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Recensione: "Darag Fenyx e la Pergamena di Cristallo"

Creato il 16 luglio 2014 da Ilary
Recensione: Titolo: Darag Fenyx e la Pergamena di Cristallo Autore: E. M. Z. Editore: autopubblicato Pagine: 290 Prezzo: 0,92 € ebook
Dalle ceneri di una leggendaria battaglia, un antico nemico risorge. Un ragazzo dotato di abilità magiche scopre di essere uno dei quattro maghi più potenti al mondo. Appreso il ritorno delle forze del male, Darag Fenyx andrà alla ricerca dei suoi tre compagni magici, per combattere l'oscuro signore più temuto nella storia. Non sarà un viaggio facile né breve, e Darag scoprirà che essere un Cavaliere Incantato porta a molte responsabilità. Ma non sarà solo: con lui ci sarà un gruppo di giovani guerrieri magici che lo accompagnerà per tutto il viaggio, e poiché verranno a conoscenza dell'esistenza della pergamena di cristallo, capiranno che l'avventura sarà una corsa contro il tempo. Darag inizierà a scoprire chi è realmente, e che solo il coraggio potrà aiutarlo nella sua impresa. Il gruppo affronterà pericoli di ogni genere; dovranno fare delle scelte e combattere un nemico che sembra invincibile. Nella via dell'eroe ci sono insidie in ogni angolo, ma Darag potrà contare su degli ottimi alleati, ma soprattutto su dei fantastici amici.

