lagann è la (finta) parodia, ed Evangelion è quasi "neoclassico", Mobile Suit Gundam è il giro di boa. Abbiamo già parlato di come i robottoni di Go Nagai avessero in realtà molto poco di tecnologico, anzi, pensandoci bene nagai ci dona coscientemente l'impressione che questi siano avvolti in un'aura divina, mai a corto di energia, mai danneggiati e/o riparati...

Mobile Suit Gundam: La Recensione


per contro i Gundam hanno da subito fatto leva sulla plausibilità scientifica, il loro carburante è l' Elio-3, una sostanza realmente esistente e dalle grandi potenzialità energetiche (Ne riparleremo trattando del manga Planetes); inoltre queste armature sono spogliate di qualsiasi misticismo, sono armi, mezzi per raggiungere un fine, benigno o maligno che sia.

Mobile Suit Gundam: La Recensione


Persino la struttura delle colonie mi ha ricordato l'astronave descritta nel romanzo "Rama", che ruotando sul proprio asse simula la gravità; questo incredibile elemento delle colonie è perfettamente plausibile in un futuro (spero) prossimo.

Mettendo da parte per un secondo la serietà, parlando dei personaggi devo riconoscere una caratterizzazione incredibile per quanto riguarda i villain; mentre i protagonisti, escluso se pur di pochissimo Amuro, sono figure di cartone, nonostante lo sforzo di sceneggiatura nel dimostrare il contrario. Mi spiace, ma i cattivoni escono vincitori da questo scontro morale.

Mobile Suit Gundam: La Recensione


Ritengo che lo stesso Char Aznable sia il personaggio meglio caratterizzato di tutto M. S. Gundam: determinato, battagliero, e stronzo come la morte quando si tratta di perseguire i suoi fini personali; stronzo almeno quanto la famiglia reale di Zeon,

Mobile Suit Gundam: La Recensione


i Dabi sono letteralmente uno peggio dell'altro, una via di mezzo tra (mi perdoni chi non conosce Game of thrones) la stronzaggine dei Lannister e la crudeltà dei Bolton...
Se il loro credo politico riguardo la razza e i loro metodi non fossero così palesemente una copia carbone del Nazismo, i dabi potrebbero pure strappare qualche empatia.

Ah già che mi ci trovo, ho trovato incredibilmente inquietante la natura "nazi" di "Zeon"(il nome della biblica Terra Promessa), l'accostamento è voluto o lo vedo solo io? Rispondetemi pure nei commenti.

Il lato politico permea tutta M. S. Gundam, se da una parte abbiamo gli ufficiali di Zeon, temerari e a loro modo romantici, pur essendo dalla parte del torto, dall'altra abbiamo gli alti ufficiali terrestri, che preferiscono starsene dietro una scrivania, incuranti delle vite che mandano al macello, incluso l'equipaggio della White Base, poco importa che siano poco più che ragazzi.

Veniamo ora ad uno dei temi centrali di tutte le serie Gundam: i Newtype sono effettivamente un gradino più in alto nella scala evolutiva, ma vengono osteggiati dall'homo sapiens sapiens, esattamente come accade ai Mutanti dell'universo Marvel, in questo caso però essi sono portati per natura a non integrarsi con gli Oldtype, per il semplice fatto che essi colgono più sfumature della realtà, ed una consapevolezza maggiore conduce inevitabilmente alla solitudine.

Mobile Suit Gundam: La Recensione

Il tema dell'essere superiore ed incompreso dagli uomini comuni mi ha ricordato molto anche i Kwisatz Haderach di Dune, anzi vi dirò che trovo diverse analogie, abbastanza da pensare che la saga di Frank Herbert sia stata d'ispirazione per Tomino.

Il mio consiglio finale è di accostarvi senza indugi a questa saga, e approfittare dei tre OAV che riassumono questa prima serie, poichè potreste rimanere piacevolmente sorpresi, e forse chissà che non possa rubarvi qualche emozione.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :