Non sapeva di corteggiare la sua futura moglie ...
Per volere delle famiglie, il nobile e spiantato Falco Bini Aldrovandi è ufficialmente fidanzato con Abigail Davini. Ma il suo cuore appartiene a Malya, la misteriosa ed esotica danzatrice del Venus, rinomato café-chantant di Stresa. Quello che però Falco non sa è che l’irreprensibile e scialba Abigail, nel frattempo, si è segretamente trasformata in sciantosa per rimediare agli ingenti debiti contratti dal padre, non aspettandosi di riscuotere un successo così clamoroso tra i frequentatori del Venus. E tanto meno di venire corteggiata dal suo fidanzato…
Come vi avevamo già anticipato nei nostri due recenti post dedicati alla Queen del Romance italiano (qui e qui), Chi Voglio Sei Tu è il venticinquesimo romanzo di Mariangela Camocardi, in 25 anni di attività. Un anniversario con la penna importante, che certo è da festeggiare con una simbolica bottiglia di champagne. Cin Cin, Queen, cento di questi giorni. I Romanzi Mondadori, con i quali l'autrice iniziò la sua carriera nell'85, hanno voluto celebrare questa ricorrenza mettendo sulla bella copertina (la n.986) un marchio celebrativo che recita: M.Camocardi- 25 anni di Romanzi. Un bel riconoscimento, certo, ma forse la Mariangela (perdonatemi il la alla lombarda) si meritava qualcosa di più...Chennessò, un'uscita nella collana Emozioni?
Ma queste sono solo mie divagazioni (sempre troppe e dannatamente confuse, ahimé) che non tengono conto delle politiche aziendali di una casa editrice come la Mondadori, di cui non so assolutamente nulla e in cui onestamente non voglio mettere il becco.
Ma ritorniamo al romanzo. Intanto saprete già che per questo suo venticinquesimo lavoro la Camocardi, nella cui vena creativa scorre da sempre il sangue vivo del Risorgimento, si è lanciata in un'epoca tutta nuova per lei, e con ottimi risultati. E' andata avanti nel tempo, sino alla Belle Epoque, un periodo eccitante come le bollicine dello champagne di cui parlavamo prima, pieno di fervore creativo e innovativo nell'arte come nella scienza e nella tecnologia; un'epoca votata agli eccessi e pronta a gettarsi a capofitto nel vortice di una rivoluzione sociale che stava per cambiare il mondo. Automobili, cinema, telefono, luce elettrica, fotografie. Insomma, era il periodo in cui le città (le campagne non ancora) si stavano aprendo al nuovo secolo e ad una nuova era.
Lily Elsie, chanteuse che poi
Era anche il periodo dei café chantant, quelli che Toulouse Lautrec ha reso famosi nei suoi dipinti, insomma. Templi di un intrattenimento veloce e corrosivo, audace e provocatorio. Ed è proprio da uno di questi locali, il Venus di Stresa, che la vicenda di Chi voglio sei tu si dipana. C'è un triangolo: un lui, il conte Falco Bini Aldrovandi, e due lei, Malya, la seducente e misteriosa sciantosa che si esibisce in abiti da odalisca al Venus, e Abigail Davini, la (apparentemente) scialba promessa - o meglio obbligata - sposa del conte. Ma il triangolo non è per nulla solito, perché Malya e Abigail sono la medesima persona. E il conte, naturalmente, non lo sa. Non mi dilungherò nella trama - che riportiamo dal blog Mondadori -, ma mi soffermerò su alcuni degli aspetti che fanno di questo romanzo un esempio perfetto del Camocardi Touch. 1)La drammaticità della storia, che all'inizio potrebbe apparire leggera, ma che non lo è affatto, legata a doppia mandata sia al passato dei due protagonisti, che al loro presente. Con una venatura di suspense e un cattivo di quelli con la C maiuscola. 2)La perfetta ricostruzione di un ambiente e di un periodo storico che l'autrice dimostra di amare e di conoscere perfettamente. E non è cosa tanto abituale in un genere dove spesso il piatto principale - la storia d'amore - viene servita senza contorno.
divenne stella dell'operettaMariangela Camocardi
3) Una storia d'amore che cresce poco per volta per esplodere nella sua completezza solo alla fine, messa a dura prova dalla crudezza di una realtà ben lontana dall'essere idilliaca. 4) La prosa molto ricca a cui l'autrice non rinuncia mai, e ci stupiremmo se non fosse così, che non è un semplice formalismo, ma uno strumento espressivo dell'autrice. 5) Personaggi secondari che hanno lo status di protagonisti e che ci piacerebbe rincontrare in un seguito del romanzo (Zara e Denis, Jolanda e Gualberto: che nomi ha sfoderato la Queen, perfetti per quell'epoca!). E a proposito dei personaggi, ciò che ho più apprezzato in questo romanzo di 323 pagine fitte fitte è che nessuno - dai protagonisti ai comprimari - è in realtà chi sembra essere. In ognuno di loro, a incominciare evidentemente dal personaggio di Abigail/Malya, il tema del doppio si sviluppa lungo tutta la storia. E il modo in cui poco per volta la Camocardi ci svela l'alter ego di ognuno è una perfetta lezione di writing. Chi voglio sei tu è un romanzo scolpito sulle emozioni più che sui fatti, scritto prima col cuore, poi con la penna.
I 25 ANNI DI CARRIERA DI MARIANGELA:IL NOSTRO VIDEO
Così inizia il romanzo (qui potete leggere come prosegue il primo capitolo):
La melodia era lenta e ritmata, sensuale come la danzatrice che nel fluttuare delle cortine trasparenti appariva e spariva come un’evanescente visione onirica. Un sogno che ammaliava la platea, complice anche la voce dolce e melodiosa che si spandeva nella sala silenziosa come il canto di una sirena. Benché il repertorio proponesse struggenti ballate d’amore, Malya era l’idolo del Venus: una sciantosa cui non servivano rulli di grancassa, piume di struzzo o lucenti paillettes. I costumi di scena ne accentuavano l’aspetto esotico facendo di lei un unicum inimitabile. ...
AVETE LETTO QUESTO LIBRO? COSA NE PENSATE? VI PIACCIONO LE STORIE DI MARIANGELA CAMOCARDI?