Titolo: Cercando Alaska
Autore: John Green
Editore: Rizzoli
ISBN: 9788845118760
Pagine: 312
Prezzo: 14,00 euro
Anno prima edizione: 2010
Voto:
Trama: Miles Halter, sedici anni, colto e introverso, comincia a frequentare un’esclusiva prep school dell’Alabama. Qui lega subito con Chip, povero e brillantissimo, ammesso alla scuola grazie a una borsa di studio, e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano, stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati. Ma Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice.
Recensione: Cercando Alaska è il prototipo di libro che in genere evito come la peste: parla di ragazzini, è introspettivo ed è contemporaneo. Tre cose che in genere mi fanno desistere senza alcuna pietà. Obbligata a leggerlo dal Booksclub, ammetto di averlo iniziato controvoglia e con una certa sufficienza, sicura che alla fine avrei avuto un bel po’ di materiale di cui sparlare.
Ciò che ho avuto alla fine, che tu sia maledetto John Green, è stato un gran pugno nello stomaco e un fiume di lacrime amarissime. Di rado mi commuovo per un libro, i casi per i quali ho pianto si contano sulle dita di una mano monca (non è vero. Nell’ordine sono “Il piccolo principe” di S.A. Exupery, “Sono quello che vuoi” di E. Aragona e questo).
La storia di Miles, patetico protagonista innamorato di Alaska (che prenderei a schiaffi da qui all’eternità), amante delle “ultime parole famose” dei personaggi famosi, parla di ragazzini, è introspettivo ed è contemporaneo. I ragazzini sono un gruppo come tanti, animati da un’amicizia così reale da sembrare vera, la contemporaneità necessaria e l’introspezione è il grattare con le unghie nell’animo umano.
Alaska troverà l’uscita dal suo labirinto di dolore? Forse. Anche Miles dovrà farlo e se non vi spaventano gli spoiler, guardatevi il nostro hangout, dove alla fine Paolo leggerà le ultime pagine del libro, quelle che ci hanno stesi tutti.