Non era minimamente mia intenzione mancare sul blog per un mese, ma sono stata costretta siccome ho passato un periodo in cui non riuscivo a leggere niente e di conseguenza la mia presenza qui era pressoché inutile. Sapevo di dover scrivere ancora due recensioni, ma non avevo lo spirito giusto ed è per questo che ho continuato a rimandare. Oggi, però, sono qui per cercare di rimediare. Ho ripreso a leggere con una certa continuità e la mia TBR si è allungata a dismisura complici le favolose prossime uscite. Il libro di cui vi voglio parlare oggi è Champion di Marie Lu, il volume conclusivo della trilogia distopica Legend. Una trilogia che ho amato con tutta me stessa ed è stato, forse, proprio l'aver amato a dismisura questo romanzo a bloccarmi in qualche modo. Titolo: Champion (Legend #3)Autore: Marie LuEditore: PiemmePagine: 329Prezzo: 16,50Data di pubblicazione: 17 Marzo 2015 Acquista qui
Trama: June e Day hanno rinunciato all'amore che provavano l'una per l'altro per il bene della Repubblica. June è tornata nelle grazie dell'élite, mentre Day ha raggiunto i vertici della gerarchia militare. Ma, per il bene della Repubblica, sono chiamati di nuovo a lavorare fianco a fianco. June dovrà chiedere all'unica persona che ama di sacrificare tutto quello a cui tiene per salvare migliaia di vite sconosciute. Fra colpi di scena e suspense, la trilogia distopica ambientata in un'America divisa fra Colonie e Repubblica arriva al suo gran finale.
Recensione Quando ho terminato la lettura di Prodigy non sapevo cosa aspettarmi dal volume conclusivo di questa serie che ho amato tanto. La mia unica certezza era che desideravo con tutta me stessa di avere tra le mani una copia di Champion. Avevo paura per ciò che sarebbe potuto accadere alla storia, sappiamo bene che spesso le autrici sanno essere sadiche, ma tutti parlavano di un romanzo fantastico e così mi sono lascia andare e Marie Lu mi ha conquistato ancora una volta. Champion è stato il finale migliore che potessi chiedere, dolce e amaro al punto giusto, esempio lampante della bravura di questa autrice che è riuscita a mantenere coerenza e talento fino alla fine. Ci troviamo in un mondo completamente diverso da ciò che avevamo conosciuto nel primo volume, tutte le certezze cancellate ma la nuova consapevolezza del peso che avranno le scelte dei nostri protagonisti a fare da padrona in Champion. Ancora una volta la differenza alla ricerca di un mondo migliore la faranno i nostri eroi, June e Day. Hanno da sempre dimostrato il loro coraggio, che ancora una volta sarà messo a dura prova. La complessità di questi due personaggi la possiamo trovare nella co-presenza costante di cuore e mente e l'esempio più lampante è dato da Day che in questo volume ha mostrato ai lettori un'altra faccia della stessa medaglia, la sua fragilità. Day non è solamente il ragazzo che corre sui tetti noncurante dei pericoli che l'oscurità cela, Day è anche un ragazzo che soffre per la malattia, un ragazzo che si porta il peso delle scelte del passato, un ragazzo che darebbe la vita per vedere il fratellino felice e finalmente sano, un ragazzo che sa amare.Dopo il finale di Prodigy, Champion inizia mostrandoci i due ragazzi separati alle prese con il nuovo cammino scelto. June al fianco di Anden l'Elector in qualità di futura Princeps e Day, dopo essersi schierato dalla parte della Repubblica, può usufruire degli agii a lui concessi per curare se stesso e il fratellino. Nonostante le distanze, i due fanno ben fatica a ricordare quali erano i buoni motivi per restare separati. Un recente pericolo, però, li farà rincontrare permettendo a noi fangirl di tifare per loro. Un nuovo morbo è stato trovato nelle Colonie e così l'accordo di pace che con difficoltà era stato trovato rischia di saltare. La missione di Day e June è dunque quella di escogitare nuove mosse per scongiurare la guerra ormai dichiarata. L'elector Anden spera che June riesca a convincere Day a sottoporre Eden, il fratellino, a nuovi esperimenti per trovare un antidoto a questo morbo. Il sospetto è che è proprio lui il paziente zero. Nonostante le mille difficoltà i cuori di June e Day riescono a tornare a battere insieme, ritrovando quella complicità che aveva fatto emozionare moltissimi lettori. Senza dilungarmi troppo, lascio a voi la possibilità di scoprire e godere questo romanzo entusiasmante.Ancora una volta il ritmo incalzante e pieno di adrenalina ha saputo dare quel tocco in più, sapendo mantenere il lettore costantemente in suspance con mille colpi di scena e il fiato sempre rotto dall'ansia. Marie Lu con questo finale ha saputo conquistare ogni piccolissima fibra del mio cuore, incatenando a quelle pagine di inchiostro come se non ci fosse un domani. Il mio cuore ha sopportato ogni singolo colpo e se l'apprezzamento di una lettura si potesse rilevare dalle lacrime versate vi ritroverete difronte come minimo ad un mare immenso. Non so se mi spiego. Oltre alla scrittura incalzante e indimenticabile di Marie Lu, il punto di forza di questo romanzo sono senza dubbio i personaggi che hanno affrontato un'evoluzione in tutto tondo. Si sono mostrati eroi ma allo stesso tempo umani, con pregi e difetti, con punti forti e punti deboli. L'importanza per i personaggi non si ferma a quella dei protagonisti, infatti ho ritrovato una estrema cura anche per quanto riguarda tutti quei personaggi secondari che hanno il loro perché. Da Anden a Eden passando per Tess tutti sono stati fondamentali e hanno aggiunto un valore alla storia.Del finale avevo immensamente paura, e chi ha letto questo romanzo mi avrà capita, ma ciò che ho apprezzato nonostante la nota dolce amara è stato il messaggio di speranza e Day e June sono l'esempio calzante di quanto importante sia non smettere mai di crederci. Se ancora non si fosse capito ho amato immensamente questo romanzo, ho pianto e gioito con questa serie perciò June e Day resteranno nel mio cuore e la loro storia continuerà perché non sono pronta a mettere un punto definitivo. Il mio consiglio musicale: Marco Mengoni - Esseri umani
Libro, adottami!
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