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Recensione cuffie: Marshall Minor White

Creato il 08 maggio 2015 da Scimiazzurro
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Che siate musicisti o semplici amanti della buona musica, almeno una volta nella vita avrete sentito parlare di Marshall, una delle storiche aziende che lavora da decenni nel campo della musica, producendo i leggendari amplificatori per chitarra. Uno degli ultimi prodotti della mitica casa è il Minor, coppia di auricolari in-ear compatibile con tutti i terminali, che Technologici.it ha avuto modo di provare in questi giorni nella variante bianca, andiamo a vedere da vicino tutti i dettagli.

Confezione

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La confezione è in stile retrò, molto ben realizzata, al suo interno troviamo, oltre agli auricolari Minor, 4 paia di imbuti di taglie differenti pensati per offrire il miglior comfort possibile e un foglio illustrativo.

Design & Materiali

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Il design delle Minor è molto particolare: ogni auricolare presenta un’estetica bombata, con finta cassa dorata e scritta, sempre dorata, Marshall sul retro. Sulla parte superiore troviamo il piccolo alloggiamento per inserire uno degli imbuti, scelto in base alle dimensioni del proprio padiglione auricolare.

Il filo delle cuffie non è in plastica, ma è stato realizzato con un robusto tessuto intrecciato. Sottile, non ingombra e soprattutto non avremo il rischio di doverlo ogni volta sbrogliare prima di utilizzare le cuffie. Unico difetto, la scelta di inserire il controller per le chiamate sul filo di sinistra e non, come avviene di solito, su quello di destra. Anche per tale controller, Marshall ha voluto stupire gli utenti con un design minimalista ma allo stesso tempo oggettivamente bello, con tanto di scritta Marshall sulla parte anteriore e microfono + tasto risposta nella parte posteriore.

Bello anche il clip in plastica, anch’esso dorato con scritta Marshall incisa al suo interno. Insomma, il design è in pieno stile Marshall: Molto curato ed elegante.

Qualità audio

Anche in questo caso, ovviamente, Marshall non tradisce. La qualità del suono è ottima, anche se il volume risulta un po’ basso. La sensazione regalata dalle Minor è quella di un suono molto caldo, ovattato, con particolare attenzione per i bassi. Ne perdono un po’ i medi, ma se come me amate i suoni caldi, allora questo prodotto non vi deluderà. Il tutto, grazie ai trasduttori MCD (moving coil dynamic) di 15,4 mm.

Anche la qualità delle telefonate è buona, così come il suono trasmesso dal microfono, grazie ad una sufficiente insonorizzazione dei rumori esterni. Ma, logicamente, la qualità in chiamata è inferiore a quella dei classici mp3, per motivi ovvi.

Comodità di utilizzo

Ed eccoci al punto debole delle cuffie Minor. Belle sì, qualità audio fantastica, ma la comodità di utilizzo non è all’altezza dei due punti precedenti. La scelta di realizzare auricolari così grandi, se da una parte migliora la resa audio, dall’altra, a lungo andare, rende scomodo l’ascolto della musica, o, almeno, non comodo come le in-ear più piccole.

Di contro, gli auricolari, una volta inseriti, non si muovono, sono fermi e soprattutto possono essere utilizzati anche in movimento. Buono l’isolamento dai rumori esterni, sempre che non superino una certa soglia di volume. Comodo, infine, il controller che con un tocco consente di mettere in play/pausa la riproduzione audio o di rispondere/chiudere una chiamata, con due click di passare al brano successivo e con tre click di tornare al brano precedente.

Conclusioni finali

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Tirando le somme, le Minor sono un ottimo compromesso per chi non vuole spendere troppo e avere comunque un prodotto dalle ottime qualità costruttive e audio. Peccato solo per il lato comfort, perché per il resto queste cuffie valgono ben oltre i 59€ richiesti.

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