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Recensione | Castle 8×10 “Witness for the Prosecution” – 8×11 “Dead Red”

Creato il 19 febbraio 2016 da Parolepelate

Bentornati al nostro appuntamento con Castle. Questa settimana sono andati in onda due episodi ma purtroppo non è stato il classico doppio episodio a cui siamo abituati quindi dovrò parlarvene separatamente.

Partiamo con la 8×10. Questa puntata è stata molto diversa dal classico schema dei procedural, o almeno da quello di Castle. Di solito in questo show si parte da un omicidio e si arriva a scoprire il colpevole con un colpo di scena che permette di arrivare alla soluzione. In questa puntata invece abbiamo già il colpevole e il caso sembra risolto ma le cose si capovolgono e paradossalmente ci troviamo a cercare di scagionare l’assassina. MI ha fatto riflettere questo tipo di percorso. Spesso  le cose non sono come appaiono e si deve sempre guardare il quadro generale per essere sicuri che non ci sfugga nulla.

Recensione | Castle 8×10 “Witness for the Prosecution” – 8×11 “Dead Red”
La cosa che mi è piaciuta di più questo episodio è stata sicuramente la coralità con cui quelli del dodicesimo hanno risolto il caso. Amo vederli tutti insieme attorno ad un tavolo a mangiare cibo cinese mentre passano la notte ad analizzare un caso. Fa trasparire un senso di famiglia che di solito non è proprio tipico di questo genere di serie. E’ una di quelle scene che mi fa sempre sorridere e che mi ricorda perché sono ancora qui a seguire questa serie nonostante non sia più il gioiellino delle prime stagioni. Perché su dai, diciamocelo, Castle è ben lontano dai suoi esordi. Manca qualcosa, o forse mancano tante cose. Mancano i colpi di scena eclatanti, mancano i casi quelli belli, ma belli davvero, come il triplo omicida e poi manca la componente ship. Ormai i Caskett stanno insieme e per quanto siano meravigliosamente belli mi manca quel clima di tensione romantica delle prime stagioni.

Recensione | Castle 8×10 “Witness for the Prosecution” – 8×11 “Dead Red”
Detto questo comunque le scene di Rick e Kate a fine episodio mi fanno sempre sciogliere e mi dimostrano ogni volta che questi due sono proprio l’amore. Sono l’amore quello reale, fatto di cose concrete, di gesti semplici come il semplice sfregarsi il naso. Sapete perché mi è piaciuto tanto il fatto che Rick si sia inventato un segnale?
Recensione | Castle 8×10 “Witness for the Prosecution” – 8×11 “Dead Red”
Non è perché mi ha fatto ridere o perché le facce di Beckett in risposta fossero esilaranti. No, non è per questo. E’ perché lui ha dovuto inventare un segnale per dirle “TI AMO” non potendolo fare a voce, perché non ci sono segreti che tengano: lui ha bisogno di dirle quanto la ami. Sempre e comunque. Come fa a non essere bellissimo tutto ciò?

Ora, immagino che il discorso su quanto mi manchi il loro continuo rincorrersi delle prime stagioni cozzi un po’ con il fatto che io adori le loro dichiarazioni d’amore, dirette o indirette che siano, ma concedetemelo. Le ship sono una delle cose che preferisco dei telefilm e quindi anche se amo vedere le “mie” coppie felici e contente alla fine sceglierò sempre l’angst. Ormai mi sono rassegnata a questa mia mentalità contorta.
Tornando alla puntata invece chi non sopporto è sempre Vikram. Non ha fatto niente, lo so. Ma non mi piace. Mi mette ansia. E’ sempre lì che gira intorno a Beckett come un avvoltoio.