Recensione
Dopo Love Game, torno a recensire un altro autore esordiente, E.M.Z e il suo Darag Fenyx e la Pergamena di Cristallo, primo romanzo di una serie fantasy della quale non si conosce ancora il numero esatto di volumi previsti. Io e questo libro abbiamo avuto un rapporto conflittuale all'inizio; l'ho cominciato, senza particolare entusiasmo, devo ammettere, e non so nemmeno io perchè non mi attirasse affatto, benchè avessi accettato di leggerlo e recensirlo (lo so, sono strana u_u) e, dopo aver letto il prologo, l'ho lasciato lì. Diciamo che il prologo non mi ha colpita favorevolmente e non mi ha fatto venire voglia di continuare a leggere, perciò ho abbandonato il libro per un po'. Poi, visto che ormai l'impegno di recensirlo l'avevo preso e quando prendo un impegno lo porto in fondo, ho ricominciato a leggerlo e vi dirò che, continuandone la lettura, l'ho trovato migliore di quanto il prologo mi avesse fatto temere, anche se comunque il libro non mi ha convinta pienamente. Forse l'autore dopo questo preambolo avrà iniziato a sudare freddo e ad aspettarsi una recensione negativa, ma non sarà così, o meglio alcune critiche non mancheranno, ma nel complesso posso dire che Darag Fenyx è stata una lettura abbastanza piacevole. La trama è quella di un fantasy classico: un ragazzo, Darag Fenyx, dotato di poteri magici dalla nascita, che però deve tenere nascosti in quanto nel mondo in cui vive la pratica della magia è stata proibita, scopre di non essere un semplice mago ma qualcuno di ben più importante, precisamente uno dei quattro leggendari Cavalieri Incantati, cioè coloro che devono proteggere il mondo dall'avanzata del male. Così Darag parte per un viaggio, insieme al suo fedele unicorno parlante Zados, per trovare gli altri tre Cavalieri e difendere da un nemico che trama nell'ombra un artefatto importantissimo, la mitica Pergamena di Cristallo... Questa è, in soldoni, la trama di Darag Fenyx e la Pergamena di Cristallo; come vedete è un fantasy classico che più classico non si può: abbiamo un protagonista che scopre di essere speciale e di avere un'importante missione da compiere; il tipico viaggio corredato di avventure varie che il suddetto protagonista deve compiere per portare a termine il suo compito e che sarà anche occasione per sviluppare i suoi poteri e maturare; un gruppo di compagni che segue il protagonista, a cominciare dal saggio unicorno Zados e poi via via tutti gli altri protagonisti, lo sfrontato Tremur, la dolce Leana, il misterioso Greg; la presenza di creature fantastiche come elfi, draghi, gnomi, ecc; infine, ma non da ultima, l'immancabile lotta tra il bene e il male. Come dicevo più su, tutto sommato la lettura di Darag Fenyx si è rivelata gradevole, una storia magari non originalissima come impostazione, ma godibile. Quello che più ho apprezzato di questo libro è stata la fantasia e l'inventiva dell'autore che ha creato un'ambientazione particolarissima e trovate originali per quanto riguarda creature ed oggetti magici. Sull'ambientazione devo dire che è abbastanza insolita, nel senso che si tratta di un mondo immaginario in cui convivono magia e tecnologia, ci sono le bacchette magiche e i treni, per dirne una; nonostante nel suo insieme l'abbia apprezzata, l'ho trovata anche un po' confusa in certi momenti, soprattutto per il fatto che ci sono riferimenti a cose del "nostro" mondo (Babbo Natale o Pegaso, ad esempio) che effettivamente non c'entrano molto con un mondo che dovrebbe essere immaginario. Insomma, l'autore dovrebbe fare un po' di chiarezza su questo punto e magari specificare il perchè di questi riferimenti apparentemente incongruenti. Bene, arriviamo alle note dolenti. Nonostante una trama interessante, ricca di avventure ed eventi, e personaggi simpatici e spesso spiritosi che fanno apprezzare il libro, questo romanzo ha un bel problema: la scrittura. Sì, è proprio lo stile di scrittura che mi ha fatto storcere il naso. Da quel che ho potuto estrapolare dal modo di scrivere l'autore è giovane, molto giovane, a intuito direi adolescente o poco più, e questa sua giovinezza si riflette nella sua scrittura che è estremamente acerba e spesso ingenua, con dialoghi scontati e poco efficaci, oltre che spesso inadeguati alla situazione o al personaggio a cui sono attribuiti. Poi, oltre a questo, ci sono degli errori, anche se sarebbe meglio dire "orrori" grammaticali che mi hanno fatto venire i capelli bianchi, ma non mi ci voglio soffermare perchè se dovessi basarmi su questa cosa il voto finale calerebbe di molto e invece lascio perdere perchè ho capito che, a chi legge le recensioni, il più delle volte queste disquisizioni non interessano... e poi se insisto troppo dite che sono una stronza cattiva :D. Ormai chi mi conosce sa che il maltrattamento dell'italiano mi urta, e tanto basta, non mi ripeterò più sull'argomento. Specifico comunque che io ho letto una prima edizione del romanzo e magari adesso, che siamo giunti alla terza, gli errori sono stati rimediati. Insomma, abbiamo un romanzo con una storia piacevole e appassionante che purtroppo perde un po' di smalto a causa della scrittura troppo immatura ed è un peccato perchè con uno stile un po' più raffinato sarebbe stato un libro più che buono e invece in questo caso la qualità ne risente. Voglio però spezzare una lancia in favore dell'autore, perchè se il suo intento era quello di scrivere un libro per ragazzi, allora uno stile così semplice e giovanile non è poi così inadatto; se invece vuole che il suo romanzo sia apprezzato anche da un pubblico più adulto e magari già forte lettore di fantasy, gli consiglio, per il prossimo capitolo della saga, di cercare di accrescere e migliorare il suo stile, soprattutto per quanto riguarda i dialoghi. Altro consiglio che mi permetto è quello di cambiare la copertina e di metterne una meno amatoriale di un disegno fatto a mano perchè una cover così "alla buona" dà il senso di un libro poco curato; sono la prima a dire che un libro non si giudica dalla copertina, però è anche vero che la prima impressione è quella che conta e se io trovassi un romanzo così in libreria non lo prenderei neanche in considerazione. Concludendo, Darag Fenyx e la Pergamena di Cristallo è un romanzo nel complesso discreto, una storia magica e avventurosa che percorre il sentiero tradizionale del fantasy ma con qualche tocco di originalità, che mi sento di consigliare soprattutto ai lettori molto giovani che resteranno affascinati dalle mille peripezie vissute da Darag e si troveranno a viaggiare con la fantasia nel mondo incantato creato dall'autore.
Il mio voto: Recensione:

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