Recensione | Castle 8×10 “Witness for the Prosecution” – 8×11 “Dead Red”
Recensione | Castle 8×10 “Witness for the Prosecution” – 8×11 “Dead Red”
Ho trovato interessante il confronto tra Kate e Caleb Brown. Mi è piaciuto che si siano messi dalla stessa parte, pur essendo rivali, per far trionfare la giustizia. Forse Beckett ha trovato un avversario che crede nella giustizia quanto lei. Sono proprio curiosa di vedere come evolverà la situazione fra di loro. Sono sicura che sarà uno scontro interessante.

Voto 6.5/10

Passiamo ora alla 8×11. Quanto amo queste puntate che trattano di spionaggio, questioni diplomatiche e affari illegali a livello mondiale. Hanno qualcosa in più rispetto alle altre e devo dire che non risultano mai noiose. Quello che però le rende davvero belle è Beckett. Non c’è proprio nulla da fare, quello è il suo ambiente. Lei è nata per fare quel lavoro a quel livello e infatti io ci sono rimasta malissimo quando ha dovuto lasciare l’incarico a Washington. Mi piace vedere Kate al dodicesimo distretto perché lì ci sono i suoi amici, la sua famiglia eppure mi dispiace anche che abbia dovuto lasciare quel lavoro perché in questo modo non riesce ad esprimere a pieno le proprie potenzialità. Si trova molto a suo agio durante tutte le indagini e non ha nessun timore nel trattare con alte cariche diplomatiche. In questi episodi Kate diventa davvero protagonista e io ho una predilezione per lei. Mi piace tanto, tantissimo, anche Rick però con lei è stato amore a prima vista. Inoltre a tutti noi Caskett queste puntate in cui è coinvolta la Russia ricordano sempre un po’ il primo bacio tra Castle e Beckett, no?

Recensione | Castle 8×10 “Witness for the Prosecution” – 8×11 “Dead Red”

Recensione | Castle 8×10 “Witness for the Prosecution” – 8×11 “Dead Red”
Mi è piaciuto molto anche il caso. Intricato al punto giusto, circoscritto ma non troppo, partito come un caso diplomatico e terminato come una questione di famiglia. La cosa che però più mi ha lasciato di stucco è stato il finale. O meglio, il comportamento di Kate nel finale. Siamo abituati a vederla combattere per affermare la giustizia eppure questa volta ha lasciato correre. Ha scelto di chiudere gli occhi davanti ad una decisione che va contro i suoi principi. Lascia che i russi puniscano il colpevole a modo loro anche se esso non coincide con la sua visione della giustizia. Mi ha stupito molto questo suo comportamento. Non sono abituata a vedere Kate sotto questa luce. Forse sta davvero cambiando e la decisione di permettere a Castle di starle vicino durante l’indagine su Loksat sta avendo effetto anche su alcuni lati del suo carattere. Non dico che non mi piaccia questo risvolto; è solo strano non vedere Katherine Beckett mantenere il punto.

E’ stato molto bello anche l’incontro fra Rick e la sua matrigna. Mi fa sempre tenerezza veder Castle che si rapporta con le sue origini. Lui avrebbe bisogno di un rapporto con suo padre, soffre molto a non poterlo avere e questo mi dispiace molto. In fondo Rick è un bambino che vuole il suo papà, niente di più.

Come sempre non è mancata la componente giocosa rappresentata dall’uomo della sicurezza russa, che poi si è rivelato essere uno veramente, e quelle romantica sul finale. Saranno elementi banali e scontati ma sono parte integrante di questo show e senza di essi Castle non sarebbe ciò che è adesso.

Recensione | Castle 8×10 “Witness for the Prosecution” – 8×11 “Dead Red”
Recensione | Castle 8×10 “Witness for the Prosecution” – 8×11 “Dead Red”

Non ci sono stati grandi passi avanti sul fil rouge della stagione, l’indagine su Loksat, ma va bene così. In fondo il meglio deve ancora venire e apprezzo che gli autori non mettano troppa carne al fuoco dovendo comunque costruire una storia che si concluda con l’ultimo episodio di questa stagione dato che non si sa ancora se la serie verrà rinnovata.

VOTO : 7.5/10

Vi lascio il promo della prossima puntata

